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Mantova, Parma, Ancona: la cultura norvegese attraversa le regioni italiane

 

Diverse iniziative promosse dall’Ambasciata norvegese in Italia hanno attraversato le regioni italiane questo ottobre e novembre, sottolineando il legame tra il paese scandinavo ed il nostro territorio

di   Aldo Ciummo

L’autunno italiano è stato fitto di eventi che hanno coinvolto la comunità norvegese nella penisola: a Mantova l’iniziativa avviata il 7 novembre ha avuto al centro, per una settimana, i giovanissimi. Nel quadro della manifestazione “Segni d’infanzia”, Terje Isungset si è esibito con un tributo sonoro alla natura, come gli organizzatori hanno voluto definirlo.

Inconsuete percussioni inclusi rami e oggetti di uso comune sono “la firma” dell’artista nordico, innovativo nel campo del jazz. Al teatro Bibiena di Mantova si sono svolti gli spettacoli dedicati ai bambini. L’evento è stato caratterizzato dagli spunti elaborati da Dario Moretti, ideatore del singolare festival.

 Intanto la musica ha fatto conoscere la cultura norvegese anche a Parma, dove è iniziato dal 18 novembre (e proseguirà fino al 5 dicembre) il Parmajazz Frontiere Festival, alla sua quindicesima edizione, tuttora un affresco della scena musicale contemporanea: tra i protagonisti, ci sono i norvegesi Mathis Eick, Stian Westerhus e Asne Valland Nordli.

La manifestazione a Parma prevede il 2 dicembre l’esibizione di Stian Westerhus all’Auditorium del Carmine (ore 21.00) ed il 5 dicembre la presenza di Asne Valland Nordli (alla voce) e di altri apprezzati musicisti quali Nils Okland Hardanger (fiddle), Sigmund Apeland (harmonium), Oyvind Skarbo (batteria). Sono in programma nello stesso festival molte altre date con apprezzati esponenti della musica contemporanea europea.

Un evento importante è stato senza dubbio rappresentato dalla mostra di architettura di Kristin Jarmund, ad Ancona presso la Mole Vanvitelliana: dalla produzione più recente del suo studio (le opere più conosciute vanno dal Caffè nella galleria nazionale di Oslo all’ambasciata norvegese in Nepal) sono state scelte dieci opere, apprezzate dal pubblico dal 4 novembre ad oggi (l’esposizione rimane aperta fino al 28 novembre 2010), con la collaborazione del Comune di Ancona, il Museo Nazionale della Norvegia, l’Ambasciata di Norvegia in Italia ed il Dipartimento Dardus dell’Università Politecnica delle Marche hanno reso possibile questa iniziativa.