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Ecologia al centro dell’urbanistica svedese

 

La mostra che si è svolta a Roma tra giugno e luglio offre spunti per approfondire il rapporto tra architettura e coscienza ambientale in Svezia

La Svezia questa estate si trova al centro di un periodo molto positivo per il turismo e per l’interesse che il paese nel suo complesso riscuote: il matrimonio reale a giugno è stato un evento che ha calamitato i riflettori, ma non bisogna dimenticare che Stoccolma nel 2010 è stata eletta capitale verde e che la nazione nordica è oggi una meta gradita internazionalmente per gli alti standard ambientali che gli vengono riconosciuti.

Una interessante esposizione di fotografie, che si è svolta a Roma, presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese dal 15 giugno al 15 luglio, ha concentrato l’attenzione proprio su una particolarità della nazione svedese, ossia il ruolo svolto dal verde cittadino, anche nella sua espressione artistica e sociale che si manifesta nei giardini pubblici e negli spazi verdi aperti alla fruizione da parte dei residenti.

La mostra curata da Sonia Santella e riguardante “Giardini di Svezia Passione e Cultura del Verde dall’Ottocento ai Giorni Nostri” è dedicata al filo conduttore lungo il quale si dipana il concetto di natura in questo paese europeo, a partire dalle suggestioni dello “Jugendstil”, che dallo stile architettonico e delle arti applicate si estese nei primi del novecento praticamente a tutti i campi dell’estetica in Europa.

Sonia Santella è una storica dell’arte ed appassionata di architettura e ambiente ed ha tradotto alcuni cataloghi di arte, tra  cui quello per l’esposizione “Atmosfere del Nord” alla Galleria Nazionale di Arte Moderna alcuni anni fa. Una settimana fa l’evento si è concluso con una presentazione da parte delle organizzazioni che rappresentano la Svezia e la sua capitale in Italia.

Sempre presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese, VisitSweden, VisitStockolm e l’Ambasciata Svedese sono intervenuti per sottolineare il fatto che il ruolo del verde pubblico e della sostenibilità ambientale nel Nord è destinato a crescere e che Stoccolma si propone esplicitamente come una capitale che punta tutto su una coscienza ecologica coerente.

Johan Cavallini è intervenuto per VisitSweden, l’ente turistico della Svezia, ricordando come la capitale possa contare quest’anno ancora di più su un’offerta multidimensionale per i viaggiatori, a proposito della cultura ad esempio c’è da citare il Museo della Fotografia che ha aperto poco più di tre mesi fa nella capitale scandinava ed ha già registrato trecentomila visitatori.

A Roma erano presenti all’evento dedicato ai giardini anche il Consigliere dell’ambasciata svedese, Mattias Broman, e l’Ambasciatore Anders Bjurner, molto attivi nel rafforzare i rapporti tra il nostro paese e la Svezia attraverso la cultura e le iniziative rivolte al mondo dell’istruzione.

L’esposizione ha percorso la grande innovazione artistica che la Svezia ha conosciuto all’inizio del millenovecento, con la riscoperta dell’architettura degli esterni come un fatto funzionale ai bisogni della cittadinanza, mentre precedentemente il giardino in Europa era visto come un luogo di simboli e di rappresentazione legati al mondo del potere.

“Se pensiamo alla natura in Svezia – ha notato Santella – troviamo subito i municipi nei quali si diffuse rapidamente la possibilità di richiedere l’uso di spazi verdi, anche per dedicarsi all’agricoltura nel tempo libero. Lo stato ha avuto un ruolo propositivo in questo processo, sostenendo il diritto alla fruizione dell’ambiente da parte dei privati riuniti in associazioni.”

Nel febbraio 2009 la casa editrice “Polistampa Firenze” ha pubblicato il libro di Sonia Santella che porta lo stesso titolo dell’esposizione che si è svolta a Villa Borghese e che verrà riproposta molto probabilmente nel nord Italia durante l’inverno. Significativamente, trattando l’evento di un tema attuale come il rapporto tra uomo e territorio, uno degli aspetti della mostra che ha riscosso più interesse da parte dei visitatori, come riferiscono coloro che hanno allestito l’esposizione, è stato il laboratorio creativo organizzato da ragazzi delle scuole locali, una iniziativa che ha affrontato tutte le fasi della costruzione dei giardini comprese semina ed innesti.

Soprattutto, la rinnovata attenzione sul tema dell’urbanistica a misura di persona nelle metropoli contemporanee rilancia l’opportunità di scoprire una città come Stoccolma, sviluppatasi su quattordici isole e che soprattutto oggi rappresenta un metro di paragone interessante se si intende ripensare il modello di antropizzazione del territorio ormai in crisi in gran parte del continente.

Aldo Ciummo