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ROMA|Il Comune dimentica i servizi sociali

A Rischio i progetti di sostegno ai minori disagiati. Per salvarli servono 9 milioni di euro

Il Campidoglio chiede finanziamenti straordinari al governo per far fronte al «buco» ma si dimentica dei servizi sociali. «Stiamo pagando con i nostri stipendi, siamo rimasti anche senza carta igienica», accusano gli operatori di volontariato. Oltre cento progetti, sviluppati nella capitale con i finanziamenti della legge 285, che rischiano in queste ore di venire cancellati. «Fino allo scorso anno – spiega Claudio Tosi, del Coordinamento Volontari – era una consuetudine che il Comune anticipasse i fondi della 285, temporaneamente bloccati dal tesoro». Non quest’anno, lamentano i volontari.

Una lettera firmata da circa cinquanta enti di volontariato, destinatario l’assessore ai Servizi sociali del comune di Roma, Sveva Belviso, è stata spedita lo scorso 10 giugno. Risultato? Nessuna risposta. «Uno sgarbo istituzionale», secondo il consigliere Pd Massimiliano Valeriani: «La vicenda è estremamente grave, presa dall’ansia da prestazione di dimostrare che il buco nel bilancio comunale esiste davvero questa amministrazione comunale chiude i rubinetti ai municipi e blocca una prassi ormai consolidata». A farne le spese – ricorda Paolo Masini (Pd) – sono insieme agli utenti dei servizi anche «coloro che lavorano nel settore e i cui stipendi sono bloccati da mesi».

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SALUTE|Legge 40: aggiornate le linee guida

Con un provvedimento in extremis il ministro uscente Livia Turco aggiorna la legge sulla procreazione assistita

Il nuovo governo di centrodestra si sta per insediare e a breve inizierà il lavoro riformista che da tempo va sbandierando. Nel frattempo, come un malato terminale che aspetta che gli venga staccata, in via definitiva la spina, il vecchio esecutivo ha ancora la forza di dettare le ultime e quanto mai importanti modifiche alla legge 40, quella che detta le linee guida sulla fecondazione assistita.

Il ministro della salute, Livia Turco, ha deciso, diremmo finalmente, di emanare le fatidiche linee guida. Apriti cielo, il dibattito è destinato in queste ore ad arroventarsi più di quanto non lo abbia già fatto in passato, rischiando di diventare un boomerang pericoloso per la nuova maggioranza di governo, che dovrà in qualche modo rispondere al suo elettorato, che su temi quali l’eugenetica, l’eutanasia, la legge 194, Dico e chi più ne ha più ne metta, si è sempre dimostrato in via di principio duro e categorico.

Le linee guida della Turco servono a mettere ordine a una legge che lasciava ancora dei vuoti sul tema del diritto alla salute. La procreazione medicalmente assistita (pma) è consentita per risolvere problemi di sterilità o infertilità e solo se non ci sono altri metodi terapeutici efficaci; sterilità e infertilità devono essere documentate e certificate dal medico (le nuove linee guida permettono l’accesso anche alle coppie in cui l’uomo è affetto da malattie virali sessualmente trasmissibili).

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