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Regioni, mobilità, pari opportunità e progresso

 

Il caso del Friuli Venezia Giulia è una cartina di tornasole dei cambiamenti nel continente e nel paese nell’iniziativa editoriale della Ediesse Libri

Saggi diversi a cura di Ariella Verrocchio e Paola Tessitori sono stati raccolti nel libro “Il lavoro femminile tra vecchie e nuove migrazioni” che parla del territorio del Friuli Venezia Giulia e delle sue trasformazioni sociali. Le autrici si chiedono quale è il ruolo della emancipazione femminile nello scenario delle migrazioni internazionali e quali sono le continuità ed i mutamenti rintracciabili nel tragitto delle lavoratrici di ieri e delle migranti di oggi.

Il tema della pubblicazione è la mobilità femminile storica ed attuale e in questa prospettiva la vicenda approfondita dallo studio in questione appare come un argomento molto attuale in una realtà dove resistono purtroppo diseguaglianze nell’accesso al mercato del lavoro e disparità nelle retribuzioni.

Ariella Verrocchio è direttrice scientifica dell’istituto “Livio Saranz” di Studi, Ricerche e Documentazione sul Movimento sindacale a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia, e docente a contratto di Storia delle Donne e di genere nell’Università degli studi di Trieste.

Paola Tessitori lavora nel settore immigrazione, intercultura, antidiscriminazione, cooperazione decentrata, sia svolgendo attività di ricerca che progettando e coordinando interventi finalizzati all’inclusione sociale dei migranti in Friuli Venezia Giulia.

Aldo Ciummo

L’Istruzione nell’Europa delle regioni

Nei giorni 8 e 9 febbraio a Napoli si svolgerà il convegno “Regionalizzazione dei sistemi di istruzione e formazione”, organizzato dalla regione in collaborazione con la Facoltà di Sociologia dell’Università “Federico II” e l’Ais-Edu.

Un convegno per fare il punto sulle politiche di istruzione e formazione messe in campo in questi anni nel territorio regionale campano e per confrontarle con altre realtà nazionali ed internazionali: è l’occasione nella quale si incontreranno alcuni dei più accreditati esperti di politiche educative nel panorama nazionale.

Le regioni assumono un peso sempre maggiore nel contesto europeo delle riforme del sistema dell’istruzione. Difatti l’Unione Europea non ha ancora competenze ben definite in quello che resta un settore di competenza nazionale. In questa situazione si inserisce il ruolo delle regioni e delle provincie, di quelle realtà territoriali che sempre più spesso si trovano a giocare come degli apripista nel campo della integrazione continentale.

La riflessione è stata promossa dal Fondo Sociale Europeo della regione Campania con l’Ais-EDU e con la facoltà di Sociologia dell’Università Federico II , si parlerà infatti come prima cosa della governance regionale delle politiche educative, in una sessione dedicata a quanto fatto a Napoli in accordo con la strategia di Lisbona, in particolare riguardo all’investimento sulla conoscenza.

La discussione affronterà il problema dell’inclusione sociale e delle opportunità di accesso alla formazione professionale, le politiche sull’apprendimento permanente e sull’adeguamento dell’offerta scolastica alle realtà regionali. A questo proposito il confronto si sposterà soprattutto sull’università. Infine le due giornate daranno spazio anche ai progetti incentrati sulle nuove tecnologie.

Aldo Ciummo