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LE INTERVISTE|«Stoner è l’unico erede di Valentino»

Giacomo Agostini. L’ex campione e il rinnovato duello tra Rossi e l’australiano: «Sarà decisivo il Gp di Brno»

Giacomo Agostini, otto volte campione del mondo in 500 cc; sette mondiali vinti in 350 cc. La storia del motociclismo ci ha spiegato come vede il duello tra Rossi e Stoner, remake del 2007.

Chi vede favorito per la vittoria finale tra i due?

«È una sfida molto equilibrata. Stoner sembrava fuori e invece vincendo le ultime gare è tornato a ridosso di Valentino, riaprendo il campionato. Vedo l’australiano più tranquillo rispetto a prima. Ma ogni gara può essere diversa. Rossi ha tanti punti di vantaggio, ma è anche vero che Stoner e la Ducati volano».

Sarà un finale a due o secondo lei ci sarà il terzo incomodo?

«No, dopo l’infortunio di Pedrosa non esiste più un terzo incomodo. La lotta è esclusivamente tra loro due. Entrambi i piloti sono al cento per cento. Certo, se Vale esce indenne da Laguna Seca e poi vince in Repubblica Ceca, metterebbe una bella ipoteca sul titolo».

Quindi secondo lei non è azzardato parlare di fuga fin da Laguna?

«In chiave mondiale credo che sarà decisivo il risultato del Gp di Brno, in Repubblica Ceca. Ma non sono da escludere sorprese dal gran premio americano. Anche perché lo scorso anno negli States vinse Stoner e anche Rossi può fare bene. Se la giocheranno fino alla fine. E attenti a Hayden e Edwards. È difficile però fare pronostici, si gioca tutto in venti punti. Certo che se Vale salisse a 25 punti su Stoner prenderebbe un bel vantaggio».

Casey Stoner incarna il pilota della «generazione traction control», parola di Rossi. Lei è d’accordo?

«Ovviamente non sono favorevole all’utilizzo di tanta tecnologia, perché questi sistemi evoluti stanno offuscando completamente la bravura del pilota. Ma sono convinto che se c’è qualcuno che ha raggiunto la bravura di Rossi, quello è proprio Casey Stoner. Tutti questi ragazzini, invece, che montano su una moto e riescono a girare fin dall’inizio ai livelli di Valentino, sono convinto che non sarebbero alla sua altezza senza l’elettronica».

Quindi non è un’eresia dire che l’australiano è arrivato ai livelli del Dottore?

Valentino è più maturo, mentre Casey è ancora un ragazzino, ma sta migliorando anche caratterialmente. D’altro canto, data la sua giovinezza Stoner è più spericolato, mentre Valentino ha ormai abbandonato quel senso di incoscienza che si ha da giovanissimi. L’australiano ha talento da vendere, ma deve ancora vincere quanto ha vinto Vale. Solo allora sarà un grande assoluto».

Quanto conta la superiorità della Yamaha?

«Non credo molto. Sono convinto che se a Valentino mettiamo sotto una Ducati, lui girerebbe lo stesso al massimo come fa con la sua R1».

Quanto peserebbe su Rossi un’altra stagione senza vincere?

«Non sarebbe un tracollo, perché Valentino avrebbe comunque il tempo per recuperare».

Simone Di Stefano – Pubblicato su L’Unità del 20-07-2008

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