Il Parlamento dell’Unione Europea all’inizio di luglio ha votato una risoluzione che riguarda gli Ogm e le norme in materia
Per gli eurodeputati, gli stati che compongono la Ue devono avere la possibilità di vietare o limitare la coltivazione di ogm se esistono motivi ambientali. La relazione è passata con 548 voti a favore ed 84 contrari, in luglio, la relatrice del PE Corinne Lapage (gruppo Alde, Francia) ha commentato positivamente l’accordo su cui la maggioranza del Parlamento Europeo si è ritrovato. Adesso è soprattutto il Consiglio d’Europa che sta cercando una posizione comune.
La Commissione invece aveva proposto a sua volta di concedere agli stati della UE il diritto di divieto ma non per quanto riguarda i motivi di salute e sicurezza ambientale che restavano oggetto di valutazione esclusivamente da parte della Autorità europea per la sicurezza alimentare.
Le ragioni a disposizione degli stati ora potrebbero includere la resistenza ai pesticidi, la conservazione della biodiversità e l’assenza di dati sulle potenziali conseguenze negative per l’ambiente.
Legittimi motivi di divieto potrebbero anche essere costituiti dalle possibilità di impatto socioeconomico, come la contaminazione di agricolture convenzionali o biologiche. Agli stati il compito di prevenire questi esiti.
Filed under: Ambiente, Comunicazioni, Europa, Finlandia, In Italia, Istruzione, Nord Europa, Norvegia, Politiche Comunitarie, Scandinavia, Sociale, Società, Stati Uniti | Tagged: agenzia europea per la sicurezza alimentare, Aldo Ciummo, aldo ciummo europa, America, Berlino, Bruxelles, Commissione Europea, Economia, EU, Finlandia, Internazionale, Nord Europa, Norvegia, Parlamento Europeo, Politiche dell'Unione Europea, Politiche Europee, Scandinavia, Stati Uniti, Strasburgo, U.E, Unione Europea, Usa |