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L’opera di Strindberg al teatro Eliseo

All’iniziativa promossa dall’Ambasciata di Svezia sono intervenuti regista e attori,  ha partecipato lo studioso dell’opera di Strindberg, Björn Meidal

Il 23 febbraio, al teatro Eliseo (via Nazionale 183, Roma), Björn Meidal, studioso del drammaturgo svedese a livello mondiale, ha presentato l’incontro “Strindberg e le donne”, presenti Valter Malosti, Valeria Solarino, Federica Fracassi, regista ed interpreti dello spettacolo “Signorina Giulia” di August Strindberg, in scena dal 14 al 26 febbraio. L’incontro è stato introdotto dalla ambasciatrice di Svezia, Ruth Jacoby e dal direttore del teatro Eliseo, Massimo Monaci.

Famoso presso il grande pubblico per opere come “La stanza rossa” che hanno descritto in maniera critica la società dell’epoca e conosciuto per i suoi rapporti con il mondo dell’espressionismo nordico, Edward Munch ed altri movimenti delle avanguardie artistiche, Strindberg morì nel 1912 ed è tuttora considerato uno degli autori più moderni e per questo è tra i più rappresentati nel teatro.

Nelle sue opere Strindberg partì da presupposti naturalistici e cercò di applicare rigorosamente metodi scientifici che permettessero di rappresentare le dinamiche dei sentimenti umani, ma di fatto arrivò ad essere riconosciuto come uno dei fondatori dell’espressionismo in Europa, ricorrendo a situazioni estreme nei suoi racconti, al fine di portare alla luce aspetti particolari della psicologia dei personaggi.

Björn Meidal ha partecipato a diversi progetti scientifici ed ha ricoperto cattedre universitarie nel mondo come professore visitatore, tra queste cattedre la Humboldt Universität di Berlino, la Catholic University of Pennsylvania, Philadelphia ed University of Maryland ed è stato autore di numerosi libri su Strindberg. Nel maggio di quest’anno uscirà anche la biografia fotografica “I mondi di Strindberg”, redatto in collaborazione con il fotografo Bengt Wanselius.

Aldo Ciummo

 

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Richiesta record di abitazioni per studenti in Svezia

Stoccolma, Lund e altre città sperimentano l’affollamento delle liste di richiesta di appartamenti per studenti universitari

Alla fine del 2011 è prevista una domanda massiccia di abitazioni ed appartamenti da parte degli studenti nelle maggiori città svedesi. Il dato riflette una diffusione dell’istruzione superiore e specializzata che ha favorito l’incremento della produzione nei settori ad alto tasso di conoscenza e la crescita dell’economia nel paese in questi ultimi anni.

La partecipazione agli studi universitari si riflette in una richiesta di appartamenti nelle località degli studi che alla fine di quest’anno sarà altissima, secondo i dati della Agenzia Svedese per l’Educazione Superiore, il Verket för högskoleservice o VHS. Sono duecentosettantamila gli studenti che hanno avuto accesso ai programmi delle università quest’anno.

Lund è una delle città più sotto pressione abitativa in relazione alle esigenze di permanenza dei giovani. Spesso è un grosso lavoro trovare sistemazione se non si richiede in tempo l’inserimento nelle liste. Lund infatti è un centro con una prestigiosa tradizione di studi. Una soluzione che spesso si rivela efficace è scegliere un paese vicino alla “metropoli”, solitamente i mezzi sono molto ben organizzati e si riesce a gestire senza problemi i tempi per raggiungere la città.

Intorno al 1990 la crescita della popolazione in Svezia è stata la più alta dalla seconda guerra mondiale in poi e di conseguenza oggi molti ragazzi entrano nel sistema universitario, che è uno dei più ricercati per la qualità e l’innovazione dei suoi corsi e viene scelto quindi anche da parecchi studenti stranieri. Ad Uppsala si registrano millecinquecento iscrizioni in più rispetto all’anno precedente.

Aldo Ciummo