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La Svezia sempre più avanti nelle nuove tecnologie

 

Le ricerche più recenti registrano un incremento sensibile della televisione on line e su telefono nel paese scandinavo
 
Gli svedesi usano in maniera sempre più massiccia le nuove tecnologie, al centro della crescita economica nella UE nel quadro degli obiettivi di Lisbona, che puntano sull’economia della conoscenza. Circa i due terzi degli abitanti del più esteso e popoloso paese nordico seguono l’offerta televisiva su nuove piattaforme, diverse da quelle tradizionali.

 Il Nord Europa continua a farsi promotore dello sviluppo basato sull’innovazione, come già si era segnalato con le iniziative finlandesi a sostegno della diffusione di internet anche nella periferia dello stato.
 
La crescita maggiore del consumo di televisione on line e sul telefonino si è registrata durante le olimpiadi invernali. Le televisioni tradizionali ed il sistema nel suo complesso hanno sostenuto la novità, che ora sembra dare spazio a un mercato emergente.

Quasi quattro milioni e mezzo di svedesi hanno preso abitudine alla tendenza in atto e le organizzazioni che monitorano i media non pensano che la direzione avviata cambierà.
 
I servizi nuovi che riguardano l’offerta televisiva sono più facilmente reperibili sul mercato e il numero dei fruitori aumenta. Il fenomeno non coinvolge soltanto i giovanissimi. Si pensa quindi che le abitudini consolidate possano ora favorire anche una diversificazione ancora maggiore delle fonti disponibili e del paniere culturale elaborato dai mass media nazionali.
 
Aldo Ciummo

L’autonomia scolastica in Svezia inizia dalle lingue straniere

 

Negli ultimi anni si sono affermate le scuole promosse dai cittadini dei diversi territori, istituti finanziati dallo Stato ma basati sulle caratteristiche economiche e sociali delle diverse zone

Futurskolan, un gruppo di istituti compreso nella normativa delle cosidette scuole libere, frutto degli sforzi delle diverse comunità locali di promuovere offerte formative adatte al mercato del lavoro e sostenute dallo stato, ha posto al centro le lingue straniere.

In Svezia dal 2001 ad oggi le scuole di questo tipo sono cresciute e Futurskolan come gruppo di istituti ha puntato sull’apprendimento delle lingue straniere a partire dall’età giovanissima.

L’esperimento prende le mosse da una Svezia molto diversa da quella “da cartolina” ormai scomparsa, oggi gli educatori tengono conto di un panorama multietnico, dove molti ragazzi sono figli di genitori di diverse nazionalità e la prospettiva del mercato del lavoro è spesso all’estero o in stretto contatto con il resto d’Europa.

All’interno della galassia delle scuole libere, Futurskolan è un arcipelago di 1200 studenti e si concentra sulle Scienze Naturali e su un apprendimento dell’inglese previsto fin dall’inizio degli studi. A Ostermalm tutto il programma elaborato dagli insegnanti è in inglese.

La Svezia durante il suo semestre di Presidenza Europeo, nella seconda metà del 2009, ha insistito molto sulla promozione di una istruzione di qualità in tutta l’Unione Europea, apportando una significativa ricchezza di esperienze nella ricerca e nella educazione universitaria nella Comunità.

Aldo Ciummo