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Marinaio di Belfast ritrova una donna di Auckland dopo trentasette anni

IL SITO AUGURA BUON NATALE AI SUOI LETTORI CON UNA NOTIZIA CHE RISALE A DUE ANNI E UN MESE FA. AUGURI ANCHE PER L’IRLANDA, UN PAESE ULTIMAMENTE UN PO’ IN DIFFICOLTA’, MA CHE HA DATO MOLTO ALLA NOSTRA EUROPA

 

Un uomo di Belfast, Joe Gibson, è riuscito grazie ai giornali locali dell’Ulster a ritrovare una ragazza conosciuta trentasette anni fa quando lavorava come carpentiere su una nave che si era fermata in Nuova Zelanda.

I due si erano persi di vista dopo il ritorno di Jibson in Ulster nel 1971, dopodichè si erano sposati. Quattordici anni fa la moglie del nordirlandese è morta, mentre Pamela Peterkin, che dopo la partenza del marinaio aveva scoperto di essere incinta, oggi ha 63 anni ed è divorziata dopo che si era sposata a sua volta.

 L’uomo di Belfast, che ha avuto tre figli nella sua vita dopo il ritorno in Ulster, dopo la morte della moglie ha viaggiato in Nuova Zelanda per ritrovare Pamela, ma soltanto pochi giorni fa un amico gli ha detto di avere letto su un giornale nordirlandese che qualcuno lo stava cercando tramite la TV neozelandese Eyeworks.

 L’altroieri notte I due hanno avuto la possibilità di parlarsi al telefono, Pamela Peterkin ha parlato a Joe Jibson riguardo al loro figlio e gli ha raccontato che vive in Australia, lavora in una piattaforma petrolifera e che ha gli stessi occhi verdi del padre.

 

* ho scritto questa notizia nell’autunno del 2008, traendola dai giornali nazionali e locali irlandesi e nordirlandesi che mi capitavano sotto mano nei giorni più difficili in quello che per quanto sia un paese magnifico che mi ha sempre accolto a meraviglia, restava pur sempre un paese lontano da dove sono cresciuto. In quel periodo inviavo molte notizie ad alcune agenzie di stampa anche in Italia, questa però non riscosse molto interesse da parte delle agenzie che la ricevettero. Invece io la trovavo molto in sintonia con lo stato d’animo di quel paese, l’Irlanda, di quell’area della nostra Europa che si colloca a settentrione nel continente in generale, che come recita una vecchia canzone nordirlandese, quando i tempi sono duri va avanti senza arrendersi. E’ quello che l’Irlanda sta facendo anche adesso assieme a gran parte dell’Unione Europea, con lo stesso spirito che piano piano mi faceva sentire quel paese come mio al pari del mio, perchè nell’autunno del 2008 l’Irlanda mi aiutava in un periodo non facile per me. Trovo appropriato perciò augurare buone feste ai lettori del sito (che ormai non sono pochi, con migliaia di contatti ogni mese) proprio con questa vecchia e rifiutata notizia, perchè il giornalismo non è distacco e l’Europa che va nascendo non è un documento istituzionale ma un posto dove ci sono per molti di noi amici in Italia come in Irlanda ed in Finlandia come in Grecia, e questo è il motivo per cui ho sempre cercato di curare gli argomenti e le aree geografiche che amo, dall’integrazione europea al Nord della nostra Europa.

Aldo Ciummo

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