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Concerti di pianoforte di Leif Ove Andsnes in Italia

Ancora a Torino il 17 maggio ed a Bergamo il 18 il pianista norvegese si esibirà con un programma composto da opere di Beethoven e di Stravinsky

Dopo il concerto che si è tenuto a Brescia il 15 maggio, Leif Ove Andsnes si esibisce nuovamente questa volta a Torino (il 17 maggio) ed a Bergamo (il 18), accompagnato dalla Mahler Chamber Orchestra. I teatri interessati dagli spettacoli a Torino ed a Bergamo sono rispettivamente il Lingotto musica ed il Donizetti. In questa stagione il pianista norvegese si è esibito in molte date in Europa, in Norvegia ed in Spagnia e con una serie di spettacoli a Berlino, Bruxelles, Colonia, Copenaghen, Firenze, Lisbona.

Alcuni degli eventi hanno visto la partecipazione del violoncellista Heinrich Schiff e del violinista Christian Tetzlaff. Andsnes ha inciso assieme all’orchestra norvegese un Cd per Emi Classics, con i concerti numero 17 e 18 di Mozart.

La registrazione di Mozart che comprendeva invece i concerti numero 9 e numero 18 è stata scelta nel 2004 dal “New York Times” come uno dei migliori Cd del 2004, mentre una registrazione del Primo e Secondo concerto per pianoforte di Rachmaninov ha vinto il “Classical Brit Award”. Andsnes ha riproposto anche sonate di Haydn, Schubert, Chopin, Schumann, Liszt.

Aldo Ciummo

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Musica norvegese a Bologna

 

Dal 19 maggio al 21 maggio al Teatro San Leonardo di Bologna nell’ambito del Festival Internazionale di Musica troverà spazio “Focus Norge”

Numerosi musicisti norvegesi parteciperanno al Festival Internazionale di Musica “Angelica” che si svolgerà a Bologna dal 19 al 21 maggio, “Focus Norge” è il programma elaborato per gli artisti norvegesi e curato da Luca Vitali. La rassegna è dedicata alla scena musicale contemporanea norvegese, che come sottolineano gli organizzatori è cresciuta molto in quest’ultimo decennio.

Luca Vitali ha pensato ad una residenza temporanea a Bologna per ventuno tra compositori e musicisti, che per tre giorni saranno impegnati in concerti e collaborazioni musicali. La programmazione, come annunciato dallo stesso Vitali, evidenzierà diverse caratteristiche delle estetiche musicali provenienti da un paese di meno di cinque milioni di abitanti.

Le proposte andranno dalla musica acustica dell’Ensemble di Christian Wallumrod alla improvvisazione di Dans les Arbres, passando per l’elettronica di Maja Solveig Kielstrup Raykie ed i paesaggi sonori di Lasse Marhaug, di Huntsville.

Ma verrà dato spazio anche alla progettualità internazionale, con il sassofonista Edoardo Maraffa e Paal Nilssen-Love: il Teatro San Leonardo sarà trasformato insomma in un vero e proprio laboratorio di ricerca musicale, capace di offrire al pubblico bolognese un panorama musicale vario e rappresentativo degli ultimi venti anni di cultura norvegese emergente.

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Che cos’è Norwegian Way

Dal Teatro alla Letteratura: la Norvegia in Italia si muove per rafforzare i legami sempre più forti tra i due paesi, numerose le città italiane interessate dai diversi eventi in programma

Arild Andersen, Nils Petter Molvaer, Bjorn Torske, The Whitest Boy Alive, Lindstrom & Printest Thomas, Jaga Jazzist, Lindstrom & Christabelle, Disjokke, Casiokids, Lindstrom, Thomas Dybdahl, James Yuill, Bugge Wesseltoft, un elenco molto lungo che però è formato soltanto da alcuni dei nomi e di una parte soltanto (e di un settore particolare) della musica norvegese. Al di là di queste proposte, molto gradite dal pubblico delle città che hanno potuto conoscere le ultime iniziative nordiche in Italia, la Norvegia sta offrendo al pubblico italiano una serie davvero vasta di eventi.

L’Ambasciata di Norvegia a Roma è il motore di una sequenza di iniziative che si sta snodando lungo tutti i centri più importanti della penisola:  nuovo jazz,  sperimentazioni elettroniche, psichedelia, si aggiungono alle notissime ricerche del metal e del rock nel paese più a nord dell’immaginario europeo, dove autori come Nils Petter Moalver, Jan Garbarek, Jaga Zazzist, Ildstrom e altri hanno avviato sperimentazioni che iniziano ad essere conosciute un pò dappertutto, ma gli eventi in programma a Roma, Milano, Bologna, Firenze, Foligno e moltissime altre città spaziano dall’architettura alla danza, nell’ambito del progetto NOW Norwegian Way.

L’idea della rappresentanza in Italia è stata questa: c’è giustamente un grande interesse per autori come Henrik Ibsen nella drammaturgia o come il pittore espressionista Edward Munch o il compositore Edward Grieg, ma non va trascurato un panorama attuale in piena crescita, nel cui quadro vanno ricordati ad esempio Dag Solstad, uno dei maggiori romanzieri norvegesi viventi, che in Italia sta per essere pubblicato dalla casa editrice Iperborea, ma anche Thomas Enger, musicista e romanziere. Nel teatro oggi si parla molto oggi di Jon Fosse, dopo Ibsen l’autore più rappresentato nel mondo, quest’anno  con “Sogno d’autunno” andrà in scena a partire dalla primavera, a Milano ed a Roma.

La Norvegia però sarà presente in Italia in questa stagione di iniziative avviata a febbraio e che andrà avanti fino alla fine dell’anno anche con la rassegna internazionale di arte e teatro per bambini “Segni di Infanzia” ed a “Fabbrica Europa”, che a maggio ospiterà la compagnia norvegese Verdensteatret, vincitori del Bestie Award a New York nel 2006 per il loro utilizzo delle nuove tecnologie nel teatro. Stian Danielsen e Janne Camilla Lyster porteranno invece la nuova danza norvegese a Bassano del Grappa per Operaestate, contesto nel quale presentaranno anche un lavoro assieme a Gry Bech-Hanssen e Ingrid Haakstad.

Protagonista del 2011 in Italia sarà anche il mondo del design, dell’architettura, dell’arte contemporanea: alla Biennale di Venezia il visitatore adesso non troverà più una selezione unitaria di paesi nordeuropei, ma ogni nazione avrà la propria rappresentanza, il padiglione infatti sarà gestito in base a dei turni.  Svezia, Finlandia e Norvegia presenteranno una alla volta nel padiglione le opere e nel periodo in cui non avranno a disposizione lo spazio svilupperanno progetti in altre aree di Venezia. Gli artisti norvegesi stanno attendendo il 2015 per la rappresentazione più completa delle tendenze dell’arte nel paese nordico e attualmente sono organizzati per essere invece presenti con una serie di conferenze alla cinquantaquattresima esposizione internazionale di arte di Venezia, una serie di incontri intitolati “The State of Things”. Tra le personalità coinvolte in questo interessante progetto figura Jan Egeland, direttore dell’Istituto Norvegese Affari Internazionali (NUPI).

A Roma arrivano due esposizioni significative: Janne Greibesland, al Vicolo Valdina e Are Blytt a Trastevere presso il Circolo Scandinavo. Ma come accennato le città toccate dalle iniziative culturali sono molte ed in giugno a Carrara scultori norvegesi e svedesi allestiranno una mostra in una cava, nel Bacino di Colonnata: in ottobre alcune delle opere saranno esposte anche a Roma presso l’Istituto Svedese di Studi Classici. Foligno avrà la sua parte di iniziative, con la partecipazione dell’arte digitale norvegese nel festival “Dancity” e non mancheranno l’architettura ed il design al Salone Internazionale del Mobile di Milano, il padiglione ospiterà Oyvind Wyller, Christoffer Angeli, Simen Aarseth. Ma molte altre sono le date sulle quali chi legge il sito sarà informato, in calendario ci sono infatti anche altre novità riguardanti cinema e musica ed in merito alle quali si parlerà più estesamente in altri aggiornamenti.

Aldo Ciummo

NOW Norvegian Way da Nord a Sud Europa

 

Inaugurato l’anno di Roald Amudsen e Fridtjof Nansen le organizzazioni norvegesi hanno avviato un anno di cultura arte e spettacolo per favorire l’incontro tra le culture sui diversi territori, grande l’impegno dell’ Ambasciata di Norvegia a Roma

Questo è un anno importante per la Norvegia, che proprio il 23 gennaio 2011 presso il centro Fram, a Tromso, ha visto l’inaugurazione degli eventi dedicati a Fridjof Nansen (1861 – 1930) ed a Roald Amudsen (1872 – 1928), la cui fama è partita rispettivamente dal Polo Nord e dal Polo Sud e che ricorda oggi l’istinto per la scoperta del popolo nordico.

La Norvegia, grazie all’impegno dell’Ambasciata a Roma sta ripartendo anche quest’anno con una serie di iniziative per avvicinare all’Italia la cultura che si è espressa nei diversi settori della letteratura, dello spettacolo, dell’arte e della ricerca scientifica, protagonista oggi anche con il contributo importante che Oslo sta dando con le energie alternative anche in Italia con i suoi investimenti.

Cominciamo dal ricordare che in Italia saranno promosse diverse iniziative dedicate ai due esploratori, ma segnaleremo ai nostri lettori molti altri eventi che lo stato nordico e le associazioni ed organizzazioni di cittadini norvegesi in Italia porteranno avanti nel corso dell’anno e molte delle quali come di consueto saranno seguite da vicino dal sito e con gli altri spazi a disposizione. 

Per quanto riguarda Roald Amudsen, sono oramai trascorsi cento anni da quando l’esploratore raggiuse il Polo Sud e ne sono passati ben centocinquanta dalla nascita di Nansen, che ebbe anche un ruolo di primo piano come diplomatico, molto attivo in favore di popolazioni oppresse e premio Nobel nel 1922. Nel Polo Nord Nansen arrivò a piedi alla latidudine di 86° 14′, prima di lui nessuno lo aveva fatto.

Il 17 febbraio, presso il Circolo Scandinavo di Roma del cui impegno nella cura della cultura delle comunità nordiche presenti a Roma anche la stampa nazionale si è occupata recentemente, l’Ambasciata Norvegese a Roma ha presentato la serie di iniziative per promuovere in Italia le espressioni artistiche contemporanee della Norvegia e molti eventi sono in programma a Milano e Roma come a Bologna, Firenze, Foligno, Isola d’Elba, Mantova, Venezia, Cosenza ed altri centri.

Sono previsti appuntamenti di musica, cinema, teatro e molti altri spunti di conoscenza di una nazione il cui ruolo internazionale va consolidandosi e di cui si auspica una cooperazione sempre maggiore con il resto d’Europa.

Aldo Ciummo

A ottobre musica norvegese in diverse città italiane

 

 

I Mindy Misty a Genova il 7, Friends & Neighbours a Torino l’8 ottobre,Lasse Marhaug a Roma, Bologna e Milano dal 13 al 15, i Divided Multitude il 9 a Lu Monferrato (Alessandria), Majorstua Kammerkor a Roma il 16 e 17 ottobre

Le atmosfere del Nord Europa fanno capolino in diverse città italiane in questo mese di ottobre: il 7 Genova (per partire dal settentrione italiano che ospiterà la maggior parte degli eventi elencati qui)  sarà solo l’ultima tappa italiana per i “Mindy Misty”, band norvegese dalle melodie orecchiabili fino al momento di imprevedibili accessi di creatività influenzata da un gusto indie e black metal che ha reso apprezzata la formazione proveniente da Oslo.

Nella città portuale i “Mindy Misty”  suoneranno al laboratorio Buridda ma sono già stati a Itri, Copertino, Taranto, Piano di Sorrento, Pomigliano, Roma in questi giorni. I componenti della band sono Kenneth Amundsen (chitarra e voce), Roy Amudsen (chitarra), Trond Harald Jensen (basso), Sigve Gunnarskog (batteria).

A Torino ed anche a Pinerolo, l’8 ottobre il pubblico piemontese incontrerà André Roligheten, sassofoni e clarinetto basso, Thomas Johansson (tromba), Jon Rune Strom (contrabbasso) e Tollef Ostvang (batteria): i Friends & Neighbours, formatisi nell’autunno del 2008 per dare vita ad una fusione di free jazz e bebop che richiama la tradizione musicale della New Orleans d’anteguerra.

Il 9 ottobre al Mephisto Rock Cafè di Lu Monferrato (Alessandria) è la volta dei Divided Multitude,  un quintetto norvegese che viaggia da quindici anni a questa parte, pur essendo composto da giovani. I componenti del gruppo, nel campo del progressive, inseriscono anche caratteristiche affini al power metal tedesco.  Il 9 ottobre proporranno “Guardian Angel” che è la loro terza pubblicazione.

Un fiume in piena direttamente scaturito dalle asperità della ricerca nordica musicale in campi estremi come il metal più duro contaminato con noise, jazz e rock è il batterista Lasse Marhaug, coinvolto a lungo anche nelle musiche per teatro e danza e per installazioni e videoarte. Nato nel 1974, è già stato interprete e compositore di oltre 200 versioni.

Oggi Marhaug partecipa ai progetti Jazkamer/Jazzkammer, Nash Kontroll, DEL, Hazard.  Per il giornale norvegese Dagsavisen, il suo album “The Shape of Rock a Venire” come il diciannovesimo miglior album della storia norvegese. Marhaug, che gestisce l’etichetta Pica Disk, sarà a Roma al Del Verme il 13 ottobre, il 14 al Raum a Bologna e il 15 all’Hundebiss a Milano.

Aldo Ciummo

Norvegia: a Trondheim nasce il Museo del Rock

 

Rockheim aprirà i battenti il 5 agosto: è un museo nazionale pensato per raccogliere, conservare e diffondere la musica pop e rock norvegese

 

Una esposizione permanente studiata come un viaggio attraverso la musica norvegese, in 1320 metri quadrati, ma anche una piccola “officina” dove le emozioni dettate dalle note non si disperdono nell’atmosfera del momento che le ha prodotte, ma vengono archiviate, fatte oggetto di ricerca e gestite certo non per ripetere l’istante che le ha strappate al silenzio, ma per evitare almeno che vengano dimenticate.

Allora gli anni che partono dal 1950 restano incasellati nella storia della cultura popolare norvegese ma possono essere ancora spunti utili e piacevoli per coloro che in Norvegia iniziano a suonare o coltivano la passione per la musica in stili e luoghi diversi e anche per i viaggiatori. La mostra è interattiva, si può ascoltare e vedere a seconda degli stimoli personali e delle preferenze. Suoni, video, fotografie, ma anche una serie di oggetti che hanno fatto la storia del rock e del pop del paese nordico sono al centro del percorso di questo spazio espositivo.

Ovviamente ci saranno mostre dedicate ad argomenti specifici, ma una novità che probabilmente attirerà gli amanti della musica, del rock in particolare è la raffica di eventi che i curatori del Rockheim hanno in programma per coinvolgere e incrementare costantemente il loro pubblico: da occasioni di imparare i segreti della chitarra da fenomeni del palco alla possibilità di provare apparecchiature professionali, fino al “trauma” di essere buttati in mezzo a una folla di spettatori e doversi esibire.

Il nuovo museo avrà una estesa mediateca e offrirà iniziative per immergersi nelle letture dedicate all’argomento e “specializzarsi” attraverso filmati originali e database di informazione del settore. Il Rockheim è dotato anche di un palco professionale con tutte le attrezzature necessarie, oltre che di una sala di 350 persone che sarà destinato a concerti veri e propri ed utilizzato come sala conferenze ma c’è da scommettere che qualcuno dei visitatori prima o poi ci proverà l’emozione del primo concerto davanti al pubblico. Per non togliere niente ad un immaginario europeo sulla Scandinavia, la struttura si affaccia su un fiordo.

Aldo Ciummo