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All’azione europea sugli stupefacenti hanno contribuito varie associazioni della società civile

Graffiti. Le associazioni che si trovano di fronte ai problemi più urgenti dei quartieri sono spesso anche le organizzazioni spontenee, scuole, palestre, gruppi grafici. L'Europa è svuotata di partecipazione democratica se non riesce a raccordarsi e ad essere diretta espressione dei territori. L'area del Centro Italia, con Roma, Napoli, L'Aquila e la metropoli diffusa che è il suo hinterland è un tipico esempio di laboratorio di scambio tra Mediterraneo, Europa Continentale e Scena Internazionale

L’evento che si è svolto presso lo Spazio Europa l’ 11 dicembre ha coinvolto molte associazioni che in questi anni stanno facendo la loro parte per contenere il problema delle dipendenze. Qui si riporta soltanto l’azione di alcune di queste realtà, quelle più legate all’aspetto dell’istruzione.

“The Spot” sta organizzando per l’ 8 maggio una iniziativa, “Write 4 Gold” una tappa nazionale di un prestigioso evento incentrato sui graffiti. In questa occasione sarà eletto il gruppo che rappresenterà l’Italia ai campionati del mondo di Lipsia, l’iniziativa coinvolgerà almeno 2000 persone nelle previsioni dei promotori.

“Ilbucodellozono” rappresenta l’attivismo locale di Ostia ponente e unisce gli sforzi di docenti e studenti dell’area, il 20 settembre di quest’anno l’associazione ha organizzato uno spettacolo hip hop ispirato all’Eneide di Virgilio, presa a spunto di una filosofia di vita positiva e proiettata a raggiungere obiettivi attraverso la creatività.

La scuola di formazione professionale CFP Pasolini si sta muovendo invece attraverso una serie di incontri tra questo dicembre ed il prossimo marzo e l’ottica è quella di un progetto costruttivo all’interno dei quartieri ed anche tra coetanei.

E’ significativo che le iniziative siano state presentate nello Spazio Europa di Roma, la partecipazione in grado di riempire e democratizzare la crescita del continente è qualcosa che parte dalla vita dei territori, dei nostri quartieri dell’area del centro Italia, di Roma e area metropolitana nel nostro caso e che si sviluppa coerentemente soltanto con un raccordo continuo con il resto d’Europa.

La manifestazione dell’ 11 dicembre era dedicata a tutto il complesso delle politiche messe in atto dalle istituzioni europee per limitare e contrastare il consumo e la diffusione degli stupefacenti che però si ricorda non sono un fenomeno chiuso in sè stesso ma che si alimenta degli squilibri nella distribuzione delle risorse, dello scarso accesso della popolazione alle decisioni e della difficoltà di mantenere una qualità significativa della socialità negli stati in assenza di integrazione reale.

Aldo Ciummo

SPORT|Valentino Catalano. Sorpasso e vittoria all’ultimo respiro. Lorenzo si arrende

Lo spagnolo partiva dalla pole, che non gli porta bene: in tre occasioni mai è riuscito a capitalizzare

di Simone Di Stefano/L’Unità

Pole Lorenzo

Trionfo Valentino Rossi

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Trionfo Rossi

trionfo Rossi - articolo

SPORT|MotoGp Francia. Lorenzo vince e diventa leader. Stop di Valentino

di Simone Di Stefano/L’Unità

Unita

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SPORT|Jerez, Valentino capolavoro

La Yamaha rimonta e vince. Pedrosa e la Ducati dietro

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SPORT|L’alba della Yamaha

Lorenzo e Valentino nel tempio Honda. Va a punti la Ducati

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di Simone Di Stefano/L’Unità

SPORT|MotoGp 2009. Tutti intorno ai soliti noti Rossi-Stoner

di Simone Di Stefano/L’Unità

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SPORT|La finale del «Trofeo della memoria»

Un torneo di calcio per ricordare la Shoah e un viaggio per dire no a razzismo e intolleranza

Per la correttezza e contro il razzismo. Si avvia così alla conclusione il Trofeo della Memoria, che oggi pomeriggio vedrà, alle 16, le due squadre finaliste, l’Aprilia e la Spes Artiglio, contendersi al campo Fiorini di Roma la terza edizione del torneo. Per loro a ottobre anche un viaggio ai campi di concentramento di Aushwitz-Birkenau. Promossa dalla Regione Lazio e in collaborazione con le associazioni ebraiche di Roma la competizione è stata intitolata, per il secondo anno consecutivo, alla memoria di Arpad Weisz, l’allenatore ebreo che venne travolto dalle persecuzioni naziste alla fine degli anni ‘40.

Le due finaliste sono risultate le due migliori tra le 31 formazioni under 18 che hanno preso parte alla competizione. «Abbiamo già ottenuto un grande risultato – precisa Giulia Rodano, Assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio – tanto che gli arbitri ci hanno riferito che rispetto alle passate edizioni si è potuto assistere a un miglior comportamento da parte dei ragazzi, in campo e fuori, perché è importante che lo sport funzioni da veicolo di formazione per questi ragazzi, che oltre a essere giocatori sono anche tifosi».

Simone Di Stefano – Pubblicato su L’Unità del 12-06-2008

SPORT|La storia d’amore tra Mancini e l’Inter è terminata

Liquidato dopo aver riportato l’Inter sul tetto del calcio italiano, Mancini da ieri non è più il tecnico dei nerazzurri. Al suo posto probabile l’arrivo di Josè Mourinho.

Ecco, dovremmo dire che il Calcio è così. Che è fatto di una palla che rotola. Di 22 uomini, o donne, che la rincorrono. Di fisico e muscoli. Di velocità, atletica, disciplina e tanta, tanta fortuna.
Dovremmo dire anche che nel calcio, quello genuino, giocato con una busta di succo di frutta nel cortile di scuola, o con un ammasso di stracci sulle spiagge di Copacabana, in quel calcio l’importante era giocare, divertirsi, masticare sport e poi discuterne, anche fino all’invero simile, per poi concludere che sì, effettivamente, l’importante era partecipare ma senza vittoria mancava qualcosa.

Vittoria è il termine che perseguiterà Roberto Mancini, da ieri pomeriggio non più allenatore dell’Inter. Manca l’ufficialità, ma sappiamo benissimo Massimo Moratti come fa. Quando decide una cosa, quella cosa la realizza, non c’è niente che lo potrebbe far tornare indietro. Perché Massimo Moratti ormai ha deciso: il tecnico dell’Inter per la prossima stagione non sarà Roberto Mancini.

Vittoria è il vocabolo effimero che Mancini sognerà, anche dopo aver firmato il suo ricchissimo contratto con il Chelsea, squadra del ricco magnate russo Roman Abramovich, che lo ha piazzato fra i primissimi della lista dei preferiti. E anche se non dovesse essere a Londra, il tecnico di Iesi non dovrebbe avere difficoltà nel trovare un’altra facoltosa sistemazione. Ci sono quelli del Manchester City che farebbero carte false pur di metterci lui sulla panchina dei “Citizens”.

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