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SPORT|C’è anche Freire. La firma di Oscar davanti a Zabel

Sprint dello spagnolo a Digne. Oggi il tappone a Prato Nevoso

Era la vittoria che aspettava. Oscar Freire non aveva ancora messo il suo nome tra i primi di questo Tour. Lo ha fatto ieri, battendo in volata il tedesco Zabel e il colombiano Duque, e interrompendo così la scia di Cavendish. Si parte da Nimes. Dislivello minimo ma costante. Dei ventuno corridori in fuga, tra cui un generoso Quinziato, a metà tappa ne restano in quattro. Bonnet, Tankink, Casar e Gutierrez, tengono alta l’attenzione di chi rincorre. Milram e Liquigas fanno l’andatura.

Da Oreison, strada sempre più in salita e vento che tira di traverso. Ai 50 chilometri il gruppone compatto è a 2’33” dai quattro in fuga. Tutti appaiati, Schleck, Menchov, Sastre, Kirchen e la maglia gialla di Evans. All’aumentare della salita il distacco dai quattro di testa inizia a vacillare. Giusto il tempo di vedere Gutierrez scattare in vista del Col de L’Orne. 9 chilometri e mezzo al 5% di dislivello. Il corridore della Casse d’Espargne alterna i suoi tentativi a quelli di Voeckler e Barredo, ma soccombono tutti al ritmo degli uomini della Columbia.

L’ultimo goliardico tentativo è del francese Chavanel. Dura poco il sogno. Ripreso dallo sforzo, sontuoso, di Kreuziger che detta i tempi e non lascia che ad imporsi sia il francese. In volata, a Digne, l’impressione è che a imporsi sia Erik Zabel, in vantaggio sugli altri. Ma la maglia verde di Freire, fino a quel momento del tutto anonimo, spunta alla sua sinistra, andando così a vincere la sua prima tappa: «Non sto facendo un buon tour – ha detto subito dopo il vincitore – ma sapevo che questa tappa poteva essermi favorevole. Volevo vincerla».

Classifica punti consolidata e opportunità di diventare il primo spagnolo a vincerla. Non si sbilancia ma dice: «Sarebbe molto bello». La sua linguaccia all’arrivo sa di beffa per Zabel, che si è visto sfilare anche il secondo posto da Duque. Solito remake per Pozzato. Arrivato fino in fondo, il vicentino della Liquigas non è andato oltre il quindicesimo posto. Non cambia nulla in classifica generale: in maglia gialla resta Evans, poi Shleck e Vande Velde. Con l’arrivo al Prato Nevoso, inizia oggi il trittico di tappe alpine. Fuori muscoli e resistenza. L’esame più duro della seconda settimana di Tour.

Simone Di Stefano – Pubblicato su L’Unità del 20-07-2008