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Katainen preoccupato per la UE, al lavoro i nuovi ministri

 

La formazione del nuovo governo vede in ruoli di responsabilità di nuovo i Verdi e l’ingresso di esponenti dell’alleanza della Sinistra

Il Primo Ministro Finlandese Jirki Katainen oggi ha detto alla televisione finlandese YLE che l’Europa si trova in una situazione molto difficile e deve sostenere la ripresa di paesi come Spagna e Italia. Il Governo di Katainen è nato proprio sulla indicazione della maggior parte dei cittadini, l’ottanta per cento, a favore di un esecutivo europeista.

Il Governo in carica dal 22 giugno in Finlandia include oltre ai due maggiori partiti (Moderati e Socialdemocratici) partiti minori che hanno fatto parte del governo precedente, come i Verdi, e gruppi nuovi come l’alleanza di sinistra.

 I Moderati, cui appartiene il Primo Ministro Jyrki Katainen prendono parte all’esecutivo di coalizione con Paula Risikko al Ministero per la Salute e agli Affari Sociali, Henna Virkkunen alla Pubblica Amministrazione ed agli Affari Municipali, Jyri Häkämies alle Attività Economiche, Alexander Stubb al Commercio Estero ed agli Affari Europei e Jari Koskinen a Agricoltura e Foreste.

 I Socialdemocratici partecipano all’esecutivo con la leader Jutta Urpilainen alle Finanze, Erkki Tomioja agli Esteri, Lauri Ihlainen al Lavoro, Maria Guzenina-Richardson ai Servizi Sociali, Jukka Gustafsson all’Educazione e Krista Kiuru alle Politiche della Casa e della Comunicazione. L’alleanza di Sinistra ottiene il Ministero della Cultura e dello Sport con il suo leader Paavo Arhinmäki e quello dei Trasporti con Merja Kyllonen.

La lista degli Svedesi manda Stefan Wallin alla difesa e Anna-Marja Henriksson alla Giustizia. I Verdi sono al Ministero dell’Ambiente con Ville Niinistö (leader del partito) e della Cooperazione con Heidi Hautala, mentre i Cristiano Democratici guidano il Ministero dell’Interno con Päivi Räsänen.

Aldo Ciummo

In Finlandia solidarietà sostanziale per l’Europa

 

Il Ministro delle Finanze è stato a Bruxelles per lavorare alla soluzione del problema greco e i cittadini ellenici residenti in Finlandia hanno il supporto della popolazione locale

di     Aldo Ciummo

Jyrki Katainen, il Ministro delle Finanze della Finlandia, ha partecipato alle riunioni operative dell’Unione Europea per arrivare ad una soluzione del problema greco, sul quale si registra finalmente un intervento europeo nel quale risolutivo è stato ancora una volta l’intervento della Germania, di cui da più parti si è rilevato il lungo tempo che è stato necessario per giungere all’iniziativa, ma si è poco ricordato lo sforzo finanziario che storicamente in queste occasioni finisce per ricadere proprio sull’area nord europea.

In Finlandia il primo ministro Matti Vanhanen ha presieduto una riunione riguardo la crisi i cui effetti sulla comunità europea rischiavano di essere incontrollabili. Nel frattempo l’altrieri il Forum Economico Mondiale ha rilevato che la Finlandia ha dimostrato di essere la seconda economia più competitiva in Europa, un posto di tutto rispetto ottenuto grazie alle innovazioni tecnologiche, al ruolo riservato alla ricerca e alla sperimentazione dei prodotti del mercato.

Altri paesi nordici se la sono cavata altrettanto bene, anzi la Svezia è risultata prima e la Danimarca terza, ma di fatto il dato importante è che le strategie che hanno dato valore alla formazione ed all’ecosostenibilità hanno ricevuto risultati evidenti, con tutta l’area nord in testa all’Europa, con Svezia, Finlandia, Danimarca ed Olanda posizionate nell’ordine dal primo al quarto posto di una classifica di competitività stilata dal WEF (World Economic Forum).

La lista fa riferimento a quegli obiettivi di Lisbona che l’Europa unita non riesce ancora a soddisfare ma sui quali si registra anche a livello continentale un miglioramento. La classifica elaborata dal Wef è molto prestigiosa anche perchè include sia stati membri che paesi candidati a fare parte della UE. Intanto la scorsa settimana alcuni rappresentanti dei greci emigrati in Finlandia da anni hanno partecipato ad un programma d’informazione televisivo del canale finlandese Yle.

Gli immigrati greci hanno affermato che la crisi li preoccupa molto da un punto di vista nazionale ma, nonostante il costo che naturalmente ricade anche sull’Europa e sui paesi più sviluppati nella vita all’interno della società finlandese, non si registrano certo discriminazioni per questo ma anzi esiste da parte dei finlandesi una solidarietà sostanziale ed adesione alle decisioni pubbliche di supporto all’economia greca ed europea e vivo interesse ed empatia per le vicende sociali dei paesi appartenenti alla comunità.