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Finlandia più accessibile nei trasporti

La compagnia aerea Finnair va rafforzando la propria posizione di tramite tra Europa ed Asia e nel Nord

La Finlandia diventa sempre più accessibile dal punto di vista dei trasporti. In seguito alla crescita della domanda ed al successo registrato dal paese nordico come destinazione turistica e del business, la compagnia aerea Finnair sta connettendo molti voli alle rotte asiatiche.

Helsinki ha una posizione geografica che le permette di fare da tramite tra l’Europa e l’Asia, due aree il cui peso è in via di incremento.  Attualmente la Finnair porta avanti voli da Helsinki ad altre cinquanta città europee. Una delle destinazioni la cui apertura è una novità importante è il nuovo volo diretto tra Helsinki  Singapore.

E’ nota anche la posizione di Singapore come punto di riferimento del traffico nel Pacifico e questo chiarisce le potenzialità economiche di una area asiatica ed europea meglio collegata.  I voli per Hong Kong, a loro volta, saliranno da sette a dodici. La Finnair intende aprire anche una nuova rotta, più veloce, che andrà da Helsinki a Stoccolma due volte al giorno. Ad agosto la compagnia finladese riaprirà anche la rotta per Stoccarda.

Aldo Ciummo

IN ITALIA|Crisi Alitalia, un altro giorno perso e si avvicina il 30 settembre

Aumenta il partito dei favorevoli al ritorno di Air France e avanza l’ipotesi della Lufthansa. Il tempo stringe e oggi si va in tribunale per l’insolvenza delle società commissariate

di Simone Di Stefano

Un altro giorno buttato tra manifestazioni e mediazioni rumorose ma poco fruttifere. Alitalia rischia di soccombere dietro la spinta della cordata Cai che vorrebbe esuberi e contratti flessibili in base alle esigenze della nuova compagnia, dei piloti che non vedono di buon grado che si metta mano sui loro contratti e i sindacati che invece rifiutano più o meno in toto le possibilità di svolta italiane, guardando oltre le alpi per un eventuale salvataggio.  Uno stallo che rischia di portare sul baratro la compagnia di bandiera italiana e di rendere vano l’ultimo sforzo che il governo aveva concesso ad Alitalia attraverso lo stanziamento straordinario di 300 milioni di euro, uno degli ultimi provvedimenti firmato dalla penna dell’allora presidente del Consiglio, Romano Prodi.

Intanto per oggi è attesa la prima udienza in tribunale per la decisione dello stato di insolvenza della compagnia e le sue società commissariate.

Nel frattempo si è rifatta attuale la pista che potrebbe fare atterrare la malata d’Italia in un porto più sicuro di quello garantito dalla Compagnia aerea italiana (Cai), ovvero il ritorno di fiamma del salvataggio straniero. Air France e Lufthansa su tutte, anche se non mancano strani intrecci e poco chiare partecipazioni. Ieri il governo ha tentato una mediazione con i sindacati che hanno di fatto detto no al cosidetto piano Fenice. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha convocato a palazzo Chigi presidente e amministratore delegato della Cai, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, mantenendo contemporaneamente i contatti con tutti gli altri attori della partita, in particolare il leader della Cgil Guglielmo Epifani e i piloti, attraverso il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi.

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