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PUNTO DI VISTA|Il grido rauco dei nostri nonni

Una riflessione su di noi, sul futuro e su quello che i giovani di oggi dovrebbero fare. Con uno sguardo sempre attento ai nostri avi

di Elisa Palagi

Il primo maggio, dopo il 25 aprile, per pensare profondamente alla libert, alla giustizia sociale, ai diritti antichi e nuovi. Due occasioni in cui constatiamo la forza dei nostri novantenni, fisiologicamente indeboliti ma forti nella morale, saldi nelle idee, lucidi e chiari nell’espressione del disagio di oggi. Dai palchi delle feste per la liberazione e dei lavoratori i vecchi partigiani ci parlano delle politiche perverse per gl’immigrati, dei rischi sempre più pressanti di autoritarismo, della difficile situazione economica di tante famiglie, del precariato…

Mi chiedo quale sia, a questo punto, il nostro ruolo sociale. Noi trentenni di oggi, poco allenati alla vita, sogni offuscati e pensiero incerto, pieni di dubbi sul futuro, incapaci di realizzare i nostri progetti e far valere le nostre istanze, di prendere in mano le redini del nostro mondo. Ci affanniamo per mantenere un buono stile di vita, i nostri bisogni sono tarati sulla società del benessere, noi “che i nostri genitori non ci hanno fatto mancare niente”. Ma, ripeto, qual è il nostro ruolo? Non sarebbe l’ora di riorganizzarci, di affermarci, di farci sentire?

Il successo professionale, purtroppo, ci è spesso negato, il lavoro c’è oggi e domani se ne va, cambiano i colleghi, cambia la città, cambia continuamente la prospettiva. Non certo possiamo serenamente decidere di avere dei figli! Dovremmo appoggiare anche loro sulle spalle dei nostri nonni, per la parte economica e non solo. Ecco di nuovo i novantenni, partiti da niente e arrivati lontano, con una vita piena, di sacrifici ma anche di possibilità, di lotta sensata, di condivisione e di gioie conquistate.

Dove ci collochiamo noi, i trentenni, chi ci rappresenta, cosa ci accomuna, quale ideale ci spinge verso dove? Noi che abbiamo studiato, scritto, collaborato, viaggiato, sappiamo le lingue, abbiamo amici in tutto il mondo, che cosa facciamo? Sembriamo fantasmi, siamo adulti adagiati sulle generazioni passate, non siamo in grado di aggregarci, di rafforzarci, di escogitare soluzioni. I novantenni sì che hanno il polso della situazione e sono in grado di analizzarla lucidamente. La loro voce è ormai flebile, ma il loro grido risuona forte. Il volto è rugoso ma espressivo, le mani tremanti ma capaci di alzarsi al cielo.

Tra poco non ci saranno più i novantenni, i partigiani, i nostri nonni che così bene ci ricordano le nostre origini, dimostrando che la lotta dà i suoi frutti. Il pericolo è che quando se ne andranno loro, la nostra soglia di attenzione cali ulteriormente, e le nostre menti un po’ offuscate e spaesate si perdano. Il lavoro precario, la difficoltà nell’indipendenza economica, l’impossibilità di comprarci una casa o progettare una famiglia perseguendo uno scopo professionale, non deve farci addormentare. Dobbiamo vigilare, ravvivare la memoria, essere scattanti nel pensiero e pronti nell’azione, anche quando i nostri nonni non ci saranno più e avremo solo l’eco delle loro grida rauche.

FESTIVAL|PalmAria festival internazionale di spettacolo per luoghi pubblici

L’isola ospita la seconda edizione di Palm-Aria festival. Dal tramonto a notte fonda 50 appuntamenti tra nuovo circo, eventi site specific, narrazioni, musica, teatro e la nuova rassegna Aria di cinema italiano.

Alla cava del Pozzale le extra-ordinarie performance di Vinicio Capossela e Pippo Delbono. Alla Fortezza del Mare Artificio23/Balletto Civile ed è “Horror vacui”.

Dopo l’Andersen Festival di Sestri Levante, ARIA festival internazionale di spettacolo per luoghi pubblici in più tappe nel Levante ligure, approda sull’isola Palmaria, da giovedì 17 luglio a domenica 20 luglio.

Un progetto che riunisce forme d’arte, di spettacolo e di riflessione e agisce sui territori della vita comune dei cittadini: le strade e le piazze, ma anche i parchi, le cave, i boschi, gli edifici pubblici, le spiagge…

La Palmaria è un luogo speciale per l’appuntamento più sperimentale del progetto. L’isola, che oggi fa parte del Parco naturale regionale di Porto Venere, offre spazi inconsueti e differenti fra loro, da scoprire insieme alle proposte artistiche in una sorta di caccia agli spettacoli integrati con i luoghi.
A Palm-Aria Festival si avvicendano circa 80 artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo per circa 50 appuntamenti dal tramonto a notte fonda.

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SOCIALE|Una rete globale contro le mafie

libertà, legalità e diritti in Europa.

articolo scrtitto da Elisa Palagi su Dazebao, l’informazione on line

Libertà, legalità e diritti in Europa. Difficili da garantire, finché le mafie vivono e prosperano nei territori transnazionali. Così è nato il percorso formativo Flare (Freedom, legality and rights in Europe), che coinvolge oltre 200 giovani in rappresentanza di circa 50 Ong provenienti da 30 paesi dell’Europa, del bacino del Mediterraneo, della Federazione Russa, dell’area caucasica, della penisola balcanica.
Obiettivo comune rendere efficace l’azione di lotta alla mafie, che sfruttano al meglio le rapide connessioni della nostra “società globale”.  (leggi tutto…)

EVENTI|L’Earth Day in Italia e nel mondo

Il giorno della Terra

Musica, testimonianze e dibattiti in 174 paesi del mondo per la Giornata mondiale della terra, il 22 aprile. In Italia due appuntamenti nel cuore di Roma e programmi dedicati all’ambiente sulla tv satellitare/ Le iniziative internazionali

Anche in Italia si celebra la Giornata della terra. Due eventi sono in programma nel cuore di Roma e la televisione satellitare si mobilita. Una mostra fotografica, “Running the numbers” di Chris Jordan, dal 21 al 30 aprile nello spazio aperto di fronte al mausoleo dell’ Ara Pacis. (leggi tutto)

di ELISA PALAGI