Vincenzo Latronico è il vincitore della XX edizione del Premio di Letteratura “Giuseppe Berto”, finale tenutasi a Ricadi (Vv) lo scorso 7 giugno. Quanto segue è il comunicato stampa di motivazione e la descrizione del suo libro “Ginnastica e rivoluzione”, edito da Bompiani.
Motivazione della giuria
A un certo punto del romanzo di Vincenzo Latronico “Ginnastica e rivoluzione”, edito da Bompiani, due personaggi si stanno parlando e l’uno dice all’altro:
“Senti Ramon, ma tu qui che ci fai?
“Be’ la rivoluzione, ovvio”
“Dico sul serio.”
In questo dialogo essenziale, veloce, e significativamente apposto a chiusura di un paragrafo, si profila un nodo dialettico che sembra molto importante, se non addirittura portante, per tutto il romanzo. Quel “Dico sul serio”, a incalzare la verità, è il sintomo di una ricerca che è davvero di difficile risoluzione per la coralità di ragazzi protagonisti di questa narrazione generazionale: la ricerca di motivazioni forti, di ideali si sarebbe detto qualche anno fa. La rivoluzione potrebbe essere uno di questi, se si ha vent’anni. Ma il narratore è scettico, forse troppo scettico per la sua età. E, attenzione, gli ideali, le idee assolute e palingenetiche non prevedono scetticismo. Né ironia. Il narratore, invece, a modo suo, è ironico.
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