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2011 l’anno delle iniziative norvegesi in Italia

 

Il paese nordico sarà presente nei programmi culturali della penisola, a Bologna al Festival del Cinema con un concerto di Karl Seglem ed alla manifestazione del cinema per ragazzi film nello zaino, numerosi gli eventi riguardanti la musica

Iniziative a tutto campo per la Norvegia nel nostro paese nel 2011: soprattutto la musica sarà protagonista, il pianista Leif Ove Andsnes ad esempio ospite dall’Accademia di Santa Cecilia, all’Auditorium Parco della Musica, mentre anche l’Accademia Filarmonica dedica una intera giornata alla cultura scandinava. Elisabeth Norbert-Schultz (soprano), Tone Kummervold (mezzosoprano), Erling Ragnar Eriksen (pianoforte) sono tra i nomi più noti.

La tradizione di Grieg è sempre stata un punto di riferimento ed il compositore contemporaneo Ragnar Soderlind è stato scelto dalla Roma Tre Orchestra per un evento al Teatro Palladium di Roma.

Bologna è una delle città che ospiterà eventi molto interessanti, come un festival di musica internazionale che si terrà nel mese di maggio e che costituirà un vero e proprio laboratorio,  raggruppando Maja Ratkje, Christian Wallumrod, Ivar Grydeland, Lasse Marhaug, Gjermund Larsen, Frode Haltli, Rolf-Erik Nystrom, Tanja Orning, Martin Taxt, Eivind Lonning, Ingar Zach, Paal Nissen Love, Espen Reinertsen, Per Oddar Johansen: un panorama musicale estremamente articolato.Rock, Jazz, elettronica, diverse tendenze vivono un momento di sperimentazione in Norvegia.

Il chitarrista Eivind Aarset è tra gli autori invitati in Italia. Ancora all’Auditorium Parco della Musica, “Meet in Town” è il festival in agenda per il 22 e 23 luglio e rappresentativo della scena elettronica, indie, hip hop, considerato uno dei più significativi nuovi eventi nel campo del sonoro. Todd Terje verrà ospitato per la sua combinazione di generi molto diversi tra loro.

Appuntamenti attesi sono anche quelli che vedranno la partecipazione di Bjornar Habbestad (che contamina classica, contemporanea, noise ed electro) e del polistrumentista Kjetil Moster, entrambi saranno coinvolti nelle iniziative dell’Istituto di Cultura Svizzera a Roma. Negli eventi nel Parco della Sila, la prossima estate, ci saranno anche Mari Kvien Brunvoll, Arve Henriksen, Audun Erlien, Wetle Holte e molti altri musicisti che saranno impegnati anche a Brescia, Milano, Torino, Piacenza e altri centri.

Aldo Ciummo

Centocinquanta anni di storia scandinava a Roma

Il 9 e 10 novembre svedesi, finlandesi, norvegesi, danesi ed islandesi hanno festeggiato la nascita di uno dei più importanti centri culturali nordeuropei nel Mediterraneo

di   Aldo Ciummo
 
Via della Lungara è un suggestivo angolo di Trastevere: vi si trovano, l’una accanto all’altra, testimonianze storiche come Villa Farnesina e Palazzo Corsini, dove una regina svedese, Christina, spese trentacinque anni della sua vita. Ma a rendere particolare questa parte di Roma, ricercata da pittori e musicisti, è il fatto che questa storia così lunga prosegue: il Circolo Scandinavo, che si trova qui da centocinquanta anni, è una comunità di norvegesi, danesi, finlandesi, svedesi, islandesi trapiantati a a Roma, sia pure per una parte della propria vita.
 
Vivere in un paese lontano non è facile neppure se lo si ama, tantomeno doveva esserlo quasi due secoli fa: incontrare una cultura diversa è più naturale se si ha la possibilità di curare la propria identità. Perciò nel 1833 i danesi di Roma crearono una biblioteca che annoverava tra i suoi promotori Bertel Thorvaldsen, Constantin Hansen e altri intellettuali dell’epoca. Nel 1845 fu la volta degli svedesi, venuti a cercare ispirazione nella storia della città eterna, l’iniziativa di raccogliere opere in una libreria fu dello scultore Fogelberg.
 
Nel 1854 i norvegesi trovarono l’appoggio dell’Università di Oslo per raccogliere i propri libri a Roma: mancava poco al 2 giugno 1860, quando i tre luoghi di incontro si fusero nello “Skandinavisk forening for kunstnere og vidensskabsdyrkere”, che è ancora oggi per gli italiani il Circolo Scandinavo. Artisti finlandesi ed islandesi si aggiunsero nel tempo, attirando sempre di più l’attenzione dei rispettivi governi dell’area nordica, il cui appoggio ha permesso a questa istituzione culturale di Roma di ospitare pittori, musicisti, scrittori di ogni corrente proveniente da Danimarca, Svezia, Norvegia, Islanda, Finlandia di soggiornare nella città e di conoscerla veramente attraverso la vita quotidiana.
 
Ecco perchè arrivare al traguardo dei centocinquanta anni è stata una occasione per proiettare le comunità nordeuropee di Roma nelle prospettive future, in un tempo così diverso da quello della sua nascita: il 9 novembre componenti ed amici dello Skandinavisk si sono incontrati a Villa Farnesina e poi nella Sede Nazionale dell’Accademia dei Lincei, dove la Direttrice del Circolo Scandinavo, la danese Mette Perregaard, ha ricordato gli enormi cambiamenti che la vita delle comunità nordiche a Roma ha conosciuto e le novità più importanti intervenute nei decenni, prima tra tutte l’Europa unita. Hanno preso la parola anche l’Ambasciatore della Danimarca in Italia, Gunnar Ortmann, il responsabile per la cultura dell’Ambasciata norvegese Lubna Jaffery, il Direttore Generale per le Biblioteche e gli Istituti Culturali, Maurizio Fallace, il presidente del consiglio del Circolo Scandinavo, Richard Lydiker.
 
A Richard Lydiker va il merito di aver promosso negli anni l’importanza dello Skandinavisk di Roma presso l’Italia e le madrepatrie nordeuropee. La serata ha fatto conoscere meglio ai presenti anche le opere di poesia di  Johanna Ekstrom (Svezia), l’architetto Thomas Thiis-Evensen e l’artista visuale Randi Nygard (Norvegia) ed è stata l’occasione per presentare il libro “Till Rom”, edito da Carlsson (Stoccolma) e scritto da Ann Katrin Pihl Atmer, Fredrik Lang e Brita Carlens, che lo ha presentato. 
 
L’assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del comune di Roma, Umberto Croppi, ha sottolineato la continuità per Roma del carattere di città dello scambio culturale. La serata si è chiusa con una visita alla sede del circolo e agli studi degli artisti visuali Jeannette Castioni e Erik Snedsbol, ma la sera successiva, il 10 novembre, la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma è stata teatro della celebrazione vera e propria del centocinquantenario del Circolo Scandinavo, si sono esibiti infatti musicisti come Matts Zetterqvist (al violino), Roland Pöntinen (pianoforte), Anders Loguin (percussioni), Roberto Prosseda ed Alessandra Ammara al pianoforte, Rodolfo Rossi alle percussioni.
 
Niccolò Castiiglioni ha eseguito un omaggio a Grieg, Eero Hämmeeniemi “Dall’Inverno all’Estate” (prima esecuzione inedita). Sono stati molto apprezzati anche anche Giacinto Scelsi, Wilhelm Stenhammar, Bach-Kurtag, Luciano Berio ed Anders Eliasson. L’iniziativa, che ha contribuito a stringere i rapporti tra l’Italia ed il Nord Europa, è stata resa possibile dall’impegno del circolo scandinavo stesso, dal sostegno dell’Ambasciata Svedese a Roma, dalla Helge Ax:son Johnson Foundation e dall’Accademia Nazionale di Santa Ceciiia.

La terra dei fiordi presenta la sua musica all’Auditorium

 

Musicisti norvegesi rispondono all’invito dell’Ambasciata Norvegese e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per ricordare Ole Bull

Musicisti di diverse tendenze saranno riuniti lunedì sera all’Auditorium di Viale Pietro de Coubertin per ricordare il violinista norvegese Ole Bull, che nel corso del milleottocento fece conoscere al continente il livello raggiunto dalla cultura nel suo paese. L’Ambasciata di Norvegia a Roma e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in occasione dei duecento anni trascorsi dalla nascita dell’artista, hanno invitato nella capitale la violinista Susanne Lundeng e l’ensemble norvegese MiNensemblet.

Ole Bull, portò in tutta Europa i suoi concerti, dove suonava anche il tipico Hardingfele, strumento affine al violino. Henrik Ibsen, all’epoca molto giovane, fu chiamato da Ole Bull per curare i testi nel teatro che Bull aveva voluto a Bergen, sua città natale. Sempre a Ole Bull si deve la scoperta del talento di Edward Grieg, allotra quindicenne, una apertura al nuovo che gli organizzatori hanno voluto trasmettere con l’evento all’Auditorium di Roma.

Il MiNensemblet è una formazione da camera che sperimenta espressioni musicali contemporanee, ma che negli ultimi anni ha eseguito anche musica antica su strumenti d’epoca. Susanne Lundeng invece rielabora la tradizione norvegese con l’inserto di sonorità jazz, rock, un incontro apprezzato dal Regno Unito alla Corea del Sud, passando per la Germania: riconosciuta come la maggiore artista fra i giovani violinisti in Norvegia, Lundeng lavora molto sul connubio di sonorità celtiche e contemporanee.

Nella serata presso l’Accademia di Santa Cecilia si esibirà anche Matteo Helfer, conosciuto in Europa e negli Stati Uniti e direttore della DMf Chamber Orchestra del Trentino. Matteo Helfer insegna organo e composizione organistica al conservatorio Bellini di Palermo. Con Chiara Di Dino invece il pubblico conoscerà una giovane soprano lirico che ha imparato molto con Leone Magiera e che si esibisce spesso nel nostro continente e negli Usa. Chiara Di Dino ha anche fondato, con Helfer e con Quirino Principe, una formazione specializzata nell’esecuzione del repertorio liederistico, il Trio Telos.

La scelta dell’Ambasciata norvegese e dell’Accademia di Santa Cecilia non è casuale, Ole Bull ebbe intensi rapporti con l’Italia ed anzi il suo riconoscimento internazionale iniziò a Bologna nel 1834, quando il violinista norvegese accompagnò Maria Malibran, che soprano molto famoso in quel periodo. Ole Bull venne ricordato a lungo in Italia per un concerto unico sotto il Colosseo e per aver trovato ispirazione in Campania nell’eruzione del Vesuvio cui ebbe la possibilità di assistere. Un legame con il nostro paese sottolineato ora attraverso una iniziativa che offre la possibilità di avere un’idea del panorama musicale attuale in Norvegia, con le sue sperimentazioni in equilibrio tra recupero della tradizione e sviluppo delle nuove tendenze.

Lo spettacolo avrà luogo al Teatro Studio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica Viale Pietro De Coubertin, suoneranno oltre alle persone citate anche Bjorn Andor Drage, pianoforte e direzione artistica e musicale, Oivind Nussle e Tor Johan Boen, violino e viola, Hans-Urban Andersson, violoncello, Jon Sjoen, contrabbasso, Inge Rolland, flauto, Ole Kristoffersen, clarinetto, Jonathan Williams, corno, Anton Biehe, fagotto, Arnfinn Bergrabb, percussioni. L’evento si intitola “Stravaganza e tradizione, concerto in omaggio del Paganini del Nord”.

Aldo Ciummo