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IN ITALIA|Maroni:«decreto effettivo entro luglio», ma qualcosa non quadra

Varato il decreto, il ministro lo farà approvare dal Parlamento. I no di Casini e Veltroni

Ci siamo. Il Ministro degli Interni Maroni ha annunciato: «Entro Luglio le norme previste dal pacchetto sicurezza entreranno in vigore». Il decreto deve ancora diventare legge, verrà affidato con ogni probabilità alle fauci del Parlamento, come ha già consigliato Franco Frattini perché: «Il Parlamento è sovrano». Giusta la decisione di percorrere la via dell’ampio consenso, peccato che Veltroni e Casini abbiano già largamente manifestato il loro voto contro.

Oltre all’introduzione del reato di clandestinità di cui abbiamo ampiamente parlato in queste pagine e che rischia di far diventare l’Italia lo zimbello dell’Unione Europea, le norme contenute nel pacchetto riguarderanno alcune misure “severe” come una stretta sui ricongiungimenti, l’applicazione più rigorosa del diritto di asilo, gli inasprimenti delle pene per alcuni reati di allarme sociale (come rapine, scippi, furti, maltrattamenti in famiglia) e modifiche al codice di procedura penale con una stretta sui benefici della legge Gozzini, una legge che risale al 1986 e che ha riformato l’ordinamento penitenziario, cercando di renderlo più vicino ai principi contenuti nella Costituzione, che evidentemente non può essere più considerata in Italia un arma in difesa dei diritti.

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MEDIO ORIENTE|I paesi arabi si raccolgono a Doha per decidere il futuro del Libano

Vicino l’accordo che potrebbe porre fine all’occupazione di Beirut e scongiurare la guerra. Merito anche dell’Italia

La crisi che da diciotto mesi sta paralizzando la vita politica del Libano si appresta a giungere alla tanto attesa conclusione. Da tempo ormai i carri armati di Hezbollah avevano occupato i quartieri sunniti di Beirut e recentemente l’aria che si respirava nella capitale del vecchio paese dei fenici era quella di un’imminente quanto mai prevista guerra civile.

Guerra scongiurata? Crisi politica risolta? Macchina del governo libanese finalmente efficiente? Vedremo. Per sapere se i carri armati di Hezbollah faranno marcia indietro da Beirut bisognerà attendere l’effettiva fumata bianca dell’accordo raggiunto mediante l’intervento della Lega araba.La delegazione araba si era recata a Beirut per mediare tra maggioranza e opposizione e uscire dalla crisi in corso in Libano, invitando tutti i leader politici del paese a Doha, in Qatar, con l’obiettivo raggiungere un accordo sulla scelta del capo dell’esercito, Michel Suleiman, come presidente della Repubblica e dar vita a un governo di unità nazionale.

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