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USA|”Il Trooper-Gate minaccia la Palin. Gli abusi di potere della vice di McCain”

In attesa delle presidenziali Usa il caso che rischiava di far cadere i repubblicani è stato messo a tacere

Fino a poco tempo fa era solo un paese estremo, piazzato lassù, nel profondo nord ghiacciato del continente americano, buono solo per installare nuove pompe petrolifere dalle sue coste e non senza piccate critiche da parte degli ambientalisti. L’Alaska ora vive i suoi giorni d’oro e d’attenzione mediatica oltre le aspettative, grazie alla candidatura della sua governatrice, Sarah Palin, a vice di John McCain alla corsa alla Casa Bianca.

Negli ultimi giorni, tuttavia, quelli che potevano essere trattati  come argomenti di routine in una terra paradisiaca ma pur sempre  dimenticata da Dio, sono tornati di attualità proprio a causa della  grande notorietà che ha assunto la sua First Lady. E una vicenda che  era destinata a concludersi come un affare di famiglia rischia ora di  ritorcersi contro la signora Palin. Il “Trooper-Gate”, così viene  chiamato dai colleghi statunitensi, il caso che ruota attorno al  licenziamento di Mike Wooten, cognato della Governatrice dell’Alaska.  Ma andiamo per ordine.

Mike Wooten è un poliziotto di istanza nello stato dell’Alaska, ma ha avuto la sventura di aver sposato la sorella della governatrice dello Stato. Sventura perché, al momento in cui Mike ha deciso di divorziare dalla moglie, a causa di una violenta lite, Sarah Palin è andata su  tutte le furie. La conseguenza diretta di questo atto è stata la presa  di distanze dalla famiglia dell’ex cognato e un certo abuso del potere  da alto funzionario di uno stato nel chiederne immediatamente la  testa. Così Mike ha visto la sua carriera da agente mettersi in serio  pericolo, visto che Sarah Palin è nel pieno diritto di licenziare un  suo dipendente, ma con quale motivazione? «Nessuna, perché Wooten non  era di certo un modello di agente, era stato anche sospeso per alcuni  giorni dal servizio, ma l’esonero dal servizio è comunque  ingiustificato», ha assicurato un altro funzionario, Walt Monegan.

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SPORT|Spalletti sibillino: io e la Roma non abbiamo certezze

CALCIO All’Olimpico c’è la Reggina: debutta Menez, Totti in panchina. In campo a Catania anche la capolista Atalanta

«Se il prossimo anno sarò ancora io a guidare la Roma? Questo non ve lo posso assicurare. È una decisione che va oltre le volontà di un tecnico. Io però vi garantisco che non ho alcuna intenzione di dimettermi, a Roma sto benissimo, sto anche comprando casa». sibilino ma sorprendente, il commento di Luciano Spalletti a chi gli chiede del suo futuro.

Ed è uno Spalletti a tutto campo quello che ieri, dal ritiro di Trigoria, ha cercato di fotografare l’attuale momento dei suoi. Alla vigilia della delicata sfida di stasera in casa contro la Reggina: «Ma io non vi garantisco nessun obiettivo», ha precisato l’allenatore della Roma.

Di buono tuttavia c’è il fatto che, per la prima volta, il tecnico è uscito allo scoperto riconoscendo che qualche problema effettivamente esiste, al di là degli infortuni. Per esempio su come intende ricompattare uno spogliatoio che non sembra più quello unito di qualche mese fa. «Fatica e professionalità», la miscela che farà tornare la Roma esplosiva, e basta parlare di crisi.

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