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Internazionale a Ferrara: l’Europa al primo posto

La Commissione europea continua ad organizzare dibattiti sull’Europa, orizzonte comune delle scommesse che attendono i ventisette paesi componenti

A Ferrara l’iniziativa della rivista di attualità “Internazionale” affronta ancora il tema dell’Europa, vale a dire l’argomento del futuro date le scelte che i ventisette si trovano di fronte e che non possono essere prese singolarmente: all’interno del festival organizzato dalla testata la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia parteciperà per la seconda volta.

Diffondere il dibattito sulle istituzioni e sulle prospettive dell’Europa è fondamentale per raggiungere una vera integrazione, la cui mancanza si è fatta sentire in termini tutt’altro che astratti, mentre una mobilitazione sia pure parziale e carente delle strutture portanti della UE ha mostrato chiaramente il suo peso. Decine di migliaia di persone parteciperanno alla discussione e sostenibilità, energia, diritti fondamentali, mobilità, saranno al centro dell’attenzione.

Ci sarà anche uno stand europeo sugli interventi umanitari, organizzato in collaborazione con il Servizio per gli aiuti umanitari della Commissione. Sabato mattina, alle 10.00, andrà in onda presso il chiostro di San Paolo la trasmissione di Radio 24 “l’Altra Europa”. L’iniziativa si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre 2011.

Aldo Ciummo

Il Parlamento Europeo: “la soluzione in Palestina deve trovarsi nell’Onu”

I negoziati delle Nazioni Unite rappresentano la strada giusta per gli eurodeputati, che chiedono alla UE di fare la propria parte

 La richiesta di riconoscimento dello stato palestinese è legittima, secondo la maggioranza degli eletti a rappresentare i cittadini europei. In una risoluzione non legislativa approvata oggi, gli eurodeputati chiedono ai governi della UE di assumere una posizione comune a tale proposito, ma ribadiscono anche che il riconoscimento dovrebbe essere il risultato di negoziati in seno alla Assemblea Generale.

Il testo approvato afferma sia il diritto del popolo palestinese alla autodeterminazione, sia il diritto all’esistenza dello stato di Israele entro frontiere sicure. L’Europarlamento ha ribadito il suo sostegno alla soluzione dei due stati sulla base dei confini del 1967, con Gerusalemme capitale dei due stati ed ha chiesto la ripresa dei negoziati.

La risoluzione europea si oppone a modifiche rispetto ai confini precedenti il 1967, eccetto quelle concordate tra le parti.  L’assemblea eletta dai cittadini europei ha chiesto all’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri, Catherine Ashton, oltre che agli stati componenti la comunità, di raggiungere una posizione comune sulla richiesta palestinese, per evitare divisioni.

Il Parlamento Europeo ha confermato che la comunità internazionale deve garantire la sicurezza di Israele ed ha chiesto al governo israeliano di interrompere la costruzione e l’ampliamento degli insediamenti in Cisgiordania ed a Gerusalemme est e sottolineato che occorre arrivare ad una tregua definitiva.

L’Università de L’Aquila e gli studenti stranieri

Il 23 settembre è stato inaugurato il centro polifunzionale per studenti dell’Università de L’Aquila, partecipi i parenti di Hussein Hamade

I genitori di Hussein Hamade, studente palestinese scomparso a causa del crollo della casa degli studenti durante il terremoto del 2009, hanno partecipato alla inaugurazione del centro polifunzionale per studenti. Una parte della nuova struttura infatti è stata dedicata alla memoria di Hamade, nativo di Kapul, un centro vicino Haifa in Israele.

La madre di Hussein, presente con il marito Smin ed il figlio Mahmud, ha ringraziato i presenti e le istituzioni italiane. Foad Aodi, presidente dell’Associazione Medici Stranieri in Italia e della comunità del mondo arabo in Italia, ha sottolineato il significato della decisione nel rapporto tra le due culture.

I genitori di Hussein sono arrivati a Roma il 22 settembre e sono tornati ad Haifa il 26. L’iniziativa rappresenta un incoraggiamento anche per i tanti studenti arabi in Italia che stanno affrontando le difficoltà burocratiche legate agli esami di ammissione universitaria, occorre ricordare che l’Europa ha bisogno di integrazione e di creare le condizioni positive per accogliere tutte le competenze necessarie.

Aldo Ciummo

Maurizio Valdarnini inaugura l’esposizione di Olivier Roller a Roma

 
Il 30 settembre, a Roma in via degli Ausoni, viene inaugurata l’esposizione dedicata all’autore ed ai suoi scatti ispirati dal regista Robert Bresson

 
A San Lorenzo, a partire dalla fine del mese (30 settembre) nell’ambito della rassegna di FotoLeggendo verranno esposte le opere del fotografo Olivier Roller: al centro dell’esposizione nel centrale quartiere romano l’ISFCI Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, ospiterà infatti “Figures du pouvoir”, un progetto che rappresenta una sorta di affresco di ritratti fotografici in cui l’autore rappresenta i volti della classe dirigente francese.
 
La mostra sarà inauguata alle 19.00 del 30 settembre. “Fotoleggendo” quest’anno è alla sua settima edizione: si tratta di una rassegna annuale di fotografia promossa da Officine Fotografiche, con il contributo della Provincia di Roma ed inserita nel circuito nazionale “Portfolio Italia”, organizzato dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) e gemellato con il “Festival Boutographies – Rencontres Photographiques de Montpellier”.
 
Olivier Roller intende descrivere l’epoca contemporanea attraverso ritratti di donne e uomini potenti, trasportati in un contesto diverso dalla rappresentazione istituzionale e tradizionale dell’ambito pubblico. I soggetti fotografati non sono soltanto politici, ma anche personaggi impegnati negli affari, grandi pubblicitari, proprietari di media e di aziende. L’autore approfondisce, con i propri scatti, la contraddizione tra l’antico sogno di sfidare il tempo, tipico delle scommesse del potere, e la fragilità degli esseri umani in qualsiasi condizione.
 
Lo stile di Roller è contraddistinto dalla valorizzazione dell’immobilità nella fotografia ed il suo lavoro è stato ispirato dal regista Robert Bresson: “assicuratevi di avere esaurito ciò che viene comunicato dall’immobilità e dal silenzio”. L’esposizione ospitata dall’ISFCI di via degli Ausoni è curata da Maurizio Valdarnini, direttore dell’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata.
 
Aldo Ciummo

Iniziative federaliste europee a Roma

 

A settembre nella capitale italiana sono state organizzate diverse iniziative dal Movimento Federalista Europeo, nel quale sono attivi componenti di tutti i partiti e della società civile

L’ultima parte dell’estate ha veduto intensificarsi gli sforzi del MFE, movimento europeista, per spingere l’Europa ad affrontare la crisi ed assicurare una maggiore partecipazione. Il Movimento Federalista Europeo è composto da persone provenienti da tutti i settori della società civile ed è apartitico, ne fanno parte cittadini di qualsiasi orientamento, accomunati dalla convinzione che il processo di unificazione europeo abbia bisogno di entrare nel vivo delle società che formano l’Unione Europea e di poter contare su veri strumenti di governo e partecipazione che permettano alla UE di diventare un soggetto significativo.

Il seminario di Ventotene che si svolge ogni anno è stato uno degli stimoli che ha rilanciato le iniziative europeiste, assieme alla situazione internazionale che sottolinea l’opportunità di rafforzare l’azione europea e, sul territorio, l’assemblea della Gfe Roma, la sezione giovanile del movimento, che tenendosi a Roma il 15 settembre ed anticipando il congresso regionale di ottobre ha incoraggiato l’identita del MFE come realtà apolitica nel panorama istituzionale perchè composta da tendenze del tutto differenti tra loro ma legate dalla consapevolezza che esiste ormai una società europea capace di affrontare le difficoltà globali.

Negli appuntamenti di Roma stanno rivestendo un ruolo importante Acunzo, Caloisi, Cidone, Dastoli, Di Bella, Gui, Imarisio, La Porta, La Rocca, Panizzi e Pietrosanti, lungamente attivi nella diffusione delle tematiche europee e nel confronto all’interno della società civile su questioni che sono ormai sentite dalla cittadinanza ma artificialmente escluse dal dibattito politico nazionale nella comunicazione generalista a causa della chiusura nelle controversie partitiche interne. MFE e GFE rappresentano quindi un laboratorio il cui obiettivo è evidenziare nell’agenda di tutte le organizzazioni sociali, economiche e politiche significative le tematiche europee perchè queste raggiungano il peso che la società civile richiede abbiano e supportare quest’ultima nel prendere l’iniziativa in Europa.

Le Commissioni Nazionali di Studio del movimento federalista europeo, che non essendo un partito nazionale è presente in tutto il continente e promuove eventi in Francia, in Germania, in Italia come in molti altri paesi si sono riunite a settembre ed è stato approvato un testo di iniziativa dei cittadini europei. La possibilità di arrivare a referendum europei rappresenta un cambiamento nella struttura della UE, che lo prevede, perchè una organizzazione fortemente centralizzata come la comunità dei ventisette stati può acquisire la direzione voluta dai cittadini attraverso un incremento della partecipazione, una volta che le popolazioni europee avranno iniziato stabilmente ad utilizzare le opportunità presenti nei Trattati, specialmente dall’entrata in vigore di Lisbona.

Aldo Ciummo

L’Italia mette in crisi l’area Euro

I mercati e le istituzioni internazionali tolgono esplicitamente la fiducia all’Italia di destra e smentiscono le narrazioni Rai-Fininvest

di    Aldo Ciummo

Quando le garanzie istituzionali di pluralismo e correttezza nella comunicazione pubblica e la struttura concorrenziale di un paese restano per troppo tempo inficiate dalla concentrazione di poteri istituzionali, propagandistici, economici, quando le leggi pre-esistenti e poste a prevenzione di simili contesti vengono distorte e sostituite, si arriva inevitabilmente a disfunzioni in tutti i settori, l’economia è il primo,  perchè mentre i conti in attivo di pochissimi crescono, quelli della collettività vengono narrati in maniera sempre più discrepante dai conti effettivi, percepiti sulla pelle dalla cittadinanza e letti dai mercati con l’economia.

Succede un pò come quando eventi esterni drammatici, conflitti internazionali o carestie, rendono improvvisamente inefficace la propaganda dei regimi: decisioni esterne adottate a causa di palesi carenze interne (in questo caso la bocciatura nemmeno tanto implicita di una manovra iniqua e depressiva a causa della sua prevedibile inefficacia e dell’accumulo di dimostrazioni di indegnità della fiducia internazionale) lacerano la patina della propaganda delle sette televisioni e dei giornali di famiglia di Silvio Berlusconi e dei fogli dei vari partiti incorporati nel partito-stato di Arcore, ormai staccati dai problemi e dalle qualità positive dei cittadini, come potrebbe essere estraneo alla gente un vecchio manifesto che ripete vecchie parole d’ordine alle quali nessuno potrebbe davvero credere.

Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime dell’Italia, l’azione della Banca Centrale Europea che acquista questa settimana dieci miliardi di euro di titoli italiani, che ne raccoglie quattordici la settimana precedente, l’incredibile generosità della Germania che boccia le proposte dei Liberali di chiudere il credito ai paesi in difficoltà, la serietà delle nazioni che tengono a freno le comprensibili preoccupazioni di quelle fasce di popolazione che in tutta Europa non vogliono più pagare per la miopia altrui, sono tutti salvagenti che non riescono a far girare all’indietro i fatti: i mercati non credono all’Italia perchè il Governo di Centrodestra (in carica quasi ininterrottamente attraverso varie forme negli ultimi diciassette anni) non fa riforme e non supporta il tessuto sociale, fa tutt’altro: non contiene la spesa pubblica, specie quella della politica, ma la taglia dove invalida di più i settori più colpiti negli ultimi anni (la Sanità pubblica), dove toglie di più ai servizi sociali (Enti Locali), dove occlude in maniera più recidiva le possibilità di ripresa e sviluppo del paese all’interno dell’Europa unita e del mondo globalizzato (Istruzione, Ricerca, Impresa).

I paesi stranieri falliscono quando provano a sostenere l’Italia basandosi su una sua presunta credibilità, perchè sanno bene che riducendo il potere d’acquisto della massa dei cittadini, svalutando i settori strategici nella conoscenza e decurtando la spesa pubblica nelle infrastrutture non solo materiali, rompendo la solidarietà sociale con l’affiancamento definitivo delle istituzioni pubbliche a poche controparti sociali (inserendo l’articolo 8 e quindi l’invalidazione di fatto dell’articolo 18) e tutelando redditi e capitali scudati (cioè evasi) un paese si avvia verso il declino definitivo e trascina colpevolmente l’Europa nel suo errore recidivo.

“Standars & Poors” ha abbassato il rating dell’Italia dall’A+ ad A a lungo termine e con previsioni ulteriormente negative, “Moody’s” potrà farlo tra un mese. Con le valutazioni delle agenzie di rating si può essere d’accordo o meno ma affermare – come fa il Governo Italiano – che decisioni capaci di portare le emissioni italiane ad avere meno valore e a dover assicurare tassi d’interesse maggiore non siano rilevanti per il futuro del paese, mentre sarebbe rilevante – sempre secondo il Governo – il fatto che in Parlamento misure sfiduciate dal resto del mondo (e dal paese reale fuori dal palazzo) ottengano una rabberciata fiducia frutto di trattative e di altro significa avere perso il contatto con la realtà e con una maggioranza della popolazione che in qualsiasi paese meno addomesticato da secoli di proverbiale filosofia (e soprattutto da abitudini anche discutibili di adattamento incondizionato a poteri centrali strabordanti) avrebbe fatto ricorso ad azioni potenzialmente foriere di conseguenze gravi per l’equilibrio sociale della nazione.

Non vi è ragione di dubitare della solidità della Banca Centrale Europea e delle altre realtà che hanno fatto tanto anche se potevano fare meglio (principalmente attrezzarsi assieme alle altre istituzioni dell’Unione Europea per imporre comportamenti civili ai paesi componenti) nell’aiutare gli stati della comunità e l’integrazione complessiva nel continente. Occorre però accelerare la rimozione dei governi che non hanno più la fiducia all’interno del paese e che sono di fatto paralizzati anche all’interno del palazzo, evitare soprattutto che trascinino nel baratro l’intera costruzione comunitaria solo per assicurare l’accumulo miope di risorse private che precedentemente erano pubbliche. Non vi è ragione di dubitare che gli stati civili dell’Unione Europea garantiscano ancora la propria solidarietà:  sarebbe troppo ottimista però immaginare che debbano destinare una parte intera del proprio prodotto interno lordo alla riparazione di danni voluti per assicurare la prosecuzione del racconto di barzellette e della tutela di corporazioni private. Una popolazione che sceglie questo (come in parte ha fatto per anni) non sarebbe capita e non potrebbe essere aiutata perchè i crediti vengono concessi per fare investimenti e anche la UE è nata per questo.

In Occidente la democrazia si è sviluppata elaborando e rafforzando meccanismi di pluralismo, solidarietà, concorrenza. Il controllo pervasivo dello stato e la proprietà personale dello stato risalgono al feudalesimo, alla monarchia patrimoniale, agli stati totalitari ed a quelli corporativi e hanno portato storicamente al sottosviluppo. Una riduzione del potere d’acquisto intorno al dieci per cento generalizzata come quella prevista (come risultato dell’aumento dell’Iva combinato al blocco dei salari), abbinata ad una situazione di crescita zero (se va bene) come quella prevista per i prossimi anni (si parla di poche frazioni di punto percentuale sopra lo zero variabili di stagione in stagione perchè i vari istituti di ricerca non sono concordi) e di vincoli sovranazionali giustamente imposti per evitare che un paese componente la Ue vada a picco definitivamente forse non portano al sottosviluppo ma ci si avvicinano. Meglio democrazia e concorrenza.

Antiche arti dell’Europa Contemporanea: arte tessile in Lituania

In Lituania a a partire dal 22 settembre settantaquattro giorni di mostre d‘arte contemporanea, trecento artisti, spettacoli di danza intorno al tessile la Biennale di  Kaunas, quest’anno dedicata alla scienza ed all’industria


Artigiani e docenti da quasi 40 paesi di tutto il mondo in gallerie e spazi allestiti in una delle città più antiche d’Europa:  Dal 2005 le mostre tradizionali tessili della città lituana di Kaunas si sono trasformate in manifestazioni interdisciplinari (patrocinate da un team internazionale) il contenuto della festa da allora cambia ogni anno, la città si fa riconoscere sempre di più come uno dei più importanti centri del mondo tessile. E’ un esempio di come l’Europa alimenta con nuove energie le antiche tradizioni dei territori emergenti, oltre che di quelli che hanno partecipato alla fondazione della comunità: noti artisti accanto a piccoli produttori, province di paesi più piccoli e meno conosciuti visitate da tutto il continente, grazie ad una nicchia di arte o di artigianato conosciuta in tutto il mondo.
 
La Biennale di Kaunas da dieci anni fa del tessile la sua parola chiave, quest’anno si chiama “Rewind-Play-Forward” come i comandi di un registratore, per simboleggiare i tre momenti dell’arte, passato, presente e futuro. I laboratori aperti quest’anno parlano di arte, scienza ed industria, sono previste mostre di gruppo e personali, la più grande conferenza europea sul tessile, un programma interdisciplinare di danza contemporeanea e arte visiva. Le domande di partecipazione sono arrivate da decine di paesi, ma per l’esposizione più competitiva sono stati selezionati trentuno progetti .
 
Dirigente artistico della Biennale di Kaunas è Virginia Viktiene, che ha selezionato le opere assieme ad un comitato internazionale. Quest’anno verranno esposte per la prima volta in Lituania le opere di un noto artista inglese, Yinka Shonibare. All’interno della manifestazione ci saranno le esposizioni personali dei più importanti artisti di tessile Reiko Sudo (Giappone) e Lia Cook (USA). Il programma “Rewind” presenterà processi tessili in cui artisti e scienziati uniscono la tecnologia moderna con il processo di tessitura per creare tessuti interattivi in ​​grado di interagire con l’ambiente. Nel programma “Play” si intrecciano danza contemporanee ed arti visive: promosso dal Festival Internazionale di Danza “Aura” e dalla Biennale di Kaunas questo programma ha favorito le condizioni per la nascita di sei nuovi spettacoli.
 
Partecipano gli artisti più significativi nel proprio campo: la tessitrice finlandese Silja Puranen, i fratelli brasiliani (artisti di strada) Os Gemeos, il coreografo tedesco Johannes Wieland, il suo collega norvegese Kenneth Flak e altri. La terza parte della Biennale di Kaunas (Forward) consiste nella Sedicesima Conferenza Europea del Tessile, la più grande a livello internazionale: quest’anno ha scelto Kaunas. Nel 2011 cade il trentennale della rivista ”Textile Forum” organizzatrice della conferenza, Beatrijs Sterk ha invitato a Kaunas per leggere le relazioni nella conferenza le maggiori personalità dell’arte contemporanea tessile. Molti di questi ospiti sono stati invitati ad organizzare le mostre personali a Kaunas. Alla conferenza parteciperanno circa 150 artisti dell’arte tessile, design, professionisti dell’industria provenienti da ogni parte del mondo. Ci sarà spazio anche per la promozione dei giovani artisti, per collaborare al loro sviluppo e creazione di network. La Biennale di Kaunas quest’anno si svolgerà dal 22 settembre al 4 dicembre a Kaunas.

 

Un centinaio di espositori a Villa Borghese, successo per la mostra botanica

 
Novità e dibattiti al Parco dei Daini stanno attirando molti appassionati e cittadini romani, le attività vanno avanti per il resto del week end
 
 
Uno dei giardini di Villa Borghese è diventato da ieri un’autentica rassegna di fiori e piante provenienti dal resto d’Italia, d’Europa e non soltanto: gli architetti del paesaggio francesi “Atelier le balto”, Slow Food Roma con il progetto “Mille orti in Africa” presentato dal kenyano John Kariuki e decine di altri espositori (un centinaio in tutto) hanno dato vita all’iniziativa resa possibile dall’organizzazione di Maria Cristina Leonardi e Lusi Nesbitt, proseguendo la serie di eventi portata avanti proprio in questi spazi dall’associazione “La Conserva Della Neve”. Nell’ambito della manifestazione, che continua fino a domenica inclusa, troviamo le attività di introduzione al verde pubblico per i giovanissimi dirette da Danilo Nunzi, tecnico dello Slow Food Roma.
 
Durante l’ultima giornata dell’iniziativa (domenica 18 settembre), dopo l’apertura della mostra (alle 9,00 del mattino), è prevista la presentazione di un libro intitolato “La bellezza ci salverà “: tra i relatori ci sarà Serena Dandini, mentre nel pomeriggio si svolgerà la conferenza di Luigi Vantangoli sull’applicazione della fisica nel mondo vegetale. Presentazioni di libri e dibattiti si sono svolti anche in questi primi due giorni. Le attività che si svolgono intorno alla installazione svedese di Sonia Santella mirano alla consapevolezza dell’attenzione necessaria all’ambiente da parte dei più piccoli.
 
L’evento è sostenuto dalla Ambasciata Svedese a Roma. L’esposizione ha avuto il supporto di “Toro Agenzia Generale Roma Aurelia”, “Olimpic Garden”, “Slow Food”, “Guido Toschi Marazzani Visconti”, “Leroy Merlin”, “Orsolini Cultura Della Casa”, “Vivi Bistrot Villa Doria Pamphili”, “Villa Puri”. L’evento che si sta svolgendo all’interno del Parco dei Daini di Villa Borghese è promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma ed ha il patrocinio del Comune di Roma, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
 
Le caratteristiche del giardino svedese sono state portate a Roma come un contributo alla cultura del verde pubblico, infatti la coltivazione anche per fini ludici di lotti di terreno da parte di privati e la concessione di spazi pubblici a tale scopo rappresenta l’origine di abitudini tuttora vive nel paese scandinavo ed anzi adottate come esempio da molti degli appassionati italiani di orticoltura e verde pubblico. Non a caso si moltiplicano a Roma iniziative dedicate alle scuole e incentrato sullo scambio tra paesi, progetti nei quali la creazione e la cura di spazi di verde vengono scelte come occasioni di incontro di culture differenti.
 
Aldo Ciummo

Tutti gli espositori della Conserva della Neve

Dal 16 settembre al 18 settembre il Parco dei Daini di Villa Borghese cambia faccia ospitando i vivai più rari in base a una idea di Maria Cristina Leonardi e Lusi Nesbitt

L’associazione La Conserva Della Neve ha portato a Roma vivai da ogni parte d’Italia e d’Europa, promosso l’allestimento di installazioni berlinesi e scandinave al centro dello spazio compreso nella storica Villa Borghese, uno dei parchi più visitati di Roma. Dell’esposizione si parla anche in altre pagine, ma occorre ricordare le realtà che hanno reso possibile l’iniziativa appoggiata dall’Ambasciata Svedese di Roma e patrocinata anche dal Comune e dal Ministero delle Politiche Agricole.

Gli espositori sono: Frachey (Roma, via Mazzoccolo), Ai Canapai (Sorano, via roma), Aias Sezione Lazio (Formello, via delle rughe), Antonella Pratesi Antichità (Cortile Fossombroni-Firenze, via dei fossi), Arrosoil e Persil (Sauve, France), Arte e Natura di Daniele Delfino (Milano, via Legnone), l’Associazione Culturale Giardini e Paesaggi Rosanova (Genova, piazza scuole pie), l’associazione silvicoltura agricoltura paesaggio sap (Roma, via portogallo), Azienda Agricola Biologica Alessandra Orsi (Tarano, Rieti, contrada casale tocci), Azienda Agricola Dalmonte Egidio (Faenza, Ravenna, via firenze), l’Azienda Agricola Dimostrativa I Giardini di Pomona (Cisternino, BR, via C. da Figazzaro), l’Azienda Agricola ed Apistica Adriana Ferrigno (Napoli, Roccarainola, Via Sant’Angelo), Azienda Agricola La Costa (San Casciano, FI, Via Borromeo), l’Azienda Agricola Marco e Paolo Gramaglia (Collegno Torino, via Borgodora), l’Azienda Agricola Vivaio Rita Paoli e Alessandra Borgioli (Firenze, via Scandicci), l’Azienda Vivaistica Frutticoltura Orvieto (Torre San Severo Orvieto, via Caccavelle), l’Azienda Claudio Paglioli Vivai (Castiglione del Lago, PG, via trasimeno), Biovivaio Gran Burrone (Nocera Umbra PG, voc.largnano), Buzi Lucia Ceramiche (Roma, Via Col di Lana), Cactus Passion (Viterbo, via Cassia sud), Cactus e Succulente da Collezione (Roma, via Appia Antica), Canapa Antica di Gabriela Kovacova (Torreglia, Padova, via pertini), Cappelli per Sognare (Mantova, San Giorgio di Mantova, via XXV aprile), Carmilia (Grosseto, Via Paolo Veronese), Celui Qui Tresse (Tavel, France), Centro Botanico Moutan (Vitorchiano, Viterbo, Località Il Pallone, strada statale ortana), Ceramica Vietri Scotto (Vietri sul Mare, Salerno, Lungofiume Bonea), Ciompi 22 (Piazza dei Ciompi, Firenze), Cipriani Piante (Velletri, Roma, via catalini), Coop S.T.A.F  (Viterbo, via cairoli), Dino Davanzo Stampi e Sculture d’Erba (Fossata di Piave VE, via salotti soccorso), El Saguaro (Zagarolo, Roma, via colle pallavicini), Emporio Botanico (Treviso, via S.angelo), Fabindia srl (Roma, via del Banco di Santo Spirito), Floriana di Shejbal Christian (Monte Porzio Catone, Roma, via Silio Halico), Floricoltura Edmondo Pozzi (Casciago frazione di Morosolo VA, via la Preja), Floricoltura Veimaro Franco (Cossato, Biella, via amendola), Fra.Mar Di Marzia Milano (Mentana, Roma, via monte coste), Giardini & Libri (Sant’Oreste, Roma, località Pantano), Giardino della Moscatella (Altamura, Bari, via lucera), Hannibalplants di Giampiero Lupino (Viterbo, via igino garbini), Heidi Romen Flores (San Genesio atesino Bolzano, via Widumacker), Hortus Hesperidis (Mazzarà Sant’Andrea, Messina, Piazza Umberto I), I Campi Miraflorea (Milis, Oristano), Il Lavandeto di Assisi (Perugia, Castelnuovo di Assisi, via dei laghetti), Il Peccato Vegetale (Velate, MB, via per Corte Giulini), Il Principe Iris (Missaglia, Lecco, via Cascina Oliva), Il Pungivendolo (Bagnaia, Viterbo, strada pian del cerro), Il Sapone di Finnicella (Aprilia, Latina, via monte prato), Jardins Animes (Rue de San Claude, Pontault Combault, France), L’antico Fiore di Tiziana Meluzzi (Anzio RM via dei Mughetti), L’erbaio della Gorra (Casalborgone, Torino, strada gianardo), La Ginestra di Cappiello Maria Rosa (Piano di Sorrento, NA, via Meta Amalfi), Le Camelie del Generale (Velletri, Roma, via dei fienili), Le essenze di Lea (Spianate, Lucca, località martinoni), Le figlie del vento (Roma, viale scalo san lorenzo), Le orchidee del Lago Maggiore (Belgirate, Verbania, via per magognino), Le rose di Nicola Cavina (Firenze, via abina), Le rose di Piedimonte (Rieti, via ternana), Lemonflor (Terme Vigliatore, Messina, via sotto chiesa), Libreria oolp (Torino, via principe amedeo), Lilium Aquae (Castelfranco Veneto, Treviso, via pagnana), Lola Ante Design (Roma, largo messico), Madame Pot (Milano, via savona), Magazzino coop. soc. onlus (Roma, via borromeo), Manuflor (Genova, corso martinetti), Marsili Fioriere (Località Coroncina, Siena, corso martinetti), Mondorose (Sieci, FI, via aretina), Mosaico Artistico (Roma, Pavona), Naturalmente Sapone (Santa Maria a Vico, Caserta, via aldo moro), Olimpic Garden srl (Roma, via dei Candiano), Orchidee Rare di Liliana Garbasso (Cambiano, Torino, via cassano), Ortincasa (Roma, via donatello), Petiniere Botanique De Vaugines (Vaugines, France, Route de Cadenet), Piccolo Zoo (Viterbo, via mazzini), Piscine e Natura (Bergamo, via cifrondi), PJM Creations (Aix en Provence, France, rue roland garros), Pots di Sebastiano Allegrini Cer di Annamaria Apolloni (Roma, via in Selci), Raziel (Cittadella, Padova, via bolzonella), Rose Barni (Pistoia, via del casello), S’Orrosa (Zagarolo, Roma, vicinale colle dell’oro), Salix (Camburzano, Biella, via vagliumina), Silvia Provera (Roma, via milano), Slow Food Roma – Slow Food International (Bra, CN, via della mendicità istruita), Terrecotte Poggi Ugo (Impruneta, FI, via imprunetana), Errre (Poggibonsi, Siena, località salceto), Tropeal (Aprilia, LT, via belbo), Vivai Mari (Roma, via campeggio, viale dello stadio olimpico), Vivai Valverde (Valverde, Catania, via dei belfiore), Vivaio dell’istrice grassa (Viterbo, strada gavazzano), Vivaio Giardino La Casina di Lorenzo (Paganico, Lucca, via delle capanne), Vivaio Guido Degl’ Innocenti snc (Bottai, Firenze, via colle ramole), Vivaio Le Clematis (Ferentino, Frosinone, via fresine), Vivaio Nardi Vincenzo (Roma, via pineta sacchetti), Vivaio Piante Tropicali (Barcellona PG Messina, via stretto saia d’agri), Vivaio Plantas Y Viento (Torremolinos, Malaga, Spagna, Av. Palma de Maiorca; Cossato, Biella, via martiri della libertà), Vivaio Taroni (Roma, via della pisana), Water Nursery (Sabaudia, Latina, via c. colombo).

La cultura del verde pubblico in Svezia

Fino al 18 settembre va avanti l’esposizione di vivai provenienti da ogni parte di Europa e anche da altri continenti al “Parco dei Daini” di Villa Borghese

  Il 16 settembre l’associazione culturale “La Conserva Della Neve” ha presentato una esposizione di vivai da collezione europei, con artisti del paesaggio internazionali, al “Parco dei Daini” di Villa Borghese. Il Giardino dei Daini è caratterizzato dai viali delimitati dalle opere di Pietro Bernini e dal figlio Gian Lorenzo Bernini: fino alla fine del milleottocento c’erano gazzelle e daini, che hanno poi dato il nome a questo spazio.

 Il pubblico ha qui la possibilità di acquistare varie specie, prodotte da vivai specializzati.   All’interno dello spazio espositivo si troverà una installazione di Sonia Santella che rappresenta un giardino svedese: dall’inizio del millenovecento, nel nord del continente l’architettura degli esterni è stata protagonista di un cambiamento non indifferente, caratterizzato dalla valorizzazione degli spazi funzionali ai bisogni della cittadinanza piuttosto che alla rappresentazione delle istituzioni. Slow Food Roma ha collaborato alla mostra, presentando in questo spazio attività per i giovanissimi e dibattiti.  

 Di grande interesse è la presenza, all’interno della iniziativa che andrà avanti fino a domani (domenica 18 settembre) compreso, dell’Atelier le balto, un gruppo di architetti francesi che ha sede a Berlino e che dal 2000 si muove al confine tra arte e architettura del paesaggio. Un’altro progetto che sta avendo visibilità nell’ambito della esposizione è “Mille orti in Africa” presentato da Slow Food, con John Kariuki, kenyano.  Oltre che il Kenya, l’iniziativa riguarda Uganda e Costa D’Avorio. L’istallazione svedese ha avuto il sostegno dell’Ambasciata della Svezia a Roma, nel quadro di una serie di iniziative con le quali l’istituzione porta avanti i rapporti culturali tra la nazione nordica ed il nostro paese.

Le terriere colorate e gli alberi da frutto decorativi fanno parte di una tradizione di diritti alla fruizione dell’ambiente che si è sviluppata attraverso norme codificate a partire dalla seconda metà dell’ottocento e che in particolare agli inizi del novecento ha portato alla nascita di associazioni e gruppi di volontariato favorevoli alla possibilità da parte di ognuno di coltivare questo hobby.

Aldo Ciummo