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Stagione importante per il Museo della Fotografia a Stoccolma

L’opera di Sarah Moon, fotografa contemporanea conosciuta soprattutto per i lavori realizzati per Chanel, Cacharel e Comme des Garcons, è al centro di una significativa esposizione al Museo Fotografiska.

Dal 14 gennaio è aperta a Stoccolma  la mostra dedicata ad una delle figure più importanti della fotografia contemporanea: “Sarah Moon 12345”. L’esposizione comprende le immagini frutto della ricerca personale dell’artista e le famose foto di moda realizzate per Chanel, Cacharel e Comme des Garcons. Nella ricerca autonoma della Moon sono ricorrenti animali ed edifici calati in una atmosfera onirica, mentre gli scatti nell’ambito della moda si distinguono per l’assenza di stereotipi,  associata ad una grande efficacia comunicativa.

Per tutto l’inverno e la primavera, la mostra dedicata a questa artista sarà l’avvenimento principale dello spazio espositivo. Francese, Sarah Moon è nata in Inghilterra nel 1941 ed è stata una delle prime donne ad affermarsi nella fotografia di  alta moda. Proprio per le più note case di moda francesi, Sarah Moon ha sviluppato composizioni in cui il colore fa la differenza nel messaggio.

Le fotografie non legate al settore commerciale sono caratterizzate dalla ricerca di istanti leggermente melanconici, ma senza eccessiva staticità. Il metodo adottato risiede in una pianificazione riservata soltanto al contesto, ma aperta alla successione degli eventi la cui cattura è un segno distintivo della fotografia dell’epoca.

L’attività dell’autrice ha coperto trentacinque anni di storia della moda e della società e quella al Museo Fotografiska di Stoccolma è la prima esposizione in Svezia: all’interno della mostra vengono proiettati due lavori audiovisivi, intitolati rispettivamente “The Red Thread” e “Contact”. L’evento (sostenuto dall’Istituto Francese di Stoccolma) resterà aperto fino al 17 aprile 2011.

Aldo Ciummo

Musei protagonisti a Malmo

 

La città svedese ha da poco festeggiato i dieci anni del ponte che la collega  alla Danimarca, cresce l’attività artistica nella regione

Si respira aria d’arte nel centro svedese di Malmo, in modo particolare in questa stagione di celebrazioni per i dieci anni del ponte sullo stretto dell’ Oresund, che collega la città svedese a Copenaghen, capitale della Danimarca. La presenza  dell’opera viaria tra le due città nordiche, a partire dal luglio del 2000, ha cambiato profondamente nel corso degli anni l’identità urbanistica della cittadina della Scania.

Sotto i riflettori oggi c’è anche l’arte, perchè, in un contesto progressivamente più giovane ed internazionale, le novità si sono espresse anche nell’apertura di strutture come il Moderna Museet Malmo, lanciato nell’importante città meridionale della Svezia alla fine del 2009 e molto presto divenuto un esempio di accessibilità  dei contenuti artistici in un’ ottica di fruizione quotidiana.

Gli spazi espositivi si trovano in quella che precedentemente era una centrale elettrica ed oggi ospitano diverse mostre all’anno. L’innovazione è continua ed ha portato ad esempio a collettive allestite da gruppi di studenti, provenienti da varie parti della Scania. A volere il museo sono stati nel tempo il Comune di Malmo, la regione della Scania ed il Governo Svedese, in collaborazione tra loro. 

La nascita della struttura museale è stata una novità che ha ridisegnato in parte la geografia urbana cittadina in termini di importanza relativa delle diverse aree, trovandosi ad est nel contesto urbano, laddove non esistevano precedentemente molte strutture di questo tipo, pur permanendo una vasta gamma di interessanti opportunità culturali ed artistiche.

Come accennato, il ponte che collega la città scandinava di quasi trecentomila abitanti alla Danimarca ha accelerato i già intensi rapporti della regione con una nazione già molto legata alla Svezia per la sua storia e rafforzato i legami concreti con l’Europa, oltre che creato nuove opportunità di lavoro tra le due aree, trasformate in una nuova regione tra mare e terra, spinto ad una nuova evoluzione i vecchi quartieri industriali adiacenti all’infrastruttura.

Anche la composizione demografica è cambiata, più di novemila danesi oggi vivono in città e il numero delle persone che si spostano dalla Danimarca al centro della Scania cresce ogni anno, ma si registra anche il fenomeno di giovani svedesi che scelgono la Danimarca, partendo da qui per trovare una prima esperienza professionale sulla quale basare il proprio tragitto lavorativo, prefigurando la costruzione di un ponte di competenze oltre che stradale, insomma qualcosa di veramente europeo.

Aldo Ciummo