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Autunno di iniziative per la cultura danese in Italia

 

Le iniziative danesi e nordiche riprendono con una grande varietà anche nell’autunno e nell’inverno e sarà interessante conoscere insieme le diverse realtà danesi e nordeuropee nel territorio romano ed italiano

di    Aldo Ciummo

La dodicesima biennale di Architettura a Venezia questa estate ha veduto il Ministro della Cultura danese, Per Stig Moller, inaugurare il padiglione allestito dal suo paese per far conoscere una delle espressioni umanistiche più originali del ventunesimo secolo. La Mostra Internazionale di Venezia diretta da Kazuyo Sejima è intitolata “People meet in Architecture” e nell’evento si inscrive anche l’esposizione danese, organizzata dal Danish Architecture Centre (DAC) e battezzata “Q&A – Urban questions_Copenaghen answers”.

Il pubblico è stato invitato a visitare un laboratorio interattivo ed a vedere come Copenaghen è diventata un esempio di vivibilità e di creatività. La biennale resterà aperta fino al 21 novembre, quindi ancora un mese di tempo per tutti coloro che volessero conoscere meglio questa parte dell’arte danese, attiva in questi anni anche in moltissimi altri campi, si pensi alle installazioni audiovisive.

Vogliamo ricordare inoltre come l’Ambasciata danese a Roma ha gentilmente coinvolto i cittadini italiani interessati al cinema nordico con le serate di cinema danese che a partire dalla seconda parte dell’autunno riprenderanno con appuntamenti qualificati con la cultura audiovisiva che sta conoscendo nuovi successi con film come quelli di Kristian Levring, proiettati in lingua originale e con sottotitoli in inglese.

Il cinema danese si è fatto strada recentemente anche con la presenza di ben due film in concorso al Festival Internazionale di Roma, cioè “In a better World” di Susanne Bier e Hold me tight di Kaspar Munk (nella sezione per i giovani “Alice nella Città”. Il debutto di queste opere sarà rappresentato, a livello europeo, proprio dall’uscita al festival di Roma, che si svolgerà dal 28 ottobre al 5 novembre.

Altri importanti eventi che in Italia avranno al centro la cultura danese sono la serata al Circolo Scandinavo domani, 18 ottobre, con la scrittrice danese Hanne Kvist, la pittrice Lina Berglund e la scrittrice svedese Eva Strom ed il concerto con il Quartetto Mirus all’Accademia di Danimarca a Roma il 21 ottobre, l’Intercity Festival di Firenze che si svolherà ancora fino al 26 ottobre con un focus su Copenaghen (teatro, danza, letteratura, cinema e arte) ed il 26 ottobre a Palazzo Marino a Milano “Culture Futures” organizzato da Ragnarock. Inoltre il 28 ottobre, ad Olevano Romano, è previsto un concerto con Mette Kirkegaard ad Olevano Romano, una iniziativa inclusa nel Festival Spil Dansk.

Ecologia al centro dell’urbanistica svedese

 

La mostra che si è svolta a Roma tra giugno e luglio offre spunti per approfondire il rapporto tra architettura e coscienza ambientale in Svezia

La Svezia questa estate si trova al centro di un periodo molto positivo per il turismo e per l’interesse che il paese nel suo complesso riscuote: il matrimonio reale a giugno è stato un evento che ha calamitato i riflettori, ma non bisogna dimenticare che Stoccolma nel 2010 è stata eletta capitale verde e che la nazione nordica è oggi una meta gradita internazionalmente per gli alti standard ambientali che gli vengono riconosciuti.

Una interessante esposizione di fotografie, che si è svolta a Roma, presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese dal 15 giugno al 15 luglio, ha concentrato l’attenzione proprio su una particolarità della nazione svedese, ossia il ruolo svolto dal verde cittadino, anche nella sua espressione artistica e sociale che si manifesta nei giardini pubblici e negli spazi verdi aperti alla fruizione da parte dei residenti.

La mostra curata da Sonia Santella e riguardante “Giardini di Svezia Passione e Cultura del Verde dall’Ottocento ai Giorni Nostri” è dedicata al filo conduttore lungo il quale si dipana il concetto di natura in questo paese europeo, a partire dalle suggestioni dello “Jugendstil”, che dallo stile architettonico e delle arti applicate si estese nei primi del novecento praticamente a tutti i campi dell’estetica in Europa.

Sonia Santella è una storica dell’arte ed appassionata di architettura e ambiente ed ha tradotto alcuni cataloghi di arte, tra  cui quello per l’esposizione “Atmosfere del Nord” alla Galleria Nazionale di Arte Moderna alcuni anni fa. Una settimana fa l’evento si è concluso con una presentazione da parte delle organizzazioni che rappresentano la Svezia e la sua capitale in Italia.

Sempre presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese, VisitSweden, VisitStockolm e l’Ambasciata Svedese sono intervenuti per sottolineare il fatto che il ruolo del verde pubblico e della sostenibilità ambientale nel Nord è destinato a crescere e che Stoccolma si propone esplicitamente come una capitale che punta tutto su una coscienza ecologica coerente.

Johan Cavallini è intervenuto per VisitSweden, l’ente turistico della Svezia, ricordando come la capitale possa contare quest’anno ancora di più su un’offerta multidimensionale per i viaggiatori, a proposito della cultura ad esempio c’è da citare il Museo della Fotografia che ha aperto poco più di tre mesi fa nella capitale scandinava ed ha già registrato trecentomila visitatori.

A Roma erano presenti all’evento dedicato ai giardini anche il Consigliere dell’ambasciata svedese, Mattias Broman, e l’Ambasciatore Anders Bjurner, molto attivi nel rafforzare i rapporti tra il nostro paese e la Svezia attraverso la cultura e le iniziative rivolte al mondo dell’istruzione.

L’esposizione ha percorso la grande innovazione artistica che la Svezia ha conosciuto all’inizio del millenovecento, con la riscoperta dell’architettura degli esterni come un fatto funzionale ai bisogni della cittadinanza, mentre precedentemente il giardino in Europa era visto come un luogo di simboli e di rappresentazione legati al mondo del potere.

“Se pensiamo alla natura in Svezia – ha notato Santella – troviamo subito i municipi nei quali si diffuse rapidamente la possibilità di richiedere l’uso di spazi verdi, anche per dedicarsi all’agricoltura nel tempo libero. Lo stato ha avuto un ruolo propositivo in questo processo, sostenendo il diritto alla fruizione dell’ambiente da parte dei privati riuniti in associazioni.”

Nel febbraio 2009 la casa editrice “Polistampa Firenze” ha pubblicato il libro di Sonia Santella che porta lo stesso titolo dell’esposizione che si è svolta a Villa Borghese e che verrà riproposta molto probabilmente nel nord Italia durante l’inverno. Significativamente, trattando l’evento di un tema attuale come il rapporto tra uomo e territorio, uno degli aspetti della mostra che ha riscosso più interesse da parte dei visitatori, come riferiscono coloro che hanno allestito l’esposizione, è stato il laboratorio creativo organizzato da ragazzi delle scuole locali, una iniziativa che ha affrontato tutte le fasi della costruzione dei giardini comprese semina ed innesti.

Soprattutto, la rinnovata attenzione sul tema dell’urbanistica a misura di persona nelle metropoli contemporanee rilancia l’opportunità di scoprire una città come Stoccolma, sviluppatasi su quattordici isole e che soprattutto oggi rappresenta un metro di paragone interessante se si intende ripensare il modello di antropizzazione del territorio ormai in crisi in gran parte del continente.

Aldo Ciummo

La vivibilità dell’architettura finlandese in mostra a Firenze

Una iniziativa promossa dall’ambasciata finlandese in Italia assieme alla Fondazione Centro Studi e Ricerche Professione Architetto si svolgerà nel mese di luglio

Il primo luglio a Firenze arriva “Experience Finland”, una rassegna di iniziative dedicate alla conoscenza dell’architettura e del design tipici del paese nordico in Italia. Eventi analoghi si sono svolti a Torino, a Roma ed a Catania ed adesso è il comune di Firenze che ospiterà la manifestazione promossa dall’ambasciata finlandese in Italia con la Fondazione Centro Studi e Ricerche Professione Architetto.

Il primo luglio la mostra si aprirà con una conferenza tenuta dall’architetto Teemu Kurkela ed intitolata “visioni nordiche”. Kurkela fa parte dello studio JKMM Architecs di Helsinki. Soltanto a Firenze ci sarà la possibilità di conoscere Kirnu, il Padiglione Finlandese realizzato per la Expò di Shangai e presentato anche qui ed alle 19.00 verrà inaugurata l’esposizione dedicata a “Architettura contemporanea in Finlandia, prodotta da ATL Association of Finnish Architect’s Offices di Helsinki, con progetto grafico dell’architetto Heikki Pavia.

L’iniziativa ha ottenuto l’adesione convinta del Comune di Firenze, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Firenze e della provincia di Prato. L’evento avrà luogo nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze, in Piazza San Marco; la mostra invece verrà ospitata dalla Galleria dell’Accademia delle Arti del Disegno in via Ricasoli.

La particolarità che ha attirato negli ultimi anni l’attenzione del pubblico internazionale sulla architettura nordica, oltre allo specifico ingegneristico ed estetico, è rappresentata dalla vivibilità degli spazi, al centro della cura delle correnti artistiche del luogo. Si tratta di una peculiarità molto adatta al confronto con le nuove esigenze del Mediterraneo in un periodo in cui si fanno strada priorità ecosostenibili nella economia e nell’urbanistica.

L’esposizione sarà aperta al pubblico per tutto luglio e proporrà molti progetti appartenenti all’attuale architettura finlandese e anche installazioni di design nate da aziende ed artisti, tra cui il designer Eero Aarnio e la casa Iittala, più oggetti sviluppati anche a partire dalla collezione Aalvar Aalto e dalle idee delle ultime generazioni di professionisti di questo campo.

Per quanto riguarda la mostra, l’orario dal 2 luglio al 30 luglio è dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 dal martedì al sabato e dalle 10.00 alle 13.00 la domenica, con ingresso libero. L’architettura contemporanea finlandese questa estate si troverà nuovamente sotto i riflettori in occasione della Mostra Internazionale di Architettura, che si apre il 29 agosto e che comprenderà il padiglione “Finlandia” disegnato da Aalvar Aalto nel 1956 e destinato quest’anno a far conoscere diversi progetti di edifici scolastici elaborati da studi differenti, in una nazione che proprio nell’istruzione si trova oggi all’avanguardia.

Aldo Ciummo