Sede di eventi sempre più importanti per l’industria della moda internazionale, Copenaghen è al centro delle nuove tendenze ecoresponsabili nel settore, che riscontrano interesse soprattutto tra le nuove generazioni
Nel settore dell’abbigliamento un punto critico è sempre stato l’equo trattamento dei produttori, in particolare dei lavoratori che materialmente realizzano ed assemblano le componenti del risultato finale, i paesi europei non hanno fatto eccezione nel collocarsi in posizione spesso poco chiara tra l’esigenza di competere nei costi e giungere a manufatti graditi alla maggioranza del pubblico dei consumatori (e delle tendenze pubblicitarie che ne dettavano gli indirizzi) ed il rispetto dei diritti delle persone impegnate nella parte materiale del lavoro sui capi di abbigliamento.
Alcune etichette danesi, come la Noir di Peter Ingerwersen, hanno iniziato ad invertire il percorso tradizionale (che vedeva contrapporsi ad esempio ecosostenibilità e rispetto dei diritti da una parte e prodotto di largo gradimento dall’altra). Laddove la produzione di moda con sensibilità ambientale era rimasta chiusa in una nicchia, la Danimarca è oggi tra i contesti culturali più capaci di abbinare proposte estremamente popolari tra i consumatori e sistemi ecosostenibili e socialmente sostenibili nel fashion.
La tendenza che si fa strada tra gli stilisti e che va diffondendosi è assicurare ai propri referenti, che poi sono naturalmente cittadini sempre più attenti, percorsi economici che non siano in contraddizione con i diritti da proteggere anche nel cosidetto Terzo Mondo. La cultura danese è nota per un’alta propensione a quello che oggi piace chiamare “problem solving” e sembra che oramai la scelta dei materiali non rappresenti più un ostacolo al sicuro impatto che le aziende di moda cercano dal prodotto in relazione a coloro che dovranno comprarlo.
L’us0 di minerali e di materiali alternativi gioca bene con creazioni nate dall’assemblaggio di elementi semplici e adatti al lavoro ed all’ambiente urbano, raccogliendo anche tratti espressivi del rock e della cultura locale. Le firme più conosciute riescono a portare le loro linee distintive in questi cambiamenti del gusto e le nuove etichette vi trovano uno spazio libero di sperimentazione. Copenaghen è considerata una delle principali città al mondo per l’influsso sulle tendenze odierne della moda e alla fine del 2010 ha ospitato eventi di rilievo internazionale in questo ambito.
Aldo Ciummo
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