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Norway, balance between the coalitions

Easing the tax burden is one of the proposals that have enabled the center-to overcome Labor, but form the executive will be a difficult task

 

 

The appreciation towards Jens Stoltenberg seemed to have sheltered the Centre-Left from all the temptations offered to the Norwegians by the opposition, as the promise of easing the tax burden: things have turned out differently, more and more people have ascribed the economic prosperity enjoyed during the two terms of office (from 2005 to present) to events such as the new oil extractions in the Barents Sea or to the new reserves in the North Sea.

After eight years when the Labour Party (still in first place, retaining the thirty-one per cent of the votes) seemed to be back to its former identification with the state as in the fifteen years after World War II, on September 9th it was the turn of Conservatives (Høyre) to take over the government thanks to Erna Solberg, born 52 years ago in Bergen. The new leader reassures that the basics of the Nordic social model won’t be affected: “we are a liberal party, we do not make revolutions”.

In a country that keeps a growth of 2.5 per cent and an unemployment rate limited to 3 percent, everyone believes that healthcare and education should remain public, but impatience is growing about the tie that  binds the government to annually spend no more of 4 percent drawn from economic return of the sovereign wealth fund (that has now reached 750 billion dollars and that is devised to deliver to future generations a welfare comparable to the existing one). Showing different degrees of caution, Centre-Right’s political parties plan to use a larger portion of annual revenues of the fund to improve infrastructure, healthcare, public services and education.

Aldo Ciummo

Norwegian Enterprises at the Forniture Fair in Milan

A representative of the Norwegian Government, state secretary of Industry Rikke Lind will attend the event
Norwegian Enterprises invest on International Forniture Fair in Milano, at the opening of the Norwegian pavillon Thursday, april 19, will be present the Norwegian ambassador, Bjorn Grydeland; Director of the “Furniture Norwegian Board” (Norsk Industri) Egil Sundet, of the representative of the Norwegian Cabinet: state secretary of Industry and Trade, Rikke Lind.
Norway, with his direct participation in the initiative that is taking place in Milan, underlines the internationalization project that the Norwegian forniture industry intends to pursue.
The events’ brand is InsideNorway.no, a symbol that identifies the nordic country’s production abroad, the most representative companies will be six: HAG, Vàrier, LK Hjelle, Roros Tweed, Stordal, Fjord Fiesta.
The event is sponsored by the Norwegian Board of Forniture (Norsk Industri), by the Royal Embassy of Norway, by Innovation Norge, government agency for the development of Foreign Trade.
Aldo Ciummo

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La notte di Santa Lucia svedese nel Lazio

 

Giovedì, l’Ambasciata di Svezia a Roma ha portato la tradizione del Natale nordico a Porta di Roma, mercoledì mattina il coro di Stoccolma si è esibito a Cervara ed Arsoli e mercoledì sera a Roma in Piazza di Pietra
 
il Nordiskt Musikgymnasium si è esibito nel Lazio, mercoledì mattina a Cervara di Roma ed Arsoli (nell’ambito dell’iniziativa “Parchi Letterari” dedicata quest’anno al Nord Europa), nel pomeriggio e nella serata del 15 dicembre nella Capitale ed il 16
presso l’Ikea Porta di Roma, dove si è svolto un altro incontro per rafforzare i rapporti culturali tra Italia e Svezia.

Ma l’iniziativa più suggestiva promossa dall’ Ambasciata di Svezia è stata far rivivere a Roma il Natale nordico, il coro mercoledì sera è uscito da un portone di Piazza di Pietra, nel centro cittadino, attraversando la zona con i canti festivi svedesi, incluso quel “Sankta Lucia” che come tradizione ha anche origini italiane.

Ha concluso la serata di mercoledì una degustazione di tipici dolci allo zafferano (lussekatter) e biscotti speziati (pepparkakor) accompagnati dal famoso vino caldo. Ma chi sono le ragazze e i ragazzi della Svezia che hanno viaggiato per incontrare la comunità svedese di Roma e la parte della città storicamente vicina ai nordici in Italia? Sophia Redmo, la quale ha interpretato il ruolo della Sankta Lucia, Josephine Ansued, Marit Mevold, Louisa Sanderskag, Linnea Dellborg, Cecilia Blomberg, Kajsa Martessan, Fabian Duberg, Uirik De Geer, Robert Lina vengono dal Nordiskt Musikgymnasium di Stoccolma, tutti quanti hanno chiesto, insieme a molti altri studenti dell’ultimo anno, di essere scelti per promuovere questa tradizione in Italia e sono stati selezionati dal prestigioso ginnasio musicale.

Sophia Redmo è di Stoccolma: “è stata una esperienza molto divertente ed un onore, tutti qui sono così amichevoli” dice. Marit Mevold, anche lei diciotto anni (violoncello), viene da Kalmar e spiega che “una volta finito il corso di studi si può diventare musicisti, insegnanti oppure entrare nell’orchestra, è stata una occasione bellissima venire a Roma”, Josephine Ansued, compagna di corso (flauto) di Sophia racconta l’esperienza di cantare a Milano, dove poi si è svolto un incontro con Assosvezia il giorno prima dell’evento a Roma. Al Musikgymnasium si studiano alla perfezione le discipline musicali più diverse ma nel centro di Roma mercoledì i ragazzi hanno solo cantato come nel vero Natale nordico, dopo che il corteo ha formato il classico semicerchio con la Lucia in mezzo con le tipiche candele accese sulla testa.

Nel pomeriggio del 15 dicembre due momenti importanti sono stati anche l’incontro al Ministero dei Beni Culturali ed il Concerto all’Assessorato alla Cultura capitolino. Come l’Ambasciatrice di Svezia in Italia, Ruth Jacoby, ha spiegato al pubblico raccolto nel suggestivo centro storico di Roma, a Piazza di Pietra, nelle credenze popolari il 13 dicembre si attendeva una notte carica di spiriti e presenze pagane che la comunità respingeva con canti e veglie, nel 1600 quando ormai la cultura cristiana avevano un lungo radicamento si iniziarono a vestire di bianco le donne dei villaggi, nel 1800 la notte di Santa Lucia era rispettata in tutta la Svezia. Le origini di questa parte, cristianizzata, della tradizione sono anche italiane nei tempi remoti (il martirio di Santa Lucia a Siracusa nel 304 dopo Cristo). A Stoccolma fu il quotidiano Stockholms Dagblad ad organizzare la prima incoronazione di una Santa Lucia “ufficiale” per il paese che da allora in Svezia avviene sempre al Museo all’aperto dello Skansen nella capitale dello stato scandinavo.
 
Aldo Ciummo