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SPORT|La nuova Italia di Lippi ha i vecchi difetti

Nella gara d’esordio del nuovo ct, pareggio per 2 a 2 contro l’Austria. Soliti problemi in difesa

GLI CHIEDEVANO di dare una scossa a una Nazionale depressa dopo gli Europei. Ma per Marcello Lippi ieri era un esordio, e per l’entusiasmo e lo spettacolo bisognerà attendere. Nell’amichevole di Nizza, la sua prima gara dopo il ritorno sulla panchina azzurra, il ct ha visto stentare la sua Italia contro la modesta Austria, con cui i campioni del mondo hanno pareggiato per 2 a 2.

Un risultato frutto anche di una difesa rimaneggiata, con Barzagli e Bonera a costituire la coppia centrale, Lippi decide di ripartire da un 4-3-3, con Del Piero (gara numero 90 in azzurro e fascia da capitano) e Di Natale in supporto alla punta, Alberto Gilardino. I primi dieci minuti sono un monologo azzurro.

L’Italia è messa bene in campo e si rivedono le sovrapposizioni degli esterni, Zambrotta e Grosso. Il neo milanista parte sulla corsia di destra per poi impegnare con un tiro Manninger. È il decimo minuto e sarà l’ultimo sussulto dell’esterno azzurro, che di li a poco cesserà di spingere. Suo l’errore che porta gli avversari in vantaggio al tredicesimo minuto. Cross dalla destra verso Pogatetz, che riesce a concludere un diagonale incrociato che supera un incolpevole Buffon. Gli attaccanti sono costretti a ripiegare su contropiede avversario. De Rossi e Pirlo agiscono sulla stessa linea.

Al 13’ la difesa azzurra si fa trovare impreparata, in modo fatale. Pogatetz approfitta di uno scivolone di Zambrotta che lo perde e l’austriaco fa partire un diagonale a incrociare che si infila alle spalle di un impotente Buffon. Che nonsia giornata lo si intuisce dal gol divorato da Gilardino pochi istanti dopo. Lippi prova ad invertire Di Natale e Del Piero, ma il risultato non cambia.

L’Italia è brava fino agli ultimi venti trenta metri, ma poi sbatte contro il catenaccio austriaco. Vani i tentativi di verticalizzazione, che trovano gli azzurri in fuorigioco. La fitta trama messa a punto dall’Italia serve a liberare bene gli esterni bassi, che spesso arrivano sul fondo a crossare, ma senza trovare nessuno al centro per la finalizzazione, con Gilardino e Del Piero che si vanno a sovrapporre, lasciando scoperto il secondo palo. E così Di Natale deve andare a prendersi la sfera a centrocampo. L’irrisolutezza degli avanti di Lippi dà coraggio agli austriaci,che al 38’ passano ancora. Una palla senza troppe pretese viene trasformata da Janko, che gira in mezzo all’area di rigore, anticipando Barzagli. Gli austriaci la mettono sul fisico . Nel loro momento migliore però arriva il gol azzurro.

Di Natale vola sulla sinistra e mette in mezzo un esterno, che Gilardino devia in rete, seppur disturbato da un austriaco. Nella ripresa Lippi cambia quasi tutto. Con Dossena sull’out di sinistra la manovra azzurra trova nuove soluzioni. Ma anche quando gli azzurri riescono a trovare la profondità sciupano malamente. Al 53’ Del Piero approfitta di un rimpallo favorevole, ma a tu per tu con Oczan opta per un tiro a effetto che va fuori. Gli austriaci sono bravi a chiudere gli spazi e far girare palla. L’Italia ci prova da fuori, prima con De Rossi, poi con Aquilani. Per il pareggio bisognerà attendere lo svarione del portiere di riserva dell’Austria, Oczan, che nel tentativo di anticipare Del Piero, trasforma un innocuo traversone dalla destra in una autorete. Il gol che chiude una gara con luci e ombre per gli azzurri.

Simone Di Stefano – Pubblicato su L’Unità del 21-08-2008

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