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Partecipazione e politiche sociali per una diversa Europa

Recentemente si è dibattutto a Roma sull’Iniziativa dei Cittadini Europei (prevista dal Trattato di Lisbona), nuove proposte vengono da SEL

Il 25 novembre a Roma ha avuto luogo un dibattito promosso dal Movimento Federalista Europeo sul tema della Federazione Europea, di quel New Deal europeo che viene visto come necessario da tutti coloro che pensano che difficilmente ci sarà qualsiasi ripresa in assenza di un ripensamento fattivo delle politiche che sono state attuate finora in Occidente. Nella discussione è stato dato molto spazio all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) perchè questa è lo strumento attraverso il quale le popolazioni possono concretamente incidere nella legislazione della comunità.

Il regolamento che descrive il funzionamento della ICE è stato approvato il 16 febbraio del 2011 e consente ad un milione di cittadini di almeno un quarto degli stati componenti la UE di invitare la Commissione Europea a proporre atti legislativi. Il comitato che avvia l’iniziativa deve essere formato da almeno sette cittadini della UE residenti in almeno sette diversi stati, il gruppo ha un anno a disposizione per raccogliere le dichiarazioni di sostegno. Lo strumento legislativo di cui si parla sarà concretamente operativo a partire dall’aprile 2012.

L’incontro è stato presieduto da Lucio Levi, presidente nazionale del Movimento Federalista Europeo e dal presidente della sezione Mfe di Roma, Paolo Ponzano. Il Responsabile Immigrazione della Cgil, Pietro Soldini, ha proposto la ratifica della Convenzione dell’Onu sui diritti dei migranti, in modo da arrivare ad una politica europea unica in materia di immigrazione, unitamente alla concessione della cittadinanza di residenza a chiunque viva in uno stato componente la UE per un lungo periodo.

Beppe Allegri, per il Basic Income Network, ha presentato la proposta dell’introduzione del reddito minimo, una disposizione assente solo in Italia ed in Grecia per quanto riguarda la UE. Da Sinistra e Libertà è venuto il contributo di Sergio Bellucci (comitato scientifico SEL) al dibattito, sul superamento degli eserciti nazionali attraverso un unico esercito europeo con conseguente riduzione delle spese militari oggi enormi. Si tratta di tutte questioni che andrebbero ormai inquadrate nel contesto continentale.

Aldo Ciummo

 

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