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Milano: Italia ed Europa per la Strategia 2020

 

Il 14 giugno i rappresentanto della Commissione Europea e delle comunità scientifiche si incontrano nel primo appuntamento di quest’anno con “Economia e Società Aperta”

 L’edizione di quest’anno di “Economia e Società Aperta”, forum internazionale lanciato da Università Bocconi e Corriere della Sera nel 2007 ed organizzato in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea è incentrata sulla Strategia Europa 2020, ci sarà quindi una riflessione sullaa politica economica e sulle riforme strutturali in Italia e nella Unione Europea.

 L’iniziativa ha preso spunto dalle raccomandazioni adottate dalla Commissione Europea il 7 giugno 2011 per orientare gli stati componenti dell’Unione Europea nell’elaborazione delle loro priorità economiche e sociali in modalità adatte ad assicurare il rispetto degli impegni assunti su crescita, occupazione e finanze pubbliche.

La prima data è quella del 14 giugno (un secondo appuntamento seguirà in autunno) alle 14.30, con una conferenza alla Bocconi, intitolata “Quali Riforme per la crescita? Italia ed Europa per la Strategia 2020”, interverranno rappresentanti della Commissione Europea, del Fondo Monetario Internazionale, della comunità scientifica italiana ed internazionale.

 L’incontro anticipa la riunione del Consiglio Europeo del 23 giugno e del 24 giugno, durante il quale verranno discusse ed approvate le raccomandazioni. I relatori sono Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Tito Boeri, professore della Bocconi, il Direttore per l’Europa del Fondo Monetario Internazionale Antonio Borges; Franco Bruni, professore della Bocconi; Anne Bucher, Direzione delle Riforme Strutturali e Competitività della DG (direzione generale) ECFIN della Commissione Europea; il Direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli; Stefano Grassi (direzione del coordinamento politico ed Europa 2020 (Segretariato Generale Commissione Europea); il Direttore Generale del Tesoro e Presidente del Comitato Economico e Finanziario dell’Unione Europea Vittorio Grilli; il Presidente di RCS Media Group Piergaetano Marchetti, il Direttore Generale Assonime Stefano Micosi; il Presidente della Università della Bocconi Mario Monti; Antonio Spilimbergo (Economista presso il Fondo Monetario Internazionale); il Rettore della Università Bocconi Guido Tabellini.

Aldo Ciummo

Toscana, le iniziative europeiste

Dal 6 al 10 maggio a Firenze le istituzioni europee e locali promuovono una serie di eventi dedicati al nostro continente

Quest’anno, per la festa dell’Europa, Ufficio di informazione in Italia del Parlamento Europeo, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dipartimento delle Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, partecipano insieme all’allestimento del Padiglione Europa in Piazza della Signoria a Firenze.

Sono previsti quattro appuntamenti ogni giorno, con relatori che si dedicheranno alla Strategia Europa 2020 ed alle sue sette iniziative, che hanno al centro la crescita della società della conoscenza, la sostenibilità e l’inclusione sociale.

Oggi, 6 maggio, sta avendo luogo l’incontro degli insegnanti, seguito dagli eventi degli Europe Direct e dei Centri di Documentazione, eventi nel corso dei quali studenti e cittadini si confrontano sugli strumenti di accesso all’informazione ed alle istituzioni in Europa.

Domani, sabato 7 maggio, sarà la volta dell’Europa della mobilità per studio e lavoro, ci sarà poi un dibattito istituzionale intitolato “Il Manifesto per la UE”, mentre nel pomeriggio è in programma una discussione sui diritti dei consumatori nella comunità.

Il 9 maggio ci sarà la Conferenza sullo Stato dell’Unione, con i principali leader europei, seguita dal dibattito sui Diritti dei cittadini. La rete “Solvit” presenterà i propri progetti a tutela delle garanzie a favore degli abitanti dell’unione. La giornata si concluderà con la presentazione del Programma Cultura 2007- 2013.

La conferenza sulla Politica Industriale per l’Europa si svolgerà il 10 maggio, data in cui è previsto anche l’incontro sull’anno europeo del volontariato, con le associazioni del Centro Italia. Nel pomeriggio sarà presentata l’iniziativa “Unione per l’innovazione”. L’ultimo appuntamento al Padiglione Europa in programma è una conferenza sui temi economici inclusi nella Strategia Europa 2020.

Il Festival d’Europa ospiterà l’esposizione fotografica “L’Italia in Europa – L’Europa in Italia. Storia dell’integrazione europea in 250 scatti”, organizzata dal Dipartimento delle Politiche Comunitarie e comprendente i momenti significativi della storia della nostra Europa.

Aldo Ciummo

A Roma la Ue discute di coesione economica e sociale

 

La Rappresentanza in Italia della Commissione Europea presenterà domani la quinta relazione sull’argomento

Si svolgerà domani a Roma una sessione di informazione sulla coesione economica e sociale: la quinta relazione elaborata dalla Commissione Europea  sul tema sarà presentata alle 15.30 presso lo Spazio Europa, sede della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in via IV Novembre 149. Il documento comprende una analisi dettagliata delle disparità regionali nell’Unione Europea e dell’impatto della politica di coesione sul territorio.

Il punto di vista che ha animato il presente sito fin dagli inizi si colloca nel quadro di una Europa basata sull’equilibrio sociale, in contrasto con la prospettiva di assalto da parte delle rendite acquisite ad ogni residuo di equilibrio sociale e pluralistico, come purtroppo stiamo vedendo continuativamente in molte parti d’Europa negli ultimi quindici anni, specialmente a sud nel continente e specialmente in Italia.

E’ evidente che riparazioni parziali del contesto socioeconomico e culturale, pur importanti come potrebbe essere il ritorno di una applicazione effettiva della Costituzione repubblicana in Italia, non basterebbero ad assicurare contenuto democratico alla UE.

La partecipazione dei cittadini in Europa richiede come presupposto la presenza di una Europa sociale, non limitata alle misure significative che le istituzioni comunitarie assumono e alla limitatissima conoscenza che le popolazioni ne hanno, ma che sia percepibile per il comune cittadino.

La maggioranza degli europei vecchi e nuovi sempre più spesso non appartiene alla categoria dei “colletti bianchi” come si usava dire in passato, nè a quella delle rendite e di profitti che sono esponenziali anche e soprattutto in tempi di crisi (secondo le statistiche non secondo gruppuscoli rivoluzionari) ma alle larghissime fasce dei liberi professionisti, dei precari, degli studenti, degli immigrati e dell’ex ceto medio, settori della cittadinanza da quest’ ultima sempre più di fatto esclusi e alle prese con le stesse questioni in tutta l’Europa.

L’Unione come istituzione può sperare di diventare uno stato soltanto riconoscendo l’esistenza di questa popolazione, non certo appoggiandosi su interessi ormai largamente indipendenti dalla volontà degli stati e spesso nettamente sovraordinati agli stati nazionali anche quando questi ultimi possono contare su dimensioni e pesi continentali (interessi finanziari che hanno dettato legge negli ultimi venti anni magnificando il liberismo incondizionato e che oggi continuano a dettare legge, dopo che in casi come la crisi greca hanno seriamente rischiato di trascinare l’intera Europa in una depressione dagli esiti più che incerti ed a oggi non scongiurati).

L’Unione Europea ha dimostrato nei decenni di avere la capacità e quindi la forza di riempire i suoi obiettivi economici di significati politici, solidamente fondati nel sentire degli europei ma strutturati ad un livello consapevole solo per delle élites cuturali: l’attuale situazione non permette più all’Europa di progredire nel suo percorso senza offrire elementi di democrazia formale e sostanziale ai cittadini, che solo in questo caso possono avere il tempo di accorgersi della sua esistenza e di occuparsene partecipando.

I dibattiti come quello di domani rappresentano quindi un valido contributo, che resterebbe inerte però senza la determinazione degli abitanti del continente a forzare la porta delle sedi decisionali e senza una scelta di classi dirigenti che politicamente corretto a parte esistono e sono determinanti in direzione di una costruzione realistica dello stato europeo, non ridotto a club dei potentati economici.

L’incontro verrà introdotto da Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, interverranno Michele Pasca-Raymondo, vice direttore generale della Politica Regionale della Commissione Europea, Paolo Pasimeni (Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità), Sabina De Luca (Direzione Generale per la Politica regionale comunitaria del Ministero dello Sviluppo Economico), Alessandra Tomai, Politiche per l’orientamento e la formazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Aldo Ciummo