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Un centinaio di espositori a Villa Borghese, successo per la mostra botanica

 
Novità e dibattiti al Parco dei Daini stanno attirando molti appassionati e cittadini romani, le attività vanno avanti per il resto del week end
 
 
Uno dei giardini di Villa Borghese è diventato da ieri un’autentica rassegna di fiori e piante provenienti dal resto d’Italia, d’Europa e non soltanto: gli architetti del paesaggio francesi “Atelier le balto”, Slow Food Roma con il progetto “Mille orti in Africa” presentato dal kenyano John Kariuki e decine di altri espositori (un centinaio in tutto) hanno dato vita all’iniziativa resa possibile dall’organizzazione di Maria Cristina Leonardi e Lusi Nesbitt, proseguendo la serie di eventi portata avanti proprio in questi spazi dall’associazione “La Conserva Della Neve”. Nell’ambito della manifestazione, che continua fino a domenica inclusa, troviamo le attività di introduzione al verde pubblico per i giovanissimi dirette da Danilo Nunzi, tecnico dello Slow Food Roma.
 
Durante l’ultima giornata dell’iniziativa (domenica 18 settembre), dopo l’apertura della mostra (alle 9,00 del mattino), è prevista la presentazione di un libro intitolato “La bellezza ci salverà “: tra i relatori ci sarà Serena Dandini, mentre nel pomeriggio si svolgerà la conferenza di Luigi Vantangoli sull’applicazione della fisica nel mondo vegetale. Presentazioni di libri e dibattiti si sono svolti anche in questi primi due giorni. Le attività che si svolgono intorno alla installazione svedese di Sonia Santella mirano alla consapevolezza dell’attenzione necessaria all’ambiente da parte dei più piccoli.
 
L’evento è sostenuto dalla Ambasciata Svedese a Roma. L’esposizione ha avuto il supporto di “Toro Agenzia Generale Roma Aurelia”, “Olimpic Garden”, “Slow Food”, “Guido Toschi Marazzani Visconti”, “Leroy Merlin”, “Orsolini Cultura Della Casa”, “Vivi Bistrot Villa Doria Pamphili”, “Villa Puri”. L’evento che si sta svolgendo all’interno del Parco dei Daini di Villa Borghese è promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma ed ha il patrocinio del Comune di Roma, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
 
Le caratteristiche del giardino svedese sono state portate a Roma come un contributo alla cultura del verde pubblico, infatti la coltivazione anche per fini ludici di lotti di terreno da parte di privati e la concessione di spazi pubblici a tale scopo rappresenta l’origine di abitudini tuttora vive nel paese scandinavo ed anzi adottate come esempio da molti degli appassionati italiani di orticoltura e verde pubblico. Non a caso si moltiplicano a Roma iniziative dedicate alle scuole e incentrato sullo scambio tra paesi, progetti nei quali la creazione e la cura di spazi di verde vengono scelte come occasioni di incontro di culture differenti.
 
Aldo Ciummo