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FESTIVAL|Riflessioni sull’acqua

L’acqua al centro della decima edizione dell’Andersen festival, a Sestri Levante (Ge) dal 22 al 25 maggio. Acqua da bere, su cui navigare, che muove interessi economici e diventa causa di guerre. Tra gli artisti Vinicio Capossela, Caterina Guzzanti, Oliviero Beha/ Vai al sito

Articolo scritto da ELISA PALAGI (La Nuova Ecologia)

Quattro giorni densi di appuntamenti, tutti gratuiti, nella cittadina ligure. Teatro di strada, racconti, musica, spettacoli, conferenze, fanno vivere la memoria dell’acqua in tutte le sue implicazioni. Gli eventi sono progettati per il proprio luogo di esecuzione e creano nuovi punti di vista e nuove immagini negli spazi comuni della quotidianità. È così possibile scoprire in modo nuovo il territorio, le piazze, il castello, le spiagge. Si tratta della prima tappa del progetto Aria 2008, che prevede il secondo appuntamento all’isola Palmaria, di fronte a Portovenere (Sp), dal 17 al 20 luglio. Uno scenario naturale selvaggio, con spazi normalmente non fruibili, preservato dalla speculazione edilizia, ospiterà gli eventi di PalmAria 2008.

Da giovedì 22 a domenica 25 il pubblico è invitato a scoprire Sestri Levante, in provincia di Genova, e a incontrare artisti e esperti capaci di emozionare e far riflettere. Suggestivi i racconti sulla spiaggia della Baia del silenzio, un anfiteatro naturale in cui gli spettatori si sdraiano sulla sabbia. Lo scrittore Maurizio Maggiani racconta le sue avventure acquatiche, riflettendo su come cambiano i paesaggi interiori e esteriori.
È poi atteso il concerto-reading di Vinicio Capossela, intitolato “Storie di marinai, balene e profeti”, sabato alle 22. Tra i narratori, inoltre, il regista Pippo Delbono e Caterina Guzzanti. (leggi tutto…)

I CONTI IN TASCA|Silvio è tornato e io…speriamo che me la cavo

Nuove misure escono dal cdm di Napoli: taglio dell’Ici sulla prima casa e detassamento degli straordinari. Ma è proprio questo quello che serve all’Italia?

Napoli ieri ha vissuto un giorno da leone. Per un giorno la città partenopea è stata considerata per la sua bellezza e per quello che rappresenta al mondo e per l’Italia. Di Napoli ieri si è parlato dopo tanto, troppo tempo passato all’addiaccio, di qualcosa che non aveva a che fare assolutamente con le sue rughe di vecchia signora malata e pusciescente, di camorra e di rifiuti. O meglio lo si è fatto, ma con stile. Tanto che per un giorno siamo riusciti a ridar voce ai poveri ed esausti cittadini napoletani, attraverso le loro manifestazioni di protesta, sit-in e cortei che per tutto il giorno hanno presenziato la zona limitrofa al palazzo reale dove Silvio Berlusconi e i suoi ministri, se ne stavano raccolti a discutere, sentenziare, decidere del futuro nostro e di quanti erano lì sotto a gridare con forza, che non serve tanto per restituire il sorriso a un popolo oppresso, non dal nemico ma dalla puzza. Passeggiando per le vie di Napoli è facile trovare i manifesti con su scritto: «Silvio santo subito se ci togli la monnezza». E lui, il principe degli istrioni non ci ha pensato due volte e portare il cdm qui. «Dovremmo fare più spesso i cdm itineranti, se solo non pesassero sull’economia del paese».

Beh, la notizia credo sia proprio questa: ora Berlusconi sta anche attento all’economia del paese. E a chi gli rinfaccia da piazza del Plebiscito che è stato lui a rovinare il lavoro in Italia facendoci diventare «tutti disoccupati», lui risponde con nuove misure economiche. «Grazie a Tremonti che con le sue soluzioni ci ha salvato spesso, anche se deve fare i conti con una coperta più corta del letto», più p meno recitava così il requiem del Cavaliere verso il suo tesoriere.

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