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Scultura: l’esposizione “7 artists” arriva a Roma

A Villa Borghese a Roma ad ottobre l’esposizione delle opere scultoree di sette artisti, svedesi, norvegesi e della Repubblica Ceca

L’esposizione “7 artists” all’Istituto Svedese di Studi Classici di Roma, sarà aperta dal 10 al 31 ottobre (dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 19.00). Inger Sannes, Yemisi Wilson, Lars Widenfalk, Alena Matèjkovà, Eva Ziggy Berglund, Diana Andersson e Dag Birkeland, formano un gruppo le cui recenti opere hanno preso forma in una cava di marmo a Colonnata. 

L’esposizione ha preso il nome “Sette scultori alla Cava Querciola” anche nel suo proseguimento: gli artisti hanno lavorato fianco a fianco con i cavatori, realizzando le loro opere. Il lavoro è stato documentato con un film a cura di Giampiero Tartagni e con diverse fotografie, di autori che sono stati invitati ad inviare le loro immagini per un concorso (una selezione di queste fotografie è esposta con le sculture nel corso della mostra). Nel pomeriggio dell’8 ottobre l’arrivo della mostra verrà inaugurato a Roma.

L’esposizione resterà quindi l’Istituto Svedese di Studi Classici di Roma nel mese di ottobre 2011. A maggio 2012 la mostra arriverà alla Waterfront Gallery del Municipio di Oslo (Norvegia) mentre a luglio ed agosto 2012 continuerà al Millesgården a Stoccolma (Svezia).

Gli scultori hanno ringraziato l’Ambasciata di Svezia in Italia (l’Ambasciatrice Ruth Jacoby e l’addetta agli Affari Culturali, Ann-Louice Dahlgren); l’Ambasciata di Norvegia in Italia (l’Ambasciatore Bjorn Grydeland e l’addetta agli Affari Culturali Else L’Orange); Barbro Santillo Frizell, direttore e professore per l’Istituto Svedese; Valentina Fogher, curatrice della mostra per l’Italia; Maria Wiberg, curatrice per la Svezia; Arve Bringaker, curatore per la Norvegia; il regista Giampiero Tartagni; la ricercatrice Agneta Freccero; lo Swedish Art Council; lo Swedish Art Granst Committee; il Ministero degli Affari Esteri in Norvegia; il Nordic Council (ufficiale cooperazione nella regione nordica); l’Istituto Italiano di Stoccolma; gli sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, SAS Institute, Atlas Copco, Volvo Trucks, Fantini Sud Spa, Fondazione Bergsen, The Swedish Cultural Fund, la Città di Oslo.

Aldo Ciummo

Svezia ed Italia a confronto a Milano

 

“Doppio sguardo”, iniziativa di Volvo Trucks in Italia, porta la cultura svedese al Fuorisalone 2011 domani, giovedì 14 aprile allo Showroom di Via Alessandria

 A via Alessandria 5, presso il Montanari Showroom, l’esposizione temporanea organizzata da Volvo Trucks in occasione del fuorisalone 2011 dedicherà la serata di giovedì al modello sociale svedese.

Al centro della manifestazione c’è la parità tra i generi, in rapporto con la capacità di affrontare i problemi futuri a partire da una doppia prospettiva, che rappresenta una scelta culturale a partire dalla quale la società svedese è diventata una delle più avanzate.

Parteciperanno al dibattito la europarlamentare italosvedese Anna Maria Corazza Bildt, lo scrittore Andrea Vitullo ed il Contry Manager di VisitSweden in Italia, Johan Cavallini.

La deriva maschilista della società, in alcuni stati occidentali, ha frenato la politica, l’economia e tutti i settori rappresentativi, impedendo una visione realmente pubblica delle decisioni.

Per Andrea Vitullo, non è negativo sviluppare un doppio sguardo anche per gli individui. Johan Cavallini, che è italosvedese ed ha vissuto gran parte della sua vita in entrambi i paesi, è un portavoce della cultura, anche come industria e costume. Anna Maria Corazza Bildt oltre che europarlamentare per la Svezia è creatrice di due piccole medie imprese in Italia.

“I–>WE” è una delle iniziative più significative con le quali Volvo Trucks è presente al Fuorisalone di quest’anno, intendendo trasmettere una narrazione alternativa al pensiero unico individualista tipico degli ultimi decenni.

L’evento si svolge nel Montanari Showroom di Via Alessandria 5, vicino a Porta Genova. Da ieri sono esposti qui i lavori realizzati per Volvo Trucks dagli studenti del Politecnico di Milano (Facoltà del Design), IED ed IULM.

L’esposizione è curata dal designer milanese Sergio Pappalettera e gli ambienti si sviluppano in linea con l’idea svedese di dicotomia tra luce e ombra, semplificazione e funzionalità, società ed individuo.

Aldo Ciummo