• i più letti

  • archivio

  • RSS notizie

    • Si è verificato un errore; probabilmente il feed non è attivo. Riprovare più tardi.
  • fin dove arriva la nostra voce

  • temi

IN ITALIA|Padre contro la riforma Gelmini: «Non mangio più per mio figlio»

Lettera di un genitore disperato che ha iniziato uno sciopero della fame per protesta contro la “riforma” Gelmini

Mi chiamo
Marco Spitella, ho quarantasette anni, tre figli in età scolare, e sono
molto preoccupato per il loro futuro.

Sono preoccupato perchè se il
piano Tremonti-Gelmini-Aprea dovesse giungere a compimento, il loro
sarà un futuro con pochissime scelte.

Io voglio una scuola pubblica
eccellente, che formi persone eccellenti, che dia a ciascuno gli
strumenti per crescere e non solo per imparare.

Voglio una scuola che
insegni a tutti la differenza tra dovere & diritto e sottomissione &
favore.

Voglio una scuola i cui docenti siano motivati e motivanti,
una scuola che insegni che i migliori vanno avanti, una scuola per
tutti ma non per forza, in cui chi non ha il desiderio o le capacità
possa arrivare dove può e non oltre.
Continua a leggere

INTERNAZIONALE|Scudo spaziale, prosegue a oltranza lo sciopero dei “non allineati” cechi

“La battaglia dell’uomo contro il potere è la battaglia della memoria contro l’oblio della dimenticanza”, scriveva Milan Kundera e oggi a Praga quella frase risuona più vera che mai

Articolo scritto da Aneta Carreri (Redattore Sociale)

Al numero 12 di via Bělehradská si trova la sede del movimento ceco”no alle basi”, che da oltre due anni si oppone all’installazione di uno scudo militare americano che fa capo a un progetto di difesa missilistica voluto dagli Stati Uniti.

L’atmosfera quì è quella che si respirava alla vigilia dell’89, intellettuali, artisti, studenti e gente comune si riuniscono ogni sera e organizzano incontri, concerti, conferenze stampe per discutere di quello che sta accadendo “la gente arriva da tutto il paese, ci sostiene, porta cibo, molti fino a qualche giorno fa, pregavano in lacrime Jan Bednar e Jan Tamas di riprendere a mangiare, di non andare oltre con questo gesto estremo, perché sapevano che il governo li avrebbe lasciati morire comunque”- mi dice Dana Feminova portavoce del movimento umanista ceco.

Infatti dopo la delusione scaturita dal recente incontro con il Ministro degli Affari Esteri, Karel Schwarzenberg, i due giovani leader Jan Tamas e Jan Bednar, hanno deciso di interrompere uno sciopero della fame che durava da 21 giorni perché” il governo ha chiarito che non accetterà mai nessuna delle nostre richieste, ossia attendere la prossima amministrazione americana e, nel frattempo, discutere la tematica in modo trasparente e democratico, coinvolgendo tutte le forze sociali. Da questo momento però – precisa Tamas- molti personaggi noti, ex dissidenti firmatari di Charta 77 e politici cechi continueranno lo sciopero al nostro posto, e Luisa Morgantini vice-presidente del Parlamento europeo ha promesso che porterà la questione a Bruxelles”.

Continua a leggere