Stephen Lowe, consigliere per gli Affari Globali dell’ambasciata britannica a Roma, in una recente intervista all’agenzia nazionale Ansa ha stimato in 800.000 i posti di lavoro creati nel settore ecosostenibile di beni e servizi. Si avvicina Copenaghen e sul piatto c’è un accordo importante per il futuro del pianeta. I paradisi del Pacifico sono a rischio e in Europa un innalzamento della temperatura e del livello dei mari colpirebbe molto duro a Nord come a Sud (ed anche in Italia)
Una ricerca, presentata oggi dall’ambasciatore britannico in Italia, Edward Chaplin, e di cui le maggiori agenzie hanno dato notizia, illustra gli effetti pesantissimi che il cambiamento climatico sortirebbe. Lo studio è una mappa interattiva tracciata dal MET, servizio metereologico britannico. Tra ottanta anni in Italia la temperatura potrebbe essere di otto gradi maggiore rispetto alla media nei giorni più caldi dell’estate, si immaginino le conseguenze cliniche su una parte significativa della popolazione, in un paese abitato da molti anziani e naturalmente esposto alla diffusione di malattie di importazione, in un mondo globalizzato.
Non solo per l’Italia, ma per tutto il Mediterraneo, una massiccia riduzione delle risorse acquifere significherebbe non soltanto l’acuirsi di problemi sociali già difficili a causa di inefficienze ed iniquità distributive (ed anche come conseguenza di problemi strutturali ed infrastrutturali), ma anche una riduzione delle risorse agricole capace di portare a contrazione della ricchezza, aumento della disoccupazione e disagi alimentari in alcuni paesi dell’Africa e del Medio Oriente.
Stephen Lowe ha reso noto che nel Regno Unito 800.000 posti sono stati creati nel settore della economia ecosostenibile, tra il comparto dei beni e quello dei servizi. D’altronde l’Inghilterra gode di una prospettiva maggiore di quella di molti altri paesi riguardo alle vicende globali, cui di certo non è estranea la profonda conoscenza storica dell’area del Pacifico, una delle più minacciate dalle trasformazioni indotte dall’inquinamento. Pensare al clima oggi è infatti innanzitutto un atto di responsabilità verso i paesi più fragili anche economicamente ed ad esempio verso gli arcipelaghi del Pacifico la cui tutela è un test valido per il resto del pianeta perchè essi rappresentano l’equilibrio tra uomo ed ambiente.
Nauru, isole Salomone, Marshall, Fiji, Kiribati, Tuvalu, Palau infatti rilanciano rispetto agli obiettivi del mondo sviluppato e chiedono una riduzione del 40% delle emissioni nocive entro il 2020. L’Europa ha proposto il venti per cento (riprendiamo questi dati dall’Ansa). Nel caso tutti gli stati contribuiscano, si penserebbe di fissare l’obiettivo del 30%. I paesi meno sviluppati vogliono che sia riconosciuto il diritto di promuovere quella che è un pò la loro rivoluzione industriale e che le nazioni più ricche li aiutino, se vogliono che tutti costruiscano una economia verde.
Un segnale molto positivo, anzi due segnali, sono venuti dall’annuncio di Barak Obama, che parteciperà al vertice nei giorni più importanti, seguito dal premier indiano Manmohan Singh, che ha detto che ci sarà anche lui. Rispetto agli Usa, l’Unione Europea ha fissato sempre paletti più elevati e specialmente adesso, sotto la Presidenza Svedese e con la spinta anche della Danimarca che ospita il vertice, sta lavorando per un accordo il più responsabile possibile.
Sale ancora il numero delle vittime: almeno 92 morti. Dispersi ancora otto studenti tutti molisani. La Spagna offre aiuti umanitari
Ore 18,00
Proseguono le ricerche tra le macerie a l’Aquila e negli altri centri abruzzesi colpiti dal sisma di questa notte; Finora sono 92 le vittime accertate (24 a Olla, dove secondo testimoni testimoni nelle vie principali non c’e’ piu’ un edificio in piedi) e 1500 le persone ferite nei crolli. Il numero degli sfollati nel frattempo dovrebbe aver superato quota 70 mila. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i sismografi avrebbero registrato la scorsa notte un’intensita’ pari a 5,8 della scala Richter, con un’energia scatenata pari a 6,2.
VITTIME – Dopo quello di un impiegato dell’Azienda per il diritto allo studio universitario, a l’Aquila, i soccorritori hanno recuperato dalle macerie della Casa dello Studente il cadavere di un giovane. Tra le vittime, ha spiegato a l’Aquila nel corso di una conferenza stampa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, figura anche una studentessa proveniente dalla Repubblica Ceca.
SOCCORSI – In questo momento, ha spiegato Berlusconi, sono impegnati nelle zone colpite circa quattromila soccorritori. Per quanto riguarda la spesa economica da affrontare, ha spiegato il premier, ”non ci saranno problemi per lo stanziamento delle risorse”, visto che e’ stato attivato il Fondo Catastrofi dell’Ue.
A L’Aquila al momento -ha spiegato il presidente della Regione Chiodi- sono stati allestiti 5 punti raccolta: allo stadio Fattori, allo stadio Acquasanta, a piazza D’Armi, nella Caserma Rossi e a Centicolella. Chiodi ha poi aggiunto che in questi punti sono gia’ attivi i punti di assistenza sanitaria e sono gia’ iniziati i trasferimenti per gli sfollati sugli alberghi della costa, dove potranno andare circa 10 mila persone. Per il sindaco, Massimo Scialente, ”sulla citta’ si e’ abbattuta una tragedia incredibile. Dobbiamo – ha detto – evacuare tutto il centro e portare le persone nei punti di raccolta”.
Ma a Onna, uno dei paesi piu’ colpiti, c’e’ un clima di tensione: gli reclamano piu’ aiuti dalla macchina dei soccorsi. ”Ho fatto quello che dovevo fare, ma non dopo otto ore” dice un ragazzo che questa notte e’ stato tra i primi insieme ad altri giovani del posto ad aiutare gli altri abitanti a uscire dalle loro case e anche a estrarre feriti e morti dalle macerie. ”Sono le 5 – ha detto il ragazzo – e qui non si vede ancora una tenda”.
Ai giornalisti che gli chiedevano della sua situazione personale in seguito al sisma, il ragazzo ha risposto: ”Ho perso amici, parenti, la casa, tutto. Ma basta guardarsi intorno per capire che cosa e’ successo”. ”Dalle 4 di questa mattina abbiamo avuto solo un po’ d’acqua – lamenta una signora – niente da mangiare. A salvare alcuni disabili imprigionati nelle rovine della loro casa sono stati i ragazzi del posto, perche’ loro sapevano dove trovarli”. Rincara la dose una ragazza ”sono giorni che ci sono scosse, la Protezione Civile non ha fatto altro che tranquillizzarci. Nei giorni scorsi ci hanno detto che le scosse non si potevano prevedere, pero’ potevano almeno dirci cosa fare se le scosse piu’ forti fossero arrivate. Nessuno ci ha detto niente, tanto merito ai ragazzi, ai volontari ma qui non c’e’ un coordinamento”. ”Non abbiamo referenti esclama un altro abitante di Onna. Non sappiamo a chi chiedere qualcosa, qui non c’e’ un responsabile, siamo abbandonati a noi stessi, le nostre case non ci sono piu”’.
FERITI – Alcuni feriti stanno arrivando anche a Roma per essere ricoverati nelle strutture sanitarie della Capitale. In queste ore, ha reso noto la direzione sanitaria del Gemelli, ”stanno giungendo dall’Abruzzo diversi pazienti, tutti con mezzi propri. Crediamo che con il passare delle ore – hanno sottolineato dal Policlinico – andra’ aumentando l’afflusso negli ospedali di Roma di pazienti provenienti dalle zone colpite dal sisma”. Al trasporto dei feriti piu’ gravi contribuiscono anche quattro elicotteri dei vigili del fuoco.
SISTEMAZIONE CITTADINI – Per fra fronte alla situazione di emergenza dei cittadini le Ferrovie dello Stato, ha reso noto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione dei treni con cuccette. Ma gia’ nel pomeriggio, ha puntualizzato il premier Silvio Berlusconi, sara’ approntata una tendopoli con duemila tende, ognuna delle quali potra’ ospitare 8-10 persone. Allo stesso modo i vigili del fuoco riusciranno a garantire entro la sera circa duemila posti letto. Sempre in conferenza stampa, il presidente Berlusconi ha raccomandato ai cittadini dell’Aquila di non restare nelle case lesionate, ”anche perche’ – ha aggiunto – non c’e’ nessuno che possa dire che non ci saranno altre scosse nelle prossime ore o nei prossimi giorni”. INVIATI 1640 VIGILI FUOCO, PRONTI 4320 POSTI LETTOAmmonta complessivamente a 1.640 unita’ il personale dei vigili del fuoco inviato in Abruzzo per l’emergenza terremoto. Inviati anche 677 mezzi. Sono stati istituiti cinque centri operativi misti: L’Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo e Paganica. Presenti sul posto 71 unita’ Saf (speleo-alpino-fluviali) e 31 unita’ cinofile. Allestiti 4.320 posti letto e 15 gruppi elettrogeni per tendopoli. Tre sono i campi base: all’Aquila, Barisciano e Bazzano.
SI SCAVA TRA I PIANTI
C’e’ chi chiede il silenzio improvviso – in ansia – per dare segnale ai soccorritori: si cerca di carpire, di ”scavare con le orecchie”, tra quei blocchi di cemento e mattoni che potrebbero nascondere qualche vita in cerca di uno spiraglio di uscita. Ma e’ il pianto di qualche familiare che rida’ il segnale al rumore delle macchine escavatrici, alle braccia instancabili di tutti quelli che tra queste macerie sudano e imprecano per strappare alla morte qualche altro abitante sorpreso nel sonno da questa immane tragedia.
Si continua a scavare all’Aquila in almeno cinque punti critici della citta’ dove intere palazzine sono venute giu’ come castelli di sabbia imprigionando tutto e tutti. Soprattutto gli universitari, i cui parenti adesso assistono chi in lacrime, chi con lo sguardo fisso, chi inebetito, al lavoro dei soccorritori. Si cerca perfino nello squillo dei cellulari, come traccia o segnale che avvicini i soccorritori ai corpi.
La scena di disperazione e l’intervento di squadre tecniche di speleologi, si cerca di andare a conquistare qualsiasi anfratto tra le macerie dove si spera possano essere state create delle camere d’aria che possano salvare gli abitanti dei palazzi. Le ricerche sono frenetiche, non si riesce ancora a definire bene il numero delle persone sepolte, e per questo si cerca di carpire qualsiasi dettaglio o informazione ad amici, conoscenti e familiari. Ed e’ ancor piu’ drammatico quando dalle macerie i bracci meccanici delle ruspe tirano via tra colonne di cemento armato e termosifoni anche i lettini di inermi bambini. PRESIDENTE PROVINCIA, ATTI SCIACALLAGGIO: TRE FERMATI Alcune persone sono state fermate e condotte in questura perche’ ritenute responsabili di episodi di sciacallaggio. Non si conoscono ancora i particolari di questi episodi.
La denuncia di episodi di scaicallaggio era partita dal presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, secondo cui gli episodi di sciacallaggio si sono verificati sia nel centro dell’Aquila, che nei paesini della provincia.
SOCCORSI: Colonne di soccorsi stanno arrivando all’Aquila da tutta Italia. E’ stato dato il via libera alla colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma. E’ composta da oltre 60 uomini della Protezione civile tutti addestrati nel montaggio delle tende,ed e’ pienamente autonoma, essendo attrezzata con una cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat, camion e i diversi attrezzi a mano. La sua destinazione e’ il campo sportivo Centi Colella, non lontano dall’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove verra’ allestita una tendopoli.
La Regione Lombardia ha gia’ inviato una squadra di tecnici addetti alla verifica della situazione e all’organizzazione delle risorse sul campo, e ulteriori aiuti sono previsti per le prossime ore. La Protezione civile tra l’altro sta preparando il materiale per allestire una tendopoli per 250 persone e un posto medico avanzato con 7 operatori e tre automezzi. A breve dovrebbero inoltre partire 30 tecnici della Regione e di Arpa Lombardia per verificare l’agibilita’ degli edifici. Dall’Emilia-Romagna sono partiti 30 mezzi e 120 volontari coordinati dalla Protezione Civile regionale, mentre il Comune di Bologna organizzera’ una raccolta di fondi. EDIFICI EVACUATI ANCHE FUORI ABRUZZOUna palazzina in cemento armato, con gravi lesioni strutturali, è stata evacuata la scorsa notte dai Vigili del Fuoco di Sora, in via Marsicana, nel territorio di Sora. La scossa sismica che ha avuto come epicentro l’Aquila è stata avvertita in tutta la zona del Frusinate ed in particolare nella valle di Comino, che è proprio a ridosso di Avezzano e dell’Aquila.
TENDOPOLI A PAGANICA PER 2.000 SFOLLATI Potra’ ospitare circa 2.000 persone la tendopoli in allestimento presso il campo sportivo della frazione di Paganica, dove la scossa ha provocato sei vittime tra cui un bambino. La situazione piu’ difficile e’ nel centro storico dove la chiesa dell’Immacolata Concezione in quella che e’ considerata la piazza principale della frazione la cui facciata e’ fortemente lesionata e a rischio di crollo ed e’ stata quindi transennata ed e’ presidiata da protezione civile e forze dell’ordine.
Tutti gli abitanti hanno abbandonato le case tranne qualche anziano che si rifiuta di lasciare la sua dimora. Il centro storico, dove si sta ancora scavando alla ricerca di altre persone disperse, e’ attualmente inaccessibile se non ai soccorritori. La frazione di Paganica dove molti edifici sono di recente costruzione sembra aver subito meno danni della vicina Onna. Tuttavia anche alcune abitazioni in cemento armato presentano evidenti lesioni esterne e anche quelle che apparentemente sembrano non aver risentito della scossa all’esterno, internamente, riferiscono i residenti, hanno subito crolli di pareti divisorie e mura di tamponatura, e solai. Anche nella frazione di Tempera, dove si contano sei morti, sono evidenti le lesioni nelle abitazioni e nelle mura di recinzione di molte villette. la gente si e’ radunata, spontaneamente o con il coordinamento delle forze dell’ordine, in aree verdi circostanti il centro abitato. Continua il viavai di mezzi della protezione civile, vigili del fuoco per portare soccorso e trasportare container, tende e quanto possa essere utile per allestire strutture di prima accoglienza.
SCUOLE CHIUSE A OLTRANZA, AVVIATE VERIFICHE Chiuse a oltranza le scuole nelle zone colpite dal sisma. A confermarlo il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. L’incolumita’ degli studenti e’ la prima preoccupazione e dunque le scuole in Abruzzo riapriranno soltanto quando saranno state fatte tutte le verifiche necessarie, ha sottolineato il ministro.
”Come ha detto anche il presidente Berlusconi, prima viene la sicurezza dei ragazzi, poi la didattica” e dunque chiusura a oltranza, ha affermato Mariastella Gelmini esprimendo solidarieta’ e vicinanza agli studenti, alle famiglie e a tutti i cittadini colpiti da questa terribile calamita’. Gia’ nei giorni scorsi, a causa dello sciame sismico, le scuole dell’Aquila erano rimaste chiuse per due giorni e a conclusione delle verifiche tecniche, che avevano riguardato una sessantina di edifici, erano state dichiarate inagibili due edifici scolastici.
Dall’unita’ di crisi costituita presso il ministero delle Infrastrutture per verificare lo stato degli edifici scolastici in Abruzzo sono gia’ partiti gli accertamenti. E’ difficile per il momento stilare un bilancio complessivo dei danni, cosi’ come e’ prematuro ipotizzare una data per la ripresa delle lezioni. Scuole chiuse a scopo precauzionale anche in Molise per consentire verifiche strutturali sugli immobili. (Fonte ANSA)
Ore 14,00
Sono più di 50 i morti accertati dopo la scossa sismica della scorsa notte in Abruzzo. Gli sfollati, secondo il sindaco de L’Aquila, potrebbero essere 70 mila, mentre ancora non si conosce il numero dei feriti e dei dispersi. VITTIME: I morti sono più di 50. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Maroni, al termine di un incontro con il capo della Protezione civile Bertolaso. Maroni ha poi aggiunto che «gli sfollati saranno tutti sistemati in alberghi o nelle strutture che sono in corso di costruzione. Il tutto sarà fatto in tempi rapidi». Secondo il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, gli sfollati saranno 50 mila, che potrebbero però arrivare a 70 mila considerando l’hinterland. Il sindaco ha invitato tutti i suoi concittadini a lasciare il centro storico perchè «anche le case non crollate potrebbero essere gravemente lesionate». SOCCORSI: La macchina dei soccorsi «era già partita un quarto d’ora dopo il sisma. Più rapido di così non si poteva fare». Lo ha detto ministro dell’Interno Maroni. Colonne di soccorsi stanno arrivando all’Aquila da tutta Italia. Il sindaco Cialente ha annunciato che per gli sfollati si stanno organizzando tendopoli e sono state requisite le strutture di copertura di palestre e campi sportivi «dove – ha spiegato – contiamo di allestire circa 2 mila posti letto». Da Roma, intanto, «stanno arrivando circa 6 mila pasti». Nel frattempo tutti i cittadini sono stati invitati «a raccogliersi nel campo di calcio e nei grandi parchi, il più lontano possibile dall’abitato perchè le case moderne hanno retto meglio anche se sono state comunque lesionate, ma le case antiche potrebbero crollare». Il sindaco dunque lancia un altro appello ai suoi concittadini: «Nessuno tenti di entrare in casa per recuperare i propri oggetti». L’Enel ha messo a disposizione i primi 30 gruppi elettrogeni in grado di alimentare una tendopoli per 10.000 persone. Lo comunica l’azienda spiegando anche che «mezzi delle squadre operative Enel di Piacenza e Avellino stanno raggiungendo i Comuni abruzzesi più colpiti dal sisma. Oltre 100 i tecnici impegnati nella verifica delle linee elettriche, mentre il personale tecnico di Enel Gas sta valutando insieme ai Vigili del Fuoco, la possibilità di rialimentare l’Ospedale dell’Aquila e la Scuola della Guardia di Finanza sede del comitato di coordinamento della Protezione Civile». REAZIONI POLITICHE:Continuano le dichiarazioni di solidarietà e di offerta di aiuto all’Italia da tutto il mondo. Lo stesso Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ,ha inviato un messaggio di condoglianze. (ANSA)
Ore 11,00
In attesa che si contino le vittime dei centri periferici a L’Aquila, quelli tra Torrimforte e Paganica, dove le notizie arrivano ancora frammentarie, il bilancio ufficioso delle vittime del terremoto della scorsa notte è ancora fermo a 27; la macchina dei soccorsi si sta faticosamente mettendo in moto, anche per le particolari caratteristiche del territorio. L’Aquila. Centinaia di persone in strada, accampate nelle piazze, nei parcheggi dei supermercati, la protezione civile ha chiesto che gli sfollati si rechino nei campi sportivi. Purtroppo anche morti in strada, cadaveri estratti dalle macerie dei palazzi crollati e adagiati in terra coperti da lenzuola. Per le strade vagano decine di giovani, vecchi e donne, molti con delle coperte sulle spalle, altri ancora in pigiama; i volti tirati, lo sguardo ancora impaurito dopo la scossa, violentissima, di questa notte. E a rendere ancora più difficile le situazione delle migliaia di sfollati, le continue scosse di assestamento: l’ultima neanche mezz’ora fa che ha fatto crollare diversi cornicioni e cadere tegole. In piazzale Paoli all’Aquila, in una zona centrale della città, uno stabile di quattro piani è venuto tutto giù: dentro vi erano numerose stanze date in affitto a studenti, dal momento che il capoluogo abruzzese è sede di un ateneo. Tre giovani sono stati estratti vivi dalle macerie. Per un quarto non c’è stato nulla da fare. Ricerche frenetiche sono in corso tra Vigili del Fuoco, protezione civile, carabinieri. Tribunale evacuato perchè inagibile ad Avezzano (L’Aquila). Tutti i dipendenti sono ora fuori il palazzo. Il sindaco Antonio Floris, intanto, ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici in città. Edifici evacuati anche fuori Abruzzo. Una palazzina in cemento armato, con gravi lesioni strutturali, è stata evacuata la scorsa notte dai Vigili del Fuoco di Sora, in via Marsicana, nel territorio di Sora. La scossa sismica che ha avuto come epicentro l’Aquila è stata avvertita in tutta la zona del Frusinate ed in particolare nella valle di Comino, che è proprio a ridosso di Avezzano e dell’Aquila. «Lasciamo da parte le polemiche e vediamo di dare aiuto a chi ha bisogno», così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ai microfoni di Radio Uno ha replicato alle polemiche sulla prevedibilità o meno del sisma che ha colpito l’Abruzzo. «Si tratta di polemiche – afferma il premier – che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto. Il decreto preparato dal governo mette a disposizione del responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, tutto quello che serve per gli interventi necessari. Ci sono dei fondi a disposizione e lui può decidere il da farsi. SOCCORSI. Anche i grandi ospedali romani sono stati allertati per l’emergenza terremoto in Abruzzo. Unità di crisi sono state già organizzate all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e al Policlinico Gemelli. Roma, infatti, potrebbe accogliere, come già è avvenuto in passato, i feriti più gravi per gli interventi operatori o per i ricoveri. Una settantina di vigili del fuoco e una trentina di automezzi sono partiti dal Veneto per l’ Abruzzo colpito dal terremoto, ma nel giro della mattinata il numero dovrebbe raddoppiare. Il comando interregionale di Padova, che ha competenza anche per Trento e Bolzano, sta infatti organizzando di un’altra colonna. Intanto si è messa anche in moto la macchina della solidarietà internazionale. Russia e Israele tra le tante nazioni che hanno offerto aiuto.
Ore 8,00
Purtroppo è salito a 16 il numero delle vitime del terremoto di questa notte, ma il bilancio è in continuo aumento perché ci sono decine di persone che atendono ancora di essere esratti dalle macerie di palazzi e case inclinati o crollati. Quella che nella nottata era stata avvertita già come una forte scossa sismica, in realtà ha sventrato la città di L’Aquila e le zone limitrofe. Tra i centri particolarmente interessati ci sono anche Paganica e Picenze. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha parlato della catastrofe peggiore di questo nuovo millennio, il governo ha firmato lo stato di Calamità Nazionale. Già nelle prime ore successive alla forte scossa gli abitanti del capoluogo abruzzese si sono riversati nelle vie e nelle piazze. Voragini aperte a terra, cornicioni crollati dappertutto, palazzi incrinati su loro stessi, le prime immagini che provengono dal capoluogo abruzzese sono il segno di un dramma che coinvolge tutta l’Italia. Le scosse sono state avvertite in tutta la regione, da Pescara a Teramo, Chieti. Già chiusa nella notte la tratta Roma-L’Aquila, fin da Assergi, per controllare la tenuta strutturale dei tanti viadotti. I soccorritori hanno chiesto di non mettersi in viaggio verso L’Aquila per non intralciare l’afflusso dei mezzi di soccorso provenienti dalla capitale e dal resto della penisola.
Ore 3,45
Il terremoto si fa risentire in Abruzzo. Questa notte ben due scosse di più forte intensità rispetto alle altrehanno svegliato nella notte gli abitanti di diverse località comprese tra l’Abruzzo e il Lazio. L’epicentro molto probabilmente è nei pressi della città de L’Aquila, ma la csossa più violenta, quella delle ore 3,30 del mattino, ha registrato una magnitudo di 6,7 della scala Richter. Quest’ultima scossa è stata avvertita fino a Roma, 80 chilometri a sud ovest del capoluogo abruzzese. Non è chiaro se ci siano al momento danni ad abitazioni o persone, ma stanotte molti cittadini dell’aquilano si sono riversati nelle strade per paura di qualche crollo.
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