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L’Estonia presenta la storia del Baltico

La raccolta di saggi presentata all’Ambasciata d’Estonia approfondisce i legami tra i paesi dell’area

Il Baltico è fin dall’antichità un campo di forze in cui la storia delle migrazioni e quella degli sviluppi urbani delle popolazioni dei paesi circostanti si confondono fino a diventare una singola rete di vicende.

La raccolta di saggi (a cura di Giovanna Motta) presentata giovedì 20 febbraio presso l’ambasciata d’Estonia non a caso si intitola “Il Baltico: un mare interno nella storia di lungo periodo” e segue le strategie di Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Russia e Svezia, definite come uno spazio comune per le scelte politiche, religiose, commerciali.

Il ricorso a discipline diverse arricchisce la riflessione storica su regioni rilevanti per il contatto con i paesi baltici: la penisola scandinava, le isole appartenenti alla Danimarca, l’Europa centrale ed orientale.

Gli spunti suggeriti comprendono storie nazionali e complesse interazioni fra paesi che risultano allo stesso tempo connessi ma differenti.

Elementi come le tradizioni, la lingua, la religione, la mitologia, contribuiscono a ricostruire la genesi dei popoli baltici attraverso indizi che nel tempo definiscono una identità, spesso mortificata da attacchi di potenze europee come Svezia, Polonia, Russia, Germania, a lungo in contrasto per assicurarsi una posizione strategica nell’area nordeuropea.

Sono anche i segni evidenti di quelle differenti influenze esterne che definiscono un contesto la cui impronta sul mare “interno” caratterizza gli stati del Baltico.

Aldo Ciummo

Presented the emerging cinema of Northern Europe

The exhibition “Nordic Film Fest” has proposed new Norwegian, Finnish, Swedish, Danish, and Icelandic movies

Once again, the most important event in Italy for the presentation of new Nordic movies was attended by a large audience at the Casa del Cinema in Villa Borghese. The purpose of the initiative is to promote in Italy the film culture of Norway, Finland, Sweden, Denmark and Iceland.During the last years many new authors have emerged, which have increased the prestige of a popular tradition in the world. The event was organized by the Embassies of Denmark, Finland, Norway, and Sweden, in collaboration with Iceland and with institutions for the promotion of cinema of their respective countries.

Many in Italy unreleased movies, documentaries, and films in original language with subtitles were presented during the event, introduced by directors, actors and producers. Among the guests there was also Mika Kaurismäki (brother of director Aki Kaurismäki, with whom he has directed several movies), which movie “North Road” (that won recently at the Toronto International film Festival) was screened during the festival.

Among the guests known to the Italian public, the opening day was introduced (on April the 5th, one week before the beginning of the event, which was organized from 11 to 14 April) by the Italian-Finnish actress and producer Anna Falchi while the Swedish actress Malin Buska, awarded with the “Rising Star” (Stockholm International Film Festival in 2011) talked about the movie “The King girl” directed by Mika Kaurismäki and dedicated to the life of Queen Christina of Sweden. The role played by Malin Buska was the one of Greta Garbo in the famous film of 1933, “Drottning Kristina” (screened on April the 13th).

Saturday night it was the turn of the Norwegian director Petter Næss with his movie “Into the White”, in which there is the presence of Rupert Grint (Ron Weasley in “Harry Potter”). The Norwegian movie tackles the difficult story of the pilots, allied and not, who fell in the Norwegian mountains during the Second World War, faced with a common opponent: the wilderness.

China Ahlander intervened in the debate, as the Swedish manufacturer of “Dying Eating Sleeping,” a film that paints a dramatic and unknown reality, that of immigration. It is not lack of Iceland (a country which is discussed more and more frequently, given the mounting evidence of rapprochement to the EU) represented in the Nordic Film Fest from the autobiographical movie “Mamma Gogo” directed by Fridrik Thor Fridriksson, who was also nominated for an Oscar in 1992 for “Children of Nature”.

An important event within the event was the projection, April the 12th, of “Olof Palme”, a movie that takes its name from the Swedish prime minister assassinated in 1986, a politician who did very much for the convergence of socialdemocracy and the European policy for an equitable approach toward the Global South and the problems of different countries, which at the time seemed revolutionary. Even today Sweden is investigating the crime: along with the film’s director Kristina Lindström there was the author of the book “Olof Palme, life and assassination of a European socialist,” Aldo Garzia, with a comment by Walter Veltroni.

Aldo Ciummo

Presentato il cinema emergente nordeuropeo

 

La rassegna “Nordic Film Fest” ha proposto film inediti norvegesi, finlandesi, svedesi, danesi, islandesi

Anche quest’anno l’evento più importante del nuovo cinema nordico in Italia ha visto affollarsi alla Casa del Cinema di Villa Borghese un numeroso pubblico. Il fine della iniziativa è la promozione, nella penisola, della cultura cinematografica di Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca ed Islanda.

 

Negli ultimi anni sono emersi molti nuovi autori (che hanno accresciuto il prestigio di una tradizione apprezzata nel mondo). La rassegna è stata organizzata dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, in collaborazione con l’Islanda e con gli Istituti per la promozione del cinema dei rispettivi paesi.

 

Sono stati presentati film inediti in Italia, documentari, proiezioni in lingua originale sottotitolati, introdotti dai registi, dagli attori e dai produttori. Tra gli ospiti di maggiore notorietà c’è stato Mika Kaurismäki (fratello del regista Aki Kaurismäki, assieme al quale ha diretto alcuni film) di cui è stato proiettato anche, nel corso della rassegna, il film “Road North” presente recentemente al Toronto International Film Festival.

 

Tra gli ospiti più conosciuti per il pubblico italiano, ha introdotto la giornata inaugurale (il 5 aprile, una settimana prima dell’inizio della rassegna che si è articolata dall’11 al 14 aprile) l’attrice e produttrice cinematografica italo-finlandese Anna Falchi, mentre l’attrice svedese Malin Buska, nominata “Rising Star” (al Festival Internazionale di Stoccolma nel 2011) ha parlato del film “The girl King” diretto da Mika Kaurismäki e dedicato alla vita della regina Cristina di Svezia. Il ruolo assunto da Malin Buska fu di Greta Garbo nella celebre pellicola del 1933, “Drottning Kristina” (riproposta il 13 aprile nel corso della rassegna).

 

Sabato sera è stata la volta del regista norvegese Petter Næss, suo il film “Into the White”, nel quale c’è una curiosità, la presenza di Rupert Grint (il Ron Weasley di “Harry Potter”). Il film norvegese affronta la difficile vicenda dei piloti, alleati e non, che precipitarono sulle montagne norvegesi durante il Secondo Conflitto Mondiale, trovandosi di fronte talvolta un avversario in comune: la natura selvaggia.

 

E’ intervenuta nel dibattito China Ahlander, produttrice svedese dI “Mangiare Morire Dormire”, film che dipinge una drammatica e sconosciuta realtà, quella dell’immigrazione. Non è mancata l’Islanda, (un paese di cui si parla sempre più frequentemente, date le crescenti prove di avvicinamento alla UE) rappresentata nel Nordic Film Fest dal film autobiografico “Mamma GòGò” del regista Fridrik Thor Friðriksson, il quale è stato anche candidato agli Oscar nel 1992 con la pellicola “Children of Nature”.

 

Un evento importante, all’interno della manifestazione, è stato la proiezione, il 12 aprile, di “Olof Palme”, film che prende il nome dal primo ministro svedese assassinato nel 1986, un politico che fece molto per l’avvicinamento delle socialdemocrazie e della politica europea al Sud del Mondo e per un approccio paritario ai problemi dei diversi paesi, il che all’epoca appariva rivoluzionario. Ancora oggi in Svezia si indaga su quel delitto: assieme alla regista del film Kristina Lindström è intervenuto l’autore del libro “Olof Palme, vita e assassinio di un socialista europeo”, Aldo Garzìa, con un commento di Walter Veltroni.

 

Aldo Ciummo

Sweden, main character at the Festival of Literature in Bologna

Many authors represented by publishers and the Swedish Institute, the Swedish Arts Council and the Swedish Institute for Children’s Book will be present at the event on the agenda at the end of March

The Festival of Literature in Bologna approaches in the debate on children’s literature, in the middle of an interesting season for the Swedish culture,  with Daniel Gustafsson Pech (The Swedish Institute), Susanne Bergstrom Larsson (The Swedish Arts Council) Asa Warnquist (Swedish Institute for Children’s Book) and the major publishing houses interested in the field represented by Annakaisa Danielsson (Alfabeta publishers/Agency), Lena Stjernström (Grand Agency), Kerstin Öberg (Rabén & Sjogren/Agency), Katharina Lantz (Natur & Kultur/Agency), Jeanna Eklund (Bonnier Carlsen / Agency), Marie Tomicic (Olika Publishers) which have already taken part in Rome to some appointments. After the presentation, which was held in Rome at the end of 2012, there will be in Bologna on the 25th March a huge presence of the Swedish publishing houses, with a large number of Swedish authors and initiatives organised by the Nordic country.

Sweden is in fact the guest of honor. On the occasion of the initiatives that were previously held in Rome, Eva Ottosson, project manager, presented the strengths of the Swedish literature in this area, while Susanne Bergström larrsson, the Swedish Arts Council and Pech Daniel Gustafsson (Swedish Institute) presented supports to the publication of Swedish literature in Italy. In the implementation of this project for the event 2013 in Bologna cooperate among the other the Swedish Institute, the Swedish Film Institute, Hamelin, Sala Borsa, START, Teater Testoni with projections and workshops.

Among the authors, Stefan Casta, Petrus Dahlin and Lars Johansson, Olof and Lena Landstrom, Pija Lindenbaum, Sara Lundberg and Ulf Stark, Frida Nilsson, Henrik Tamm, Anna-Clara Tidholm. They will also discuss the award “Astrid Lindgren Memorial Award” (Alma) in its tenth anniversary. The director of the award, Helen Sigeland, will present the international prize of literature for young people. For the year 2013 there will be two hundred and seven candidates coming from sixty-seven countries and the winner will be announced on the 26th March in Vimmerby, the birthplace of Astrid Lindgren. Asa Warnquist reported that “the number and the titles of the books are: Rabén & Sjogren, Egmont, Bonnier Carlsen, B/Wahlstroms.

In recent years, a significant phenomenon in the field has been and is the one of young female authors who write stories about fantasy worlds; then there is a literature for young people that explores the urban environment as an unknown universe. Other editorial experiments encourage readers accustomed to new technologies and investigate on alternative lifestyles. A clear trend is that of strong female characters, transformed into characters from the world of magic. Jeanna Eklund of the Bonnier Group recalled titles like “The Lasse Maja & Detective Agency,” written by Martin Widmark and illustrated by Helena Wills. The Swedish Arts Council (Kulturradet) is the government authority that supports, among other initiatives, the Swedish culture in the world, translating into any language works written in Sweden. The Swedish Institute cooperates with other institutions that represent Sweden abroad and universities.

Aldo Ciummo

Oslo, the city of architecture and design

Oslo has over fifty museums and galleries and has recently began to attract again the attention of enthusiasts of architecture, design and art

The Norwegian capital city has recently began to attract again the attention of enthusiasts of architecture, design and art, thanks to the opening of the contemporary museum “Astrup Fearnley” designed by the well-known Italian architect Renzo Piano. The signing of Piano is among other things also in the “Kulturpark”, the sculpture park near the exhibition space.

Oslo continues to evolve itself and the proximity of the Oslofjord and the islands (as well as the nearby hills and forests) makes it a city that can offer an unique scenery. Oslo has a large number of museums and galleries, including “the Munch Museum”, the “Viking Ship Museum”, the “Vigeland Museum”, together with the nearby “Vigeland Sculpture Park” and the “Astrup Fearnley Museum of Modern Art”.

In the northern city there are many theaters as live music and sporting events, such as the “Holmenkollen Ski Festival” and the “Norway Cup”. The Opera House, opened in 2008, is an example of how contemporary architecture can communicate with the existing city and the natural environment, offering more options to enhance the free time of the inhabitants.

Oslo is also very popular for its variety of cafes and restaurants, conference facilities, and especially for the completeness and efficiency of its public transportation and its links to other Norwegian and international destinations. Anyone who is traveling in Germany, Sweden, Denmark, will find it very easy to get to Oslo.

The capital of Norway has a city center that it’s possible to walk through quickly thanks to the efficiency of the public transportation network and that makes it particularly enjoyable. The main street, Karl Johans gate, branches off from the railway Central Station and following it it’s possible to see the National Theatre and the Royal Palace.

Around this artery is easy to find museums, hotels, shops. The view of the city beyond the outline of the statue of Karl Johan or the reconstructed vessels near the Akershus Fortress is unforgettable. Different corners of the city offers surprises that come suddenly into view as the typical wooden houses.

If someone loves art, there’s just to spoilt for choice, because Oslo has over fifty museums, and much more galleries. Among these museums are the Kon-Tiki, the Fram Museum, the Ibsen Museum, the Norwegian Museum of cultural stories, the Nobel Peace Center, and the quaint ski museum, the Holmenkollen ski Jump.

Design and architecture are the two protagonists of Norway today and its capital, from the Opera House to the Astrup Fearnley Museum of Modern Art, the last five years have seen a flowering of examples of Nordic creativity in this amazing city, where innovations have complemented by the existing architectural beauty.

All this has been successful in enhancing them through a particular development of new perspectives and a constant attention to the balance of the urban context. Holmenkollen for instance is one of the areas that was most affected by this artistic ferment applied to the city, with new works built during the skiing competitions.

 Aldo Ciummo

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Oslo, città dell’archittettura e del design

La città di Oslo ha più di cinquanta musei e gallerie ed è tornata recentemente ad attirare l’attenzione degli appassionati di architettura, design ed arte

La capitale norvegese è tornata recentemente ad attirare l’attenzione degli appassionati di architettura, design ed arte, con l’entrata in attività del museo contemporaneo “Astrup Fearnley” disegnato da una nota firma, l’italiano Renzo Piano. La firma di Piano è tra l’altro anche nel “Kulturpark”, il parco delle sculture vicino alla spazio espositivo.

Oslo continua ad evolversi e la vicinanza con l’Oslofjord e con le isole (così come le vicine colline e foreste) ne fa una città che può offrire scenari unici. Oslo ha un grandissimo numero di musei e gallerie, tra cui “il Munch Museum”, il “Viking Ship Museum”, il “Vigeland Museum”, assieme al vicino “Vigeland Sculpture Park”, lo “Astrup Fearnley Museum of Modern Art”.

Nella città nordica sono numerosi i teatri e non mancano musica dal vivo ed eventi sportivi, come lo “Holmenkollen Ski Festival” e la “Norway Cup”. L’Opera House, inaugurata nel 2008, è un esempio di come l’architettura contemporanea possa dialogare con la città preesistente e con l’ambiente naturale, offrendo in più possibilità di valorizzare il tempo libero.

Oslo è apprezzata anche per la varietà dei caffè e dei ristoranti, delle strutture per conferenze e soprattutto per la completezza ed efficienza dei collegamenti urbani e verso le altre destinazioni norvegesi ed internazionali. Chi viaggia in Germania, Svezia, Danimarca, troverà molto agevole raggiungere la capitale norvegese.

Oslo ha un centro cittadino che è possibile percorrere rapidamente grazie all’efficienza della rete dei trasporti e questo ne fa una città particolarmente godibile. La strada principale, la Karl Johans gate, si dirama dalla stazione centrale e percorrendola si possono visitare il Teatro Nazionale e il Palazzo Reale.

Attorno a questa arteria è facile trovare musei, hotel, negozi. E’indimenticabile la vista della città oltre la sagoma della statua di Karl Johan o dei vascelli ricostruiti vicino alla fortezza di Akershus. Angoli diversi della città offrono alla vista sorprese come le tipiche case di legno.

Se si è appassionati di arte si ha soltanto l’imbarazzo della scelta, perchè Oslo ha più di cinquanta musei, più le gallerie, tra questi musei ci sono il Kon-Tiki, il Fram Museum, l’Ibsen Museum, il Norwegian Museum of cultural stories, il Nobel Peace Center, e il caratteristico museo dello sci, l’Holmenkollen Ski Jump.

Il design e l’architettura sono i due protagonisti della Norvegia di oggi e della sua capitale, dall’Opera House all’Astrup Fearnley Museum of Modern Art, gli ultimi cinque anni hanno visto fiorire esempi della creatività nordica in questa città sorprendente, dove le novità si sonoaffiancate alle bellezze architettoniche esistenti riuscendo a valorizzarle attraverso una particolare elaborazione di nuove prospettive ed una costante attenzione all’equilibrio del contesto urbano. Holmenkollen è stata una delle aree più interessate da questo fermento artistico applicato alla città, con le nuove opere costruite in occasione delle competizioni sciistiche.

 Aldo Ciummo

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Svezia, Socialdemocratici in vantaggio

Le opposizioni di Centrosinistra guidate dai Socialdemocratici in base ai sondaggi supererebbero di dieci punti percentuali il governo moderato in carica se si votasse ora

I Socialdemocratici, guidati da Stefan Löfven, sono accreditati attorno al trentasette per cento dagli ultimi sondaggi di questo mese. Il governo di Centrodestra resterà in carica fino al 2014, ma intanto il maggiore partito del Centrosinistra, nel corso del 2012, ha riportato al centro i temi storici del partito di sinistra cioè lavoro, integrazione, uguaglianza di opportunità, riguadagnando terreno rispetto agli anni passati che avevano visto la Socialdemocrazia in flessione per quanto riguarda i consensi, dopo essersi avvicinata allo schieramento moderato di centrodestra in molte politiche economiche e culturali.

L’opposizione (Centrosinistra) nel suo insieme, se si votasse oggi, supererebbe di più di dieci punti i partiti conservatori, indicando una dinamica positiva per i progressisti da quando Stefan Löfven ha iniziato a guidare il Partito Socialdemocratico (da gennaio di questo anno). Il sondaggio è stato pubblicato sui giornali “Svenska Dagbladet” e “Göteborgs-Posten”. I Cristiano Democratici sembrano in difficoltà nel superamento della soglia di sbarramento del quattro per cento. Contrariamente alle previsioni che erano circolate in questi anni,  i consensi dell’estrema destra degli Sverigedemokraterna non crescono, la lista, piuttosto xenophoba, degli Sverigedemokraterna, non è riuscita infatti ad estendere di molto la piccola base di consenso che era stata incentrata principalmente sui problemi legati alla immigrazione.

E’ invece il Partito Socialdemocratico (“Socialdemokraterna”) ad essere nuovamente protagonista della scena politica svedese, da quando Stefan Löfven ha preso la guida della forza politica, evidenziando una identità più chiaramente definita a sinistra per l’area istituzionale che ha a lungo governato in Svezia e che era stata messa in difficoltà dalle ultime due legislature di Centrodestra. Il Partito dei Moderati (“Moderata Samlingspartiet”) guidato da Fredrik Reinfeldt infatti è sceso negli ultimi mesi sotto il ventotto per cento e comincia quindi a trovarsi in una posizione dalla quale non gli sarà facile recuperare tutto il consenso non soltanto perduto dai moderati, ma stando ai sondaggi anche guadagnato dal Centrosinistra.

L’istituto “Demoskop” ed il quotidiano “Expressen” hanno svolto una indagine sul gradimento dei candidati e delle liste politiche, rilevando che il Partito Socialdemocratico, dopo aver virato a sinistra, ha ottenuto nuovi consensi in tutti i segmenti dell’elettorato, inclusi vari settori della classe media, lavoratori, donne, pensionati e cittadini che vivono nei piccoli centri. Inoltre, in soli tre mesi, i Socialdemocratici hanno aumentato il consenso tra gli anziani dal ventisei al quarantuno per cento ed hanno visto crescere molto anche le intenzioni di voto da parte delle donne, in un periodo che è stato caratterizzato dalle difficoltà incontrate dal governo nel gestire adeguatamente il settore sanitario ed attraversato da una campagna di tutto il Centrosinistra a favore del settore pubblico e dell’importanza del welfare.

Aldo Ciummo

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Ore cruciali per l’Europa

La Grecia continua ad annaspare in assenza di concreta solidarietà europea, Francia e Germania abbozzano un cambiamento di programma

La Grecia è stata ancora declassata, mentre l’Europa non è ancora uscita dalla serie di strattoni che sta adoperando per forzare la scelta elettorale dei greci in direzione dell’accettazione della cura decisa dai grandi dell’Unione Europea nel 2010. Ma la Grecia resiste e affidando il consenso alla nuova sinistra si prepara a fare quello che hanno giustamente fatto tutti i paesi alle prese con un debito più grande di loro per tornare a crescere davvero: rinegoziare il debito. L’Irlanda ha rinegoziato in parte la sua situazione di fronte all’Unione Europea e si sta riprendendo, l’Argentina ha rinegoziato il debito e si è ripresa.

Il Portogallo, accettando tutti i dogmi del rigore, oggi è in difficoltà maggiori di quelle di partenza, quanto alla Grecia, si è visto ampiamente come è stata ridotta dalla medicina del rigore liberista. Ora l’agenzia Fitch ha tagliato il rating della Grecia a CCC, il paese si trova quindi ad un passo dal default. La Grecia è un paese europeista, che ha cercato di accettare a lungo tutte le misure necessarie a restare nella comunità. La Germania ha sempre dato tanto per la costruzione europea, ma adesso la politica non solo di Berlino ma di tutti i grandi stati europei si sta dimostrando gravemente miope, perchè perdere un pezzo importante dell’Europa, in un’area importante e complessa come il Mediterraneo, è contrario a tutte le politiche lungimiranti che sono state edificate negli ultimi decenni, a cominciare dall’evoluzione euromediterranea su cui si è tanto investito anche con partenariati con stati extraeuropei vicini.

Mentre in Spagna è corsa agli sportelli bancari e questo indica anche l’elevato rischio di contagio dell’economia dei ventisette, il nuovo ministro dell’Economia francese, Pierre Moscovici, ha affermato che la Francia ratificherà il trattato europeo sulla disciplina di bilancio appena firmato soltanto se verrà aggiunto un capitolo sulla crescita e questo fa davvero sperare che la Francia diretta dai progressisti si impegni con successo a sostenere una crescita equilibrata, orientata al sociale ed all’ambiente, iniziando a ridimensionare quella economia di carta straccia che sia neglio Stati Uniti che nella Unione Europea sta rischiando di snaturare quei princìpi di economia sociale di mercato, di concorrenza democratica e di emancipazione sociale che hanno scandito lo sviluppo delle democrazie occidentali durante la seconda metà del millenovecento. Il modo in cui gli europei tratteranno la Grecia sarà il modello di come i cittadini della UE tratteranno sè stessi, di quali diritti, doveri e solidarietà saranno oggetto e saranno capaci.

Aldo Ciummo

 

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Concerti di pianoforte di Leif Ove Andsnes in Italia

Ancora a Torino il 17 maggio ed a Bergamo il 18 il pianista norvegese si esibirà con un programma composto da opere di Beethoven e di Stravinsky

Dopo il concerto che si è tenuto a Brescia il 15 maggio, Leif Ove Andsnes si esibisce nuovamente questa volta a Torino (il 17 maggio) ed a Bergamo (il 18), accompagnato dalla Mahler Chamber Orchestra. I teatri interessati dagli spettacoli a Torino ed a Bergamo sono rispettivamente il Lingotto musica ed il Donizetti. In questa stagione il pianista norvegese si è esibito in molte date in Europa, in Norvegia ed in Spagnia e con una serie di spettacoli a Berlino, Bruxelles, Colonia, Copenaghen, Firenze, Lisbona.

Alcuni degli eventi hanno visto la partecipazione del violoncellista Heinrich Schiff e del violinista Christian Tetzlaff. Andsnes ha inciso assieme all’orchestra norvegese un Cd per Emi Classics, con i concerti numero 17 e 18 di Mozart.

La registrazione di Mozart che comprendeva invece i concerti numero 9 e numero 18 è stata scelta nel 2004 dal “New York Times” come uno dei migliori Cd del 2004, mentre una registrazione del Primo e Secondo concerto per pianoforte di Rachmaninov ha vinto il “Classical Brit Award”. Andsnes ha riproposto anche sonate di Haydn, Schubert, Chopin, Schumann, Liszt.

Aldo Ciummo

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Germania, progressisti in maggioranza

 Dopo la vittoria di oggi nelle elezioni in Nordreno Westfalia, Socialdemocratici verso la maggioranza assieme agli ambientalisti

Sarebbe davvero difficile evitare di attribuire a questo nuovo tonfo dei conservatori in Germania, che si aggiunge ad esiti simili nelle consultazioni presidenziali ed amministrative che si sono svolte in diversi paesi della UE in queste ultime settimane, il significato evidente di svolta nel ciclo politico europeo che un pò tutti avvertono: stanno tornando le condizioni per un quadro politico progressista nella UE. Nel NordReno Westfalia, una delle regioni più popolose della federazione tedesca, i Socialdemocratici toccano il quaranta per cento, mentre la Cdu si ferma attorno al ventisei per cento.

I Verdi, con il loro dodici per cento, sono in grado di determinare una maggioranza progressista sommandosi al partito socialdemocratico, guidato in NordReno Westfalia da Hannelore Kraft. Un’altra novità significativa è la prova di vitalità data dai Liberali (Fdp), guidati nella regione dall’ala di sinistra dell’Fdp, favorevole ad accordi con le sinistre. In queste elezioni per il Parlamento regionale (la Germania è a tutti gli effetti uno stato federale) i Liberali sono arrivati infatti all’otto e mezzo per cento, ribaltando i pronostici di alcuni mesi fa che davano il partito per invischiato in una crisi irreversibile.

Il Partito dei Pirati, nato con una piattaforma incentrata sull’importanza della trasparenza e della democrazia diretta, ha avuto un buon risultato, intorno al sette e mezzo per cento. Riguardo ai partiti minori, anche in Germania l’album dei ricordi non aiuta: la Linke con il due e mezzo per cento è molto lontana dall’ingresso nell’assemblea che è stata eletta. Solo una settimana prima, mentre un altro stato tedesco faceva traballare il governo Merkel, in Francia l’alleanza nel voto di Hollande e Melenchon archiviava quella che era stata una presidenza forte del Centrodestra e nel Regno Unito i Laburisti ponevano le basi per un contrasto efficace all’esecutivo di Cameron, senza dimenticare l’affermazione delle sinistre in Grecia (Syriza) e le basi per un laboratorio progressista che sono state poste in Italia con il successo delle liste di centrosinistra in decine di città che hanno un ruolo pesante nei rispettivi territori, con la riuscita di amministratori di Sel, IdV, Pd, Prc.

Anche in Germania il successo delle liste civiche e di nuove forze politiche, se sottratto come risultato elettorale al computo generale dei consensi lascia invariato il dato principale, il crollo delle compagni conservatrici e l’affermazione di una nuova sintesi tra forze di sinistra, radicali e progressiste. Nel NordReno Westfalia infatti Socialdemocratici e Verdi insieme hanno il cinquantadue per cento, come lo ha avuto Francois Hollande convincendo anche l’area elettorale di Melenchon in Francia e come lo avrebbe avuto Ken Livingstone a Londra se ai suoi voti si fossero sommati quelli degli ambientalisti o se i consensi del Labour che hanno portato alla maggioranza progressista nel consiglio comunale della capitale fossero andati anche al primo cittadino.

Aldo Ciummo

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