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AMBIENTE|Regolare le emissioni di co2 delle nuove auto.

Terra, una  nuova associazione ambientalista in collaborazione con altre 11 organizzazioni ambientaliste europee coordinate da Friends of the Earth Europe, si batte affinché gli obiettivi di riduzione di co2  siano formalizzati e adottati al più presto dall’Unione europea.

Articolo scritto da Aneta Carreri (Redattore Sociale)

Roma – Oggi le statue della capitale “hanno protestato” indossando maschere antigas ed “esponendo” cartelli di protesta contro l’inquinamento da emissione di co2. Responsabile dell’originale iniziativa è Terra, una  nuova associazione ambientalista che per la sua prima azione pubblica ha “usato” 150 opere d’arte, situate nel centro di Roma, per richiamare l’attenzione  sull’inquinamento provocato dalle auto.

L’associazione, in collaborazione con altre 11 organizzazioni ambientaliste europee coordinate da Friends of the Earth Europe, ha presentato questa mattina in una conferenza stampa una campagna per l’efficienza energetica nel settore dell’auto.

Terra chiede una legge europea che imponga limitazioni alle emissioni di co2 nelle auto di nuova produzione.

La Commissione Europea, nel 2007, aveva provveduto a divulgare una revisione delle sue strategie per la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio delle nuove auto, ma sia il Parlamento Europeo che i Ministri dell’Ambiente dei paesi membri non avevano trovato un accordo comune.

L’Ue si prefiggeva l’obiettivo di ridurre la media delle emissioni di co2 nelle nuove auto a 120g/km entro il 2005, ma a causa delle pressioni ricevute dalla Federazione Europea dell’industria automobilistica, nonostante nel 1998 si fosse impegnata a ridurre le emissioni delle nuove auto a 140g/km entro il 2008 e a 120g/km nel 2012, il tetto è stato rimandato e abbassato per ben tre volte, e le case automobilistiche non hanno rispettato nessuno degli impegni presi. Anzi, hanno aumentato l’offerta di automobili sempre più grosse e potenti, come dimostrato dall’incremento di vendita dei suv, che inquinano molto di più rispetto ad altri veicoli.

La campagna che Terra porta avanti  vuole coinvolgere  anche i cittadini, invitandoli a denunciare le pubblicità illegali, che violano la Direttiva Europea 1999/94/CE adottata con il D.P.R. 17-2-2003 n. 84, secondo la quale le indicazioni sul consumo di carburante e le emissioni di co2 devono essere “di facile lettura e con la stessa evidenza rispetto alle informazioni principali fornite nel materiale promozionale”. Di norma invece queste indicazioni mancano o sono riportate in caratteri minuscoli, spesso illeggibili.

Terra si batte affinché gli obiettivi di riduzione di co2 al di sotto dei 120g/ km entro il 2012,  80g/km entro il 2020 e a 60g/km il 2025 siano formalizzati e adottati al più presto.

Senza queste mete, l’Ue non sarà in grado di rispettare gli accordi assunti a  Kyoto che puntano a una generale riduzione delle emissioni di co2 del 30% entro il 2020 e del 60-80% entro il 2050.

Secondo Terra, l’Europa nello stabilire l’obiettivo medio di riduzione delle emissioni, deve evitare di fissare parametri basati sul peso e sulla potenza dei diversi autoveicoli e limitarsi a considerare esclusivamente l’impronta, la larghezza e la superficie delle singole tipologie di auto.

La divisione per classi di peso, infatti, non contribuirebbe alla riduzione del carico della vettura che è direttamente responsabile del maggior consumo di carburante inoltre l’associazione ambientalista ritiene che sia fondamentale prevedere delle penalità sufficientemente severe che costringano le case automobilistiche a conformarsi alla nuova normativa..

L’eventuale utilizzo di miscele ad alto contenuto di biocarburanti non deve rientrare tra le categorie dell’efficienza energetica perché, secondo Terra, il loro impiego è una minaccia alla sicurezza alimentare e causa di squilibri climatici.

Una politica di riduzione delle emissioni di co2 deve essere dunque una necessità. I danni che tutta la società pagherà per i cambiamenti climatici non possono essere paragonati ai costi richiesti da una politica di maggiore efficienza energetica. 

E’ possibile vedere le foto nella galleria fotografica di Repubblica .

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