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La Svezia promuove l’economia verde nei paesi europei

 

Uno scorcio naturale della Svezia,                                                               FOTO sempre di GIUSEPPE MARANO

Uno scorcio naturale della Svezia, FOTO sempre di GIUSEPPE MARANO

Dopo la visita di Andreas Carlgren è l’iniziativa di Milano a portare avanti il programma anche culturale di cambiamento in linea con la tradizione ecologica di Stoccolma

 

 

La Conferenza sul clima di Copenaghen si avvicina e la Svezia come stato che ha la Presidenza dell’Unione Europea sta spingendo per rafforzare la posizione europea sulle questioni ambientali, tutte le trattative mondiali in fatto di rispetto della natura hanno visto spesso l’Europa ed ancora di più la Svezia e i paesi vicini (soprattutto Danimarca e Finlandia) molto sensibili riguardo all’argomento.

Il Ministro dell’Ambiente svedese, Andreas Carlgren, ha visitato l’Italia meno di una settimana fa e avuto un incontro con il suo corrispettivo italiano, Stefania Prestigiacomo, una riunione bilaterale, che è da inquadrare all’interno degli sforzi che la Svezia sta portando avanti in tutta Europa, nella promozione di una presenza incisiva al vertice sul clima che si svolgerà in Danimarca tra poche settimane e sul quale chi segue questo sito sarà aggiornato.

La Svezia può vantare una tradizione nel sostegno alle energie alternative e nello sviluppo di una strategia efficace di economia sostenibile, grazie ad una politica che attraverso i diversi governi, anche di orientamento divergente su altre questioni, ha puntato con una certa continuità alla soluzione dei problemi causati dall’inquinamento ma soprattutto alla loro prevenzione. Si tratta di una tradizione che viene portata avanti a Stoccolma da ben prima dell’acquisizione della Presidenza di turno e sulla quale forniremo quindi approfondimenti ai nostri lettori anche quando questa si sarà conclusa.

l’Unione Europea ha storicamente difeso, nei vertici sul clima, la riduzione delle emissioni nocive per l’atmosfera, anche quando altri paesi (sia pure molto avanzati come gli USA o che alla fine hanno accettato le richieste UE come la Russia) avevano opinioni scettiche che sfociavano in un grave rifiuto di cooperare. Ora la presidenza europea di un paese noto per il suo curriculum ambientalista come la Svezia, sostenuto da nazioni vicine che sostanzialmente ne condividono l’impegno “verde”, attribuisce ancora più forza al disegno europeo di economia sostenibile.

I cambiamenti verso l’ambiente che ci circonda hanno chiaramente bisogno sia di filtrare nella cultura e nelle abitudini quotidiane che di affermarsi nelle pratiche economiche concrete, per questo l’ambasciata di Svezia a Roma e la Rappresentanza della Commissione Europea di Milano hanno organizzato, insieme con Confindustria, un seminario intitolato “Green Revolution and  New business opportunity”, sulla ricerca che si sta svolgendo nelle imprese sia svedesi che  italiane. Si tratta  non soltanto di diplomazia formale a livello di UE, ma di promozione dei rapporti dei territori (quanto a economia, amministrazione, cultura e in particolare società) sulla base di quelle che in gergo europeista vengono chiamate le “migliori pratiche” europee, come appunto le modalità di produzione sostenibili dall’ambiente.

In questo seminario l’ambasciatore Anders Bjurner illustra in Italia quelle che sono le strategie svedesi nel campo dello sviluppo sostenibile e il professor Mans Nillson dello Stockholm Environment Institute approfondisce le modalità per collegare tali strategie a quella europea: tradizione svedese e disegno europeo anche in campo ambientale vanno in pratica a fondersi. L’evento è stato reso più significativo dalla partecipazione delle realtà economiche: Volvo Tracks, Vattenfall, Ikea e Fiat. Per giungere ad obiettivi di valorizzazione sostenibile dell’ambiente che ci circonda infatti non è necessario indebolire lo sviluppo e la qualità della vita, ma progredire nei metodi usati per assicurarli.

Aldo Ciummo