• i più letti

  • archivio

  • RSS notizie

    • Si è verificato un errore; probabilmente il feed non è attivo. Riprovare più tardi.
  • fin dove arriva la nostra voce

  • temi

SOCIALE|Le foto del Campo Rom di Casilino ‘900

Le foto del giorno della partita Italia-Romania vista assieme ai rom del campo Casilino ‘900

Simone Di Stefano

L’attesa per l’inizio della seconda partita dell’Italia agli europei è tutta un programma. I bambini preparano la tribuna con le sedie che fino ad alcuni minuti prima erano accatastate a un angolo e prive di funzione. Poi arriva la tv, i grandi prendono posto. Loro si che tifano per l’Italia. E comincia la festa: «1-0 per l’Italia, non 2-0», dice uno dei ragazzi accorsi dopo l’inizio del match, e così per tutto il primo tempo.

Una troupe di Studio Aperto (perché colleghi così simpatici spesso poi fanno dei servizi da cani? Forse i loro redattori, il loro padrone…) e un reporter della tedesca Rtl. Con amarezza devo dar ragione al tedesco, che dice:«E’ una ffercògna. La colpa di tutto questo schifo (riferendosi ovviamente all’abbandono di questo campo) è da dividersi a metà con Berlusconi e i governi di centrosinistra. E se poi vogliamo andare in profondità, allora l’amministrazione di Roma negli ultimi vent’anni è stata tutta di centrosinistra. Io sono democratico, ma mi chiedo perché qui Veltroni non ci ha mai messo piede e Alemanno si?».

E come dar torto all’amico teutonico? Certo poi quando comincia a fare discorsi del tipo: «Non ce la faccio a tifare Italia, tiferò contro», allora sarebbe stato da invitarlo a prendere la sua telecamerina e fare il suo lavoro, che forse gli riesce meglio che non parlare di calcio. Alla fine è un 1-1 che non accontenta nessuno ma almeno fa dormire sonni tranquilli ai tanti romeni residenti a Roma. Ma quì a Casilino ‘900 sono tutti delusi, volevano una vittoria netta, schiacciante, perché anche se a modo loro sono tutti azzurri dentro.

Riga

 

di Simone Di Stefano. Viaggio nella capitale della Lettonia analizzando i processi di cambiamento, l’ingresso in Europa e le prospettive dello stato baltico (gennaio 2008).