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Logistica, Norvegia protagonista nel 2011

I partenariati dell’area nordica sono una realtà che quest’anno verrà ulteriormente rilanciata: la Norvegia ha acquisito un ruolo importante che si sta esprimendo soprattutto nei trasporti

Le nazioni del Nord Europa hanno fatto da apripista nel settore della cooperazione internazionale e la sussidiarietà delle iniziative all’interno del continente non fa eccezione, ma un capitolo privilegiato della collaborazione internazionale sono i partenariati nordici.

L’autunno si è concluso e l’inverno si è aperto con un dialogo tra i vicini scandinavi che è stato così riassunto da una affermazione del Ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Store: “la dimensione nordica, con i suoi progetti concreti ed i risultati nei settori dell’ambiente e della salute, ha dimostrato di essere molto valida”.

Non bisogna dimenticare che recentemente, il 2 novembre 2010, il Ministero degli affari esteri norvegese ha ospitato il secondo vertice ministeriale della Dimensione Nordica, che ha al centro il lavoro in comune tra Norvegia, Unione Europea (al cui interno è stato rilevante in questi anni  in termini di promozione dei diritti e di regole economiche coerenti il lungo contributo di Svezia, Danimarca e Finlandia), Federazione Russa ed Islanda.

La cooperazione di cui si parla si occupa di Russia nord-occidentale, regione di Barents, regione del Mar Baltico ed aree artiche e sub-artiche e coinvolge anche le organizzazioni regionali di cooperazione e gli istituti finanziari internazionali.

Sono stati già implementati molti progetti importanti, ma adesso i ministri degli esteri si sono accordati su priorità del futuro come l’insieme delle prospettive dei trasporti e della logistica e nell’ambito della cultura. Ma è prevista una ulteriore cooperazione in altri settori.

La Norvegia nel 2011 dirigerà i lavori sul trasporto e sulla logistica, valorizzando soprattutto l’enorme esperienza maturata in campo marittimo, dove si affacciano novità strutturali come la Rotta del Mare del Nord ed il Corridoio Settentrionale.

La Dimensione Nordica si affianca senza sostituirle alle altre organizzazioni regionali con le quali lavora a stretto contatto nel quadro di quella collaborazione nordica che è un fondamento negli sforzi per il grande nord nelle parole dello stesso ministro Store.

Aldo Ciummo

Dalla Norvegia 347 milioni di euro all’anno per lo sviluppo in Europa

Lo stato scandinavo non è membro della UE però fa parte dello Spazio Economico Europeo che comprende una porzione più ampia del continente ed è sempre più vicino anche alla comunità

 

Non giungono soltanto notizie negative in tempi ancora appannati dagli strascichi della crisi in occidente: come è noto in questi giorni la crescita in Germania traina novità di rilancio in tutta l’Unione Europea e anche nello Spazio Economico Europeo, che include i paesi non ancora entrati nella comunità, le iniziative in favore dello sviluppo si moltiplicano.

Il 29 luglio è stato firmato il nuovo accordo sul Meccanismo Finanziario dello Spazio Economico Europeo, nel quadro del quale Norvegia ed Unione Europea prevedono contributi finanziari per circa quindici miliardi di corone norvegesi riferiti al periodo che dal trascorso 2009 andrà fino al 2014.

Il Ministro degli Esteri Jonas Gahr Store ha chiarito che la somma verrà impiegata per ridurre la disparità economica e sociale in Europa. In diversa misura nei vari paesi interessati, tra i quali figurano Grecia, Spagna e Portogallo più gli stati di recente ingresso nella Ue, i fondi mireranno a ridurre la disoccupazione attraverso programmi particolari, nella consapevolezza che lo sviluppo comune non soltanto della Unione Europea, ma anche degli stati dello Spazio Economico Europeo dipende dall’equilibrio sociale di tutto il continente.

La Norvegia nel periodo previsto contribuirà all’insieme di programmi di sviluppo con tre miliardi di corone (circa 347 milioni di euro) ogni anno per ridurre le disparità sociali ed economiche nei dodici stati membri di recente ingresso nell’Unione Europea più Spagna, Portogallo e Grecia e per promuovere la cooperazione in Europa, in settori dove questi fondi possono segnare una differenza strategica per gli interessi norvegesi ed europei.

Il Ministro degli Esteri norvegese Jonas Stohre ha dichiarato che i contributi dello Spazio Economico Europeo (SEE) sono una scelta di rafforzamento della collaborazione con i nuovi membri della UE e con paesi che affrontano una congiuntura difficile, perchè al di là delle diverse istituzioni nelle quali si armonizzano le politiche continentali aiutare queste nazioni a combattere la disoccupazione è negli interessi della Norvegia e di tutta l’Europa. I programmi saranno presentati nel dettaglio a partire dagli inizi del 2011.

I progetti riguardano la protezione dell’ambiente e lo studio dei cambiamenti climatici, innovazioni per l’industria ed i servizi, salute e ricerca, istruzione e beni culturali, giustizia e società civile. Una prova di lungimiranza senz’altro edificante in tempi che vedono crescere in molte aree di Europa tendenze contrastanti di chiusura nazionale e perfino locale.

Aldo Ciummo