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SPORT|Primo assaggio di Giochi. In campo il calcio delle donne

Il pallone rosa attira sempre più pubblico. Azzurre assenti, favorite Germania, Usa, Brasile. Ma dalla Cina potrebbe venire la sorpresa. È sbarcata una fiduciosa delegazione azzurra. Il portabandiera Antonio Rossi: «Siamo tranquilli puntiamo sul K4». Pace tra Baldini e Cassarà

In anticipo rispetto alla cerimonia di apertura, che venerdì prossimo darà il via ufficialmente ai giochi, parte oggi il torneo di calcio femminile. Dodici team e otto posti disponibili per accedere ai quarti, fino ad arrivare alla finale del 21 agosto.
Tre gruppi da quattro squadre si affronteranno in gare di sola andata.(Gruppo E: Argentina, Canada, Cina, Svezia; Gruppo F: Germania, Brasile, Corea del Nord, Nigeria; Gruppo G: Giappone. Nuova Zelanda, Norvegia, Usa). Ai quarti di finale passeranno le prime due di ogni raggruppamento, con l’aggiunta delle due migliori terze.

Diventato disciplina olimpica da Atlanta ‘96, quando a vincere furono le padrone di casa degli Usa, il calcio femminile cattura sempre più pubblico, tanto più che quest’anno gli occhi saranno puntati anche sulle cinesi padrone di casa, arrivate degnamente ai quarti di finale ai recenti mondiali disputati sempre in Cina lo scorso anno. Al torneo non prenderanno parte le ragazze italiane. Le uniche tre squadre europee saranno Germania, Norvegia e Svezia, le tre migliori del nostro continente agli ultimi campionati del mondo di Cina 2007. Sulla Germania, fresca detentrice del titolo mondiale, vanno senza dubbio i favori del pronostico.

Per la squadra allenata da Sylvia Neid, una medaglia a Pechino sarebbe la ciliegina sulla torta di un ciclo formidabile. Ma se la dovranno vedere con le statunitensi, medaglia d’oro anche alle ultime olimpiadi di Atene 2004 e con il Brasile, anch’essa tra le favorite grazie al talento di giocatrici come Cristiane, Marta, Formiga e Renata Costa. Ricco il carnet delle sfide fin dai primi fischi d’inizio. Il match di cartello è sicuramente Germania-Brasile (ore 11 italiane), la finalissima degli ultimi mondiali. Da segnalare anche l’esordio (ore 13.45 italiane) delle padrone di casa della Cina contro la Svezia.

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SPORT|Cassarà, l’ultima stoccata: «Ma se ero sparring di Andrea…»

Il fiorettista deluso dalle insinuazioni del «positivo» Baldini Che si corregge: «Sono confuso, non ho accusato nessuno»

DUELLO È durato appena qualche ora il silenzio di Andrea Cassarà attorno all’ipotesi di complotto avanzata ieri da Andrea Baldini. Sospeso dal Coni per doping, al fiorettista livornese era subito venuto in mente il nome del suo sostituto alle prossime Olimpiadi. Un silenzio che il Coni aveva dettato a Cassarà, a caldo, per evitare che la situazione degenerasse in una grottesca querelle fratricida. Vano è stato il dietrofront di Baldini ieri sera che ha ammesso di essere «molto confuso» ma anche di «non aver mai fatto il nome di Cassarà».

Il caso ormai era montato, con il Coni a fare ambiziosamente la voce grossa nella contesa. E così al sintetico e schivo Cassarà di venerdì sera: «Sulla vicenda non posso rilasciare commenti», si è aggiunto quello più freddo e deciso di ieri, che ha replicato alle accuse di Baldini. «Sono molto dispiaciuto – ha detto Cassarà -. Capisco che Baldini sia in stato confusionale ma non è giusto dire certe cose. Pensare che gli avevo fatto da sparring partner fino all’altro giorno».

Già, perchè i due erano stati in ritiro fino a qualche giorno prima: «E io lì a prender stoccate per fare andare in forma piena gli altri, in particolare Baldini». Mastica amaro Cassarà, come tutta la scherma italiana costretta a digerire il boccone a pochi giorni dai Giochi: «Mi allenavo per fare allenare bene lui – continua il bresciano -. Ora mi dovrò preoccupare di recuperare io la condizione migliore, anche se nella mia disciplina il lato fisico conta relativamente. Piuttosto devo gestire la pressione». Dopo aver disdetto le vacanze in Canada, il fiorettista azzurro arriverà lunedì a Pechino, dove lo attende il capo delegazione Cipressa.

Lo stesso giorno in cui sono previste le controanalisi che determineranno, o meno, la positività di Andrea Baldini al furosemide. Una sostanza diuretica che lui ha sempre negato di aver assunto, tanto da essere arrivato a concepire una sorta di scambio delle bottiglie: «Probabilmente ho bevuto quella sostanza da una delle bottiglie d’acqua che stavano dietro la pedana». Baldini dovrà spiegare perché i vertici avrebbero dovuto rinunciare a un candidato all’oro come lui, per preferirgli un atleta meno favorito e fuori condizione fisica. Resta una squadra olimpica decimata dalle sospensioni e ferita da veleni che tolgono serenità. E non aiuta nemmeno guardare al giardinetto del vicino per accorgersi che non siamo i soli a «bluffare».

Simone Di Stefano – Pubblicato su L’Unità del 03-08-2008

SPORT|Onta azzurra. Per ora l’Italia è prima nel doping

Trovato positivo il campione di fioretto Baldini «È tutto un complotto». Ma il Coni è furioso

ANCORA E l’italia sale a quota tre. Non di medaglie vinte ma di sospensioni per doping, quindi di medaglie perse alle prossime olimpiadi. Pesa soprattutto perdere credibilità per farmaci di poco conto o spesso inutili. A farne le spese è l’immagine dello sport azzurro ormai identificato in siringhe e pastiglie proibite. Dopo Riccò e la Bastianelli, ieri è stata la volta del fiorettista Andrea Baldini, positivo al furosemide. Nel giro di pochi giorni l’Italia ha bruciato così tre potenziali medaglie alle prossime Olimpiadi, mandando su tutte le furie il Coni che senza pensarci un attimo ha subito provveduto a sostituire l’atleta con Andrea Cassarà.

Baldini è stato trovato positivo durante gli Europei che si sono tenuti a Kiev dal 5 al 10 luglio scorsi. Il controllo è stato effettuato dal laboratorio antidoping di Praga, su incarico della Confederazione europea. La Federscherma ha subito chiesto le controanalisi, che si terranno lunedì, e per voce del suo presidente, Giorgio Scarso, ha espresso grande rammarico «pur riconoscendo la correttezza sempre manifestata in passato dall’atleta». Sconvolto, ma sicuro di sé l’azzurro: «Cammino a testa alta perché sono pulito. Non ho dormito tutta la notte. Vengo privato ingiustamente di una partecipazione olimpica, è una botta tremenda perchè non è una sconfitta maturata sulla pedana».

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