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Banche: Carnegie incontra HQ

 

La banca d’investimenti Carnegie ieri ha firmato un patto con la HQ Bank, colpita dalla crisi

La Carnegie ci metterà in tempi brevi 268 milioni di corone, vale a dire quasi 37 milioni di sterline. L’accordo con la HQ Bank, colpita dalla crisi, è stato raggiunto giovedì sera e formalizzato ieri mattina. Dopo una settimana di chiusura della HQ, mentre la situazione era ancora incerta, le operazioni relative alla clientela riprenderanno pienamente.  Per la Hq i problemi erano iniziati formalmente alla fine di questo agosto con la revoca della licenza.

L’Autorità Svedese di Supervisione Finanziaria (Finansinspektionen) ha approvato l’operazione, ha fatto sapere la Carnegie, ma HQ formalmente è ancora in liquidazione. Gli impiegati della HQ saranno inclusi nella Carnegie e la compagnia nascente diventa quindi un colosso nell’area nordica. Alcuni disagi si sono registrati nella settimana per il fatto che la HQ è rimasta temporaneamente chiusa.

Il gruppo che acquisisce rileverà anche quelle quote della compagnia di investimento Oresund che sono della HQ. Dopo un parziale stop da parte dell’Autorità Finanziaria alle attività Carnegie nel 2008 e la sua successiva nazionalizzazione, la Carnegie nel 2009 è stata rilevata da una joint venture comprendente Altor Equity Partners  e  Bure Equity.

In seguito ad una negazione del piano iniziale di acquistare HQ domenica scorsa sempre da parte dell’autorità finanziaria svedese Finansinspektionen, lunedì la HQ è andata in liquidazione e la situazione è stata incerta fino al raggiungimento dell’attuale patto con Carnegie, che di fatto la rileverà. Dovrebbe ora riaprire i suoi sportelli lunedì.

Aldo Ciummo