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SPORT|Motomondiale Usa, grande Rossi vince davanti a Stoner

GRAN PREMIO Valentino straccia Casey a Laguna Seca: Stoner su Ducati arriva secondo nonostante una caduta

Fin dal momento in cui aveva rinnovato il contratto, la storia americana di Valentino Rossi non poteva non avere un lieto fine come quello che si è concretizzato ieri nella fresca mattinata californiana di Laguna Seca. Più che una storia è stata una vera e propria lezione. Di motociclismo e di autocontrollo. Sempre in testa e sempre con la guardia alta a tarpare la via di fuga a Stoner, partito come favorito e sovrastato dal suo stesso irruento carattere. Puerile l’atteggiamento del ragazzo in alcuni momenti della gara. Come quello decisivo. Moto a terra e Rossi che se ne va, con in tasca punti preziosi per il titolo mondiale.

In attesa dell’inno di Mameli che avrebbe suonato un’ora dopo con Valentino sul gradino più alto, ad aprire le danze è il pur sempre rispettabile “Star Spangled Banner”. Non appena i semafori si tingono di verde, la conca della Laguna vede subito in testa il tandem Stoner-Rossi e Hayden poco dietro. Spettacolare la partenza di Dovizioso, che partiva nono e al primo giro è già quarto, inserendosi nella bagarre tra Hayden e Vermeulen. All’esordio in questa pista il pilota della Honda non è rimasto impressionato: «Ho il vizio di imparare subito le piste», dirà al termine di una gara che lo vedrà confermare il quarto posto, davanti a Hayden.

Ma nella conca californiana ieri sono soprattutto Rossi e Stoner, che riescono a infuocare il pubblico, ancor più della piroetta che fa perdere a Lorenzo le velleità di finire il gp: frattura al piede sinistro, che per fortuna non gli impedirà di essere a Brno il 17 agosto. Mentre lo spagnolo si lecca le ferite, Rossi scavalca Stoner dando vita fin dall’avvio a un duello fatto di sorpassi, che trova il suo epilogo soltanto a nove giri dal termine. L’australiano esce di pista e nonostante rimette la sua Desmosedici sul tracciato in tempo per non perdere la seconda posizione, il distacco dal primo è ormai troppo consistente. Un duello che fino a quel punto aveva avuto dell’incredibile.

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LE INTERVISTE|«Sponsor e riciclaggio? Una piaga dello sport moderno»

Dopo il caso Dovizioso parla Cino Marchese, ex manager Img: «Persone senza scrupoli e campioni distratti»

Il caso Del Turco scuote anche il mondo dello sport. Nel fascicolo del procuratore Trifuoggi anche il nome del motociclista Andrea Dovizioso (MotoGp), la cui sponsorizzazione è finita sotto la lente del magistrato per l’ipotesi di riciclaggio. Si parla di circa 21 milioni di euro versati al pilota della Honda. Un episodio che non è nuovo al mondo dello sport. La pensa così Cino Marchese che bene conosce lo sport anche negli aspetti economici e finanziari, da ex manager per la società Img.

Ha saputo del caso Dovizioso?

«Mi dispiace perché conosco il suo manager e so che è una brava persona, ma casi del genere nel mondo dei motori non mi sorprendono».

Ne ricorda di analoghi avvenuti in passato?

«Certe “sponsorizzazioni” avvengono da tempo. Una volta si gonfiavano i fatturati per detrarre dalle tasse e dall’incidenza fiscale, ora si ricorre al riciclaggio».

E negli altri sport funziona alla stessa maniera?

«Potrei farle tanti esempi, dallo sci alla motonautica. Queste attività sono frutto di manager senza scrupoli che mirano al bersaglio grosso. Spesso le strutture sportive fingono di non vedere.

Come si può far fronte a questa piaga?

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